DOPPIETTA…la rubrica delle interviste doppie di calciobellunese

Mosè Mezzomo (SEDICO) vs (LIMANA) Marco Barp 

Anche questa settimana il calendario calcistico bellunese ci propone un altro derby domenicale perciò, considerato l’apprezzamento dell’intervista “demo” Mascolo-Gallonetto, ci proviamo di nuovo. 

Rimaniamo in prima categoria in cui al prossimo turno andrà in scena Sedico-Limana: scontro diretto fra le due compagini bellunesi che, purtroppo, non vivono un gran momento trovandosi attualmente in zona play-out. Per il torchio di questa settimana quindi abbiamo Marco Barp per gli ospiti e Mosè Mezzomo per i padroni di casa: coetanei classe ’81 pure loro, sempre del club ragazzi di una volta in carriera, ed entrambi bellunesi dai trascorsi calcistici in varie formazioni della provincia. 

Presentazione molto sintetica, ovviamente permetto a voi di integrarla con quanto ritenete… 

MARCO: E' vero sono entrato nei club dei trentenni...e me ne accorgo il lunedì mattina quando faccio i primi passi fuori dal letto... 

MOSE’: Ciao, volevo ringraziarvi che portate avanti questo sito, e voglio salutare Deggiù ricordandolo con un aneddoto: quando eravamo a Mel e gli spostavamo i birilli che metteva giù per i portieri. Ah ah! Quanto si incazzava! 

Come già successo con i vostri predecessori, è doveroso avvisare anche voi che d’ora in avanti dovrete attenervi solo alle nostre domande! Ci aspettiamo risposte dirette e complete…e non temete che non porremo alcuna censura, quindi siate sinceri e schietti, è apprezzato! 

Come abbiamo accennato in apertura, entrambi vi trovate ad affrontare un campionato piuttosto difficile, considerata la posizione che occupate al momento: per vostra opinione, quali sono i motivi per i quali le vostre squadre non sono riuscite ad esprimersi in modo migliore? 

MARCO: Credo che la situazione del Limana nasca da alcuni fattori: la squadra è cambiata molto rispetto lo scorso anno. Non è mai facile sostituire pezzi da novanta come Latti, Canton, Gasparo, Brino. Giocatori che sarebbero titolari in qualsiasi realtà di prima categoria. Il cambio di girone poi ha inciso molto alzando di un un bel pò il livello rispetto lo scorso anno. 

MOSE’: Problemi da neopromossa... 

Arrivate entrambi però da due vittorie, quindi sia per morale che per consapevolezza, è sicuramente un buon segno. Pensiamo in positivo: quali sono le caratteristiche delle vostre formazioni sulle quali pensate si dovrebbe puntare e valorizzare per poter intraprendere un ritorno con maggiori soddisfazioni? 

MARCO: A Limana c'è un bellissimo gruppo fatto di giocatori esperti e giovani pieni di entusiasmo. Dobbiamo continuare a lavorare, lavorare e lavorare. E se serve, ancora lavorare. Dobbiamo continuare a crederci e migliorarci. Tutti i risultati passano sempre e solo attraverso il lavoro e il miglioramento continuo. Purtroppo non conosco altre soluzioni. 

MOSE’: La voglia, l'entusiasmo e tanta incoscienza... 

E ora concentriamoci invece sul derby di questa domenica. La partita d’andata era stata vinta dal Sedico ma, a distanza di quattro mesi, ci sono stati sostanziali cambiamenti: in quale situazione vi troverete a scontrarvi domenica, sia in fatto di mentalità che in fatto di formazioni, rispetto al girone d’andata? 

MARCO: Rispetto all'andata e visto gli ultimi risultati forse entrambe le formazioni hanno un po’ preso consapevolezza dei proprio mezzi. Ed entrambe sono consapevoli che non c'è più tempo per sbagliare. 

MOSE’: Nuovo allenatore, nuovi giocatori e qualche punto in più, sono cambiate tante cose. 

Domanda d’obbligo per un’intervista doppia che si rispetti: l’abbiamo fatta anche la scorsa settimana ed è stata l’unica occasione di sportività e fair-play considerato com’è andata in campo! Quindi siamo tenuti a riproporla anche a voi: pregio e difetto dell’altro...lo chiediamo in attinenza allo stretto ambito calcistico ma potete togliervi qualsiasi sfizio, anche in ambito personale se lo ritenete! 

MARCO: Mosè lo conosco dai tempi delle rappresentative giovanili. E' un osso duro, ma sempre molto leale. Ha un modo di giocare molto simile al mio basato su tanta corsa e tanto cuore. Non si tira mai indietro e non molla mai. Tutte le volte che ci siamo incontrati, o forse è meglio dire "scontrati", è stata una gran bella battaglia. La partita però è sempre finita con una stretta di mano. 

MOSE’: Difetto: non saprei davvero. Pregio: lui ha, se non sbaglio, l'onore di indossare la fascia di capitano…a me non è mai successo. 

Ormai che siamo in vena di sparlare, facciamolo anche degli altri: abbiamo visto che il Fontanelle sembra giocare a parte, ma di là della capolista, quali sono a vostro parere le formazioni potenziali per i play-off e quelle che potrebbero riservare delle sorprese, in bene o in male? 

MARCO: Sì, il Fontanelle è un discorso a parte. E' una squadra molto forte e matura. Gioca proprio in scioltezza. Ti lascia sfogare consapevole del fatto che appena vuole...chiude la partita. Secondo me l'Alpago è la più seria candidata ad essere protagonista dei play-off. Ha un giusto mix di gente di categoria e giovani veramente validi. Vedo bene anche la Plavis nonostante non stia vivendo il suo miglior periodo della stagione. Sta facendo comunque un gran campionato. Ci saranno fino alla fine il Fregona, da anni squadra abituata ad arrivare quasi fino in fondo, e poi il Concordia e il Caerano che stanno proseguendo nel loro progetto di tornare ai lustri di qualche anno fa. Non credo che ci saranno altre grosse sorprese. 

MOSE’: Punto sull'Alpago e mi è piaciuto il Fregona. In male mi astengo. 

Eccoci giunti alla fine e, come da tradizione, vi aspettano le ultime due domande simil-personali per farvi conoscere meglio: tranquilli, non vi chiediamo gossip o quando vi sposate (anche se alla vostra veneranda età sarebbe più che lecito!!!) ma vogliamo semplicemente farvi tornare bambini e sapere quali sono stati i calciatori a cui avete sempre guardato con stima reverenziale e che considerate da esempio. Sappiate che non vogliamo solo i calciatori dei quali indossavate la maglietta d’estate al campetto, ma anche i personaggi che, passando per i vari spogliatoi, vi hanno colpito e segnato nella vostra formazione calcistica. 

MARCO: Come idolo di gioventù avevo Zvonimir Boban. Gran classe e stile, dentro e fuori dal campo. Ora mi piacciono molto Cristiano Ronaldo, Ibra (anche se mi sento che cambierà maglia...)...giocatori che se vogliono vincono la partita da soli. Extra-terrestri. Per quanto riguarda il mio percorso calcistico ho incontrato veramente tantissime persone e alcune mi hanno insegnato moltissimo...ma non voglio fare nomi per paura di dimenticare qualcuno! 

MOSE’: Sono stati tanti, tantissimi. Uno su tutti, Marco Fabbro. 

Ultimissima prima di salutarvi come promesso: come tenuto a precisare sopra, siete entrambi trentenni ancora in piena carriera calcistica ma, oramai, in direttura d’arrivo del vostro percorso con gli scarpini ai piedi! Prima di piantare quel famoso chiodo, diteci la squadra in cui, per cuore o ambizione, vorreste giocare (o ritornare a giocare) per chiudere al top? 

MARCO: Ho bellissimi ricordi di tutte la squadre dove ho giocato. Forse mi piacerebbe tornare a giocare a Belluno, dove ha avuto inizio la mia carriera (così potrei dire di aver chiuso veramente il cerchio!!)...ma forse la Serie D non è proprio la mia categoria... 

MOSE’: Ma Martina che domande mi fai...: al Plumber con Cesare!!! 

Oh, finalmente possiamo dichiararvi liberi! 

Grazie per la vostra disponibilità e in bocca al lupo per domenica e per il proseguo dei vostri rispettivi campionati! Ci aspettiamo grandi cose da entrambi! 

MARCO: Crepi il lupo! Ti assicuro che lotteremo fino alla fine! Grazie mille a Voi e complimenti per la dedizione che ci state mettendo nel portare avanti l'opera di Danilo! Bravi! 

MOSE’: Grazie! 

N.D.A.: questa nota è sempre più che doverosa per ringraziare personalmente i miei intervistati che, come s’è potuto intuire, sono anch’essi amici di vecchia data a cui sapevo che chiedere di prestarsi a questa serie di domande era una sicurezza di simpatia, disponibilità e cortesia! Anche con Marco ho condiviso gli anni del Liceo e la passione per il calcio…quest’ultima, in tutta sincerità, solo dal martedì al sabato, considerato che fra una neroazzurra e un diavolaccio come lui, il lunedì era giornata di sfottò, baruffe ed insulti! Anche con Mosè ci si conosce dai tempi delle (festine!) giovanili ma poi, ancor meglio, sono stati gli anni dei viaggi in corriera per l’università a permettermi di riconoscere in lui la stessa serietà, la grande personalità e l’umiltà che dimostra in campo ogni domenica. Grazie veramente ragazzi…e fate del vostro meglio come sempre!!!