(Mattia Capraro). Domenica a
Pagogna di Mel il big match Zt – Virtus Sernaglia per una compagine rossoblu
che ha dato prova di essere ritornata in auge dopo un inverno stentato, che
tagliava fuori dalla corsa al titolo e, in alcuni frangenti, metteva in serio
dubbio pure la zona play off. Domenica anche Ponte Nelle Alpi – Cortina, derby
delicato per entrambe vista la posizione in graduatoria degli ampezzani e la
voglia di allungare sulle inseguitrici per i granata che comandano in vetta.
Strani incroci. Cortina – Ponte Nelle Alpi di due anni fa sancì la fine delle
speranze play off per l’allora compagine guidata da Da Boit, che subì un
clamoroso 2 a
1 in quel
di Calalzo con doppietta del solito Lodeserto, guarda a caso su punizione e
guarda a caso chi c’era a piegare la schiena nel sacco. Strani incroci anche a
Mel tra due giorni. Prandini, oggi portiere della Virtus Sernaglia, un anno
orsono compagno di avventure e sventure a Cison di Valmarino e Marco Mognon,
oggi capitano e trascinatore dei trevigiani, un anno fa capitano e trascinatore
della squadra della Pedemontana, vittoriosa nei play off validi per la Prima Categoria contro la Marenese. Momenti
indimenticabili davvero. Due amici, due ex compagni di spogliatoio a cui devo
molto per una passata stagione da incorniciare, ma anche due avversari per 90
minuti a cui non devo o non dovrei regalar nulla, perché mai come domenica
prossima, in Sinistra Piave, si torna a respirare aria di calcio che conta,
seppur dilettantistico o “goliardico” com’è, a detta di molti, la Seconda Categoria.
Tutti ci possono giocare, ma chi lo afferma o non ci ha giocato o non ce la fa
più…
Strani incroci anche perché sono
passati ormai tre anni quando si chiuse la personale trattativa col Ponte Nelle
Alpi dell’allora Ds Antonio Greco, che ebbe la meglio sulla Virtus Csm di Farra
di Soligo dell’allora mister Del Puppo, oggi in panchina a Cappella Maggiore.
Strani incroci poi perché la Zt
spense le speranze play off della passata stagione in Cadore, stesso campo di
quel Cortina – Ponte Nelle Alpi e strani incroci perché, proprio col Cadore,
due settimane orsono, è cambiata nuovamente la prospettiva e gli obiettivi del
team di Mel.-Trichiana, oggi a un punto dalla capolista, ma assediata dalle
altre posizioni play off e da un sesto posto ancora in bilico e “a disposizione”
di tutti. Strani incroci perché a Barbisano, in porta, c’è il Signor De Marchi,
ex Cisonese due anni fa, il Sig. Padoin e il Sig. Saccon, ex Cisonesi nel
passato torneo di Prima Categoria. E poi, a Vitt San Giacomo c’è il maestro
Tamburlin, l’ultimo portiere ad aver vinto qualcosa in maglia rossoblu e,
quest’anno, due volte piegato dai ragazzi blaugrana vestiti. Strani incroci
perché proprio con la Virtus Csm
che fu, oggi Virtus Sernaglia, ho sempre perso, sia con la Zt, sia con la Plavis, sia con il Lentiai,
sia col Ponte Nelle Alpi; solo una volta, proprio nel 2008, in maglia Plavis, sono
riuscito a spuntarla con il compagno Chittaro e il compagno Uberti, oggi entrambi
di rossoblu tinti. Toccata dovuta! Strani incroci perché sono ancora sei gli “incroci”
da qui al verdetto finale o quasi finale e perché, oltre alla difficile partita
di domenica, ve ne sono altre cinque, tutte ostiche, ma una su tutte preoccupa
il sottoscritto più delle altre: quella con il Cappella Maggiore, che stenta a
stare a galla, la cui classifica piange da troppo tempo e, per quanto visto all’andata,
a cui risulta tutt’altro che consona la posizione occupata in classifica. In
panchina nero verde poi, quel Del Puppo dalle tante bicchierate Soligotte in
compagnia della Virtus Csm di allora, di bomber Puppetti & C. Il calcio non
è matematica, ma neppure casualità. La spunterà, sia in testa, che in coda, chi
ne avrà dentro di più, chi penserà meno alla goliardia della Seconda Categoria,
chi troverà gli stimoli vincenti nell’impegno profuso in una stagione, alla
polvere mangiata dei campi sabbiosi di questi giorni, alla fatica del fare un
gol e dalla fatica a rialzarsi dopo un errore. Non vincerà il più forte, ma vincerà,
come sempre, chi sbaglia meno e gli incroci, casuali o no, sono ancora tanti
nella breve, ma tortuosa strada che conduce al 6 Maggio.
Nessun commento:
Posta un commento