La venticinquesima in Seconda R è un progetto di ristrutturazione
portato a termine. In novanta minuti si disfano le vecchie strutture per poi
riedificarne di nuove che però di fatto non mutano lo skyline. Il panorama e
soprattutto la prospettiva non cambiano.
Il Ponte nelle Alpi primo era e primo e restato nonostante il pareggio
di Sarmede, stessa cosa per le pretendenti alla terrazza più alta che rimangono
ZTLL, Vittsangiacomo e Barbisano. Ma nel frattempo è successo di tutto, tracce
si trovano nel diverso ordine con il quale le inseguitrici occupano la griglia.
A spiccare il volo è la
ZTLL che sconfigge a domicilio il Vittsangiacomo e lancia un
segnale forte al resto della truppa. Gli zumellesi di Signoretto conquistano
uno scontro diretto da brividi e si proiettano a meno uno dal vertice della
classifica confermandosi in maniera pesante nel ruolo di squadra più in
crescita tra le prime. Potrebbe essere un volo destinato a fermarsi in alto,
molto in alto. Il Vittsangiacomo perde il secondo posto facendosi anche
raggiungere dal Barbisano che però non va oltre il pari a Fiames contro il
Cortina. I trevigiani di Casagrande rimontano due gol al Cortina e restano a
meno tre dal Ponte. Per loro si non è cambiato davvero nulla.
Per l’ennesima volta una tappa della lotta al primo posto si risolve
in un nulla di fatto, ma questa volta un’indicazione concreta c’è, ed è proprio
la risalita della ZTLL.
Per quanto riguarda il quinto posto c’è il controsorpasso del Cadore
ai danni dei cugini dell’Auronzo. I ragazzi di Liguori battono e mettono nei
guai il Cappella Maggiore mentre gli auronzani di Ben cadono nel derby con il
Comelico a causa di un rigore di Pellegrina a cinque minuti dal termine.
Sfrutta l’avvicendamento la
Virtus Sernaglia che affonda il Tarzo Revine Lago e mangia un
punticino sulla zona play-off, che adesso è a tre punti.
Nella zona centrale la
Fulgor Farra continua il suo poderoso cammino di resurrezione
battendo tre a zero lo Schiara a
Cavarzano raggiungendo il Sarmede a quota trentatré.
Per la lotta salvezza emergono sviluppi incisivi e delicati.
Innanzitutto c’è il Tarzo Revine Lago che con la sconfitta a Farra di Soligo
torna a preoccuparsi dato che ora ha soli due punti di vantaggio sul
quintultimo posto. Ma soprattutto c’è lo scatto del Castion che va a vincere in
casa del Coi de Pera uscendo dalle ultime cinque. La contemporanea sconfitta
del Cappella Maggiore in Cadore permette ai verdi il sorpasso sui trevigiani.
La lotta si accende.
Più in basso il Comelico passa in un sol colpo Cortina e Coi de Pera.
I verdi sono a meno sei dal Castion, ma le ultime quattro posizioni sembrano
già assegnate, compresa l’ultima che ormai è definitivamente dello Schiara che
scende a meno otto dalla penultima.
Matchday twenty-five ai raggi X
Calcio
Sarmede (33) – Ponte nelle Alpi (46) 1-1.
Si allargano ancora le crepe nel suolo su cui poggia il Ponte nelle
Alpi. È rimasto ormai un solo punto a fungere da gancio per la capolista. A
Sarmede sono rimasti per strada altri due punti, sono nove nelle ultime cinque
partite. La ZTLL
sta risalendo assai pericolosamente e il punto che la tiene sotto non è affatto
una garanzia per la truppa di Charly Pierobon. In terra trevigiana non è
bastato il repentino gol di Matteo Sovilla per portare a casa i tre punti,
nella ripresa Pin riesce a pareggiare e il Sarmede ottiene un altro risultato
molto prestigioso. I granata ci provano è certo, ma la trappola di Sarmede non
è una sorpresa. Poteva accadere e purtroppo per il Ponte è accaduto e ora,
calendario alla mano, tenere dietro gli zumellesi è assai complicato, senza
dimenticare che Barbisano e Vitt restano soltanto tre punti più indietro. I
pontalpini domenica dovranno centrare i tre punti in casa con il Cortina, ma
poi c’è la terribile coppia di trasferte a Barbisano e ad Auronzo. Durante la
stagione all’Orzes sono riusciti a presentare una squadra quadrata, compatta e
incisiva, quasi impeccabile, ma nelle ultime sei partite servirà mettere in
campo qualcosa che va addirittura oltre a quanto presentato fino adesso.
Altrimenti ogni sforzo verrà vanificato. Il Sarmede si gode il pari e una
posizione tranquilla. Potrà giocare le ultime sei partite quasi senza
pressioni, soprattutto se manterrà un’ottima media nelle partite interne.
Grande merito a mister Da Frè e alla società. Da qui si può davvero partire per
costruire qualcosa di importante per il futuro. Bella sarà la gara di domenica
prossima in casa della Fulgor Farra sua pari classifica.
Vittsangiacomo
(43) – Z.T.L.L. Sinistra Piave (45) 1-2.
È arrivato il risultato che può dare la svolta alla corsa alla Prima
Categoria. La ZTLL
espugna con vigore San Giacomo di Veglia grazie ad una partita controversa ma
gestita con possente efficacia dagli zumellesi che conquistano la seconda
posizione in classifica ad un solo punto dal Ponte nelle Alpi capolista. È
l’asterisco sulla risalita della squadra di Signoretto che ha ritrovato un
livello di prestazione importante che adesso le consente davvero di pensare in
grande. Il Vitt era davanti ed è stato sconfitta a casa sua, è una prova di
forza esaltante. La condotta arbitrale non ha accontentato di certo i
trevigiani che sono rimasti in dieci ancora nel primo tempo per l’espulsione di
Dal Col. La parità numerica verrà ristabilita solo nel finale con il rosso a
Bernard. Il Vitt era passato presto con la bomba di Mattiuzzi, però i blaugrana
restano sul pezzo e con un primo tempo maiuscolo rimonta grazie al
contestatissimo rigore di Salvador e il diagonale vincente di Fontanive. Questi
tre punti rappresentano un macigno. È carburante per la macchina di Signoretto,
e un duro colpo inferto ai trevigiani. La compagine di De Nardi frena
clamorosamente, però non cede troppo terreno al Ponte. Sono tre i punti che
adesso dividono il Vitt dalla capolista anche se la ZTLL si è messa in mezzo. L’esperienza in dote ai trevigiani può consentire di
mantenere la serenità nonostante non sia la prima volta che a San Giacomo ci si
blocca al momento del dunque. È obbligatorio ora ripartire da Cappella
Maggiore. La ZTLL
ha un’altra sfida chiave con la Virtus Sernaglia. Lì tre punti potrebbero
illuminare la strada verso il trionfo.
Cortina
(21) – Barbisano Eclisse (43) 2-2.
Il Cortina riesce nell’impresa del fermare il Barbisano, anche se a
Gioioso resta l’amaro in bocca in quanto i suoi erano avanti due a zero
all’intervallo. L’implacabile Santer e Talamini erano riusciti a portare i
padroni di casa sul doppio vantaggio, nella ripresa però la convinzione del
Barbisano e la doppietta di Codogno riportano i trevigiani a livello. Nel
finale la compagine di Luciano Casagrande poteva anche vincerla: molte le
occasioni fallite e Damato sbaglia un calcio di rigore. Per come si erano messe
le cose è un punto conquistato per il Barbisano a cui però resta l’acre
consapevolezza che con tre punti sarebbe lievitato a meno uno dal Ponte. I
trevigiani restano comunque in lizza per il primo posto, e la determinazione
con la quale hanno rimontato dimostra che a Barbisano ci credono. Cruciale la
trasferta della prossima settimana ad Auronzo. Per il Cortina nonostante tutto
è un punto che fa morale. I play-out sono ormai la certezza, ma si sa quanto
sia fondamentale restare sul pezzo perché occupare un posto o un altro nella
griglia non è la stessa cosa. L’obbiettivo è arrivare il più in alto possibile
per affrontare gli spareggi con maggiore possibilità di successo. Nei
biancazzurri viene espulso Thomas Pompanin che salterà la sfida dell’Orzes con
il Ponte nelle Alpi.
1919
Cadore (40) – Cappella Maggiore (27) 2-0.
Il Cadore si libera da un peso. Vince, si leva di torno gran parte
della pressione e rientra nella zona play-off, complice soprattutto la
sconfitta dell’Auronzo in Comelico. È una battaglia quella contro il Cappella
Maggiore, una battaglia vera, senza esclusione di colpi. Nel primo tempo si
gioca sui nervi, partono meglio gli sopiti poi il Cadore viene fuori, nella
ripresa invece quella dei trevigiani è quasi cattiveria, a tratti una caccia
all’uomo che la squadra di Del Puppo paga con le espulsioni di Moret e De Zan
anche se un altro paio di espulsioni non avrebbero fatto gridare allo scandalo.
I ragazzi di Liguori, nell’occasione sostituito da Remo Bergagnin, controllano
e la vincono con le reti di Cruzzola e Yuri Iannacone. Sono tre punti
fondamentali per il Cadore che è ancora visibilmente convalescente. In nove
contro undici soffre la determinazione dei trevigiani mettendo in luce molte
insicurezze. È necessario lavorare tanto, tutti insieme, per mantenere almeno
la quinta piazza e affrontare i play-off con sana ambizione. Il Cappella cade
clamorosamente facendo registrare davvero una brutta figura che stride con il
blasone della società. Il Castion vince e sopravanza. Se il campionato finisse
oggi i trevigiani di Del Puppo sarebbero ai play-out. Qualcosa che da quelle
parti sarebbe difficile accettare. Dalle nobili posizioni del calcio regionale
ai bui scatenati dei bassifondi della Seconda Categoria. Ci sono ancora sei
giornate per rimediare, a cominciare da domenica prossima quando a Cappella
giungerà il Vitt. Per il Cadore la trasferta sul Nevegal proprio contro il
Castion.
Comelico
(22) – Auronzo (38) 1-0.
Pazzamente Pellegrina. Il talento comeliano decide dagli undici metri
il derby con l’Auronzo. È un risultato dall’alto contenuto emotivo giunto in
conclusione di una partita bellissima, di straordinaria intensità e ricca di episodi.
Molte occasioni da entrambe le parti, ma alla fine la decide un rigore
discusso. Il Comelico si rialza, sorpassa Coi de Pera e Cortina occupando ora
una posizione migliore nella griglia dei play-out riaccendendo addirittura
un’umile fiammella di speranza per quanto riguarda la salvezza diretta. I punti
di distacco dal Castion erano sei e rimangono tali, ma il Castion una settimana
fa era quintultimo, ora sestultimo. Il Cappella Maggiore è a cinque punti e
dunque con discreto spirito ottimista si può anche sperare nel rimontone.
Interpretando tutte le gare con lo spirito con cui ha giocato il derby, la
squadra di Magistro può competere. Domenica prossima, sempre a Lacuna, c’è una
specie di finale con il Coi de Pera. L’Auronzo si blocca quando davvero nessuno
se l’aspettava, e probabilmente proprio per questo questa sconfitta brucia
molto. Una volta ottenuto il quinto posto i galletti volevano continuare la
loro marcia ad alti livelli. Ma questa volta gli episodi non si sono
concatenati nella maniera congeniale agli auronzani che si devono piegare ai
cugini verdi. Altri cugini, quelli del Cadore, sono tronati davanti in una
battaglia per il quinto posto che è destinata a trascinarsi fino al termine del
campionato. Domenica prossima allo Zandegiacomo salirà il Barbisano che punta
ancora al primo posto. Un passo trascendentale sulla strada dell’Auronzo che
scenderà in campo ancora senza mister Ben in panca che a Lacuna è stato
allontanato dall’arbitro per la seconda partita consecutiva.
Virtus
Sernaglia (37) – Tarzo Revine Lago (29) 4-1.
Successo pieno per la
Virtus. Non poteva essere altrimenti, i tre punti erano
l’unico modo per rimanere agganciati al treno. Il Tarzo è di livello inferiore
rispetto alla compagine di Merlo, e a Farra si è visto. Non c’è storia anche se
gli ospiti vanno in vantaggio con il solito Andreolla. Poi ci pensano Jakhane,
Simoni e Gerlin con una doppietta a tenere in corsa la Virtus Sernaglia.
Tre punti dal Cadore e dal quinto posto sono recuperabili se non fosse per il
prossimo proibitivo impegno in casa della super ZTLL di questi tempi. Sarà lì
il crocevia della stagione dei trevigiani. Lì servirà la gara perfetta, davanti
e dietro. In prospettiva comunque non è affatto male presentarsi a Mel con
questo rotondo successo. La
Virtus ha avuto il merito di non piegarsi ad un inizio
campionato tremendamente negativo ed essere ad aprile a giocarsi i play-off. In
casa Tarzo riprendono corpo gli spettri dei play-out. Le cose sembravano
essersi sistemate, ora invece i guai sono di nuovo lì, concreti e pericolosi.
Il Cappella è a meno due e la strada verso maggio è ancora lunga sei partite.
Non occorrono ulteriori presentazioni alla prossima sfida interna con lo
Schiara praticamente già retrocesso. È l’ultima chance per rimettersi in pista.
Vincere per poi passare Pasqua con una serenità maggiore e con la
consapevolezza di essere fuori dalla zona play-out. Sia per la Virtus che per il Tarzo la
prossima sarà una domenica molto speciale.
Schiara
(12) – Fulgor Farra d’Alpago (33) 0-3.
Fortunatamente abbiamo fatto in tempo a conoscere la Fulgor Farra vera,
bella, quella con medie punti da prima della classe. Avremmo perso qualcosa.
Stiamo parlando di una rosa di livello alto, da play-off, che anche in questa
stagione è riuscita a rovinare tutto con un girone d’andata da quattro in
pagella. Probabilmente questa striscia di sette risultati utili consecutivi
aumenta ancora i rimpianti, ma almeno mette le basi per la prossima stagione. A
Cavarzano con lo Schiara di partita non si può nemmeno parlare. Gli alpagoti
passano dopo sette minuti con il ritorno a rete di Gabriele Zoppè, poi il
rigore di Simone Padovan e il gol di Peterle sanciscono una superiorità netta e
lunga novanta minuti. Un successo che sicuramente per De Bona avrà il sapore
della rivincita sulla sua ex società che lo aveva esonerato lo scorso ottobre
dopo la promozione dalla Terza ottenuta lo scorso maggio. Per l’assurda
regolamentazione nazionale FIGC il tecnico non può essere tesserato da due
società diverse nella stessa stagione, e dunque ufficialmente non è altro che
un ”collaboratore” a Farra d’Alpago, ma il gusto di questa vittoria è lo stesso
per lui. Con questa pesante sconfitta lo Schiara esce dai giochi. Otto punti di
distanza dal Coi sono davvero una distanza incolmabile. I gialloneri
giocheranno soprattutto per l’onore da qui alla fine, a partire dalla trasferta
di Revine Lago di domenica prossima. La Fulgor invece ospiterà i pari classifica del
Sarmede.
Coi de
Pera (20) – Castion (28) 1-3.
Colpo grosso del Castion che vince su più fronti. Infatti il successo
nel derby del Nevegal con il Coi de Pera mette definitivamente out i rivali
dalla corsa alla salvezza diretta e soprattutto permette ai verdi si superare
il Cappella Maggiore lievitando all’undicesimo posto che a fine campionato
vorrebbe dire salvezza. Si rivede il Coi di inizio stagione, quello distratto e
demotivato contro le squadre di bassa classifica, e il Castion ne approfitta
alla grandissima andando a prendersi tre punti d’oro. È ampiamente meritato il
successo della squadra di Imerio Salvador che sfrutta il momento positivo per
gettare il cuore oltre l’ostacolo. È il terzo risultato utile consecutivo per i
verdi, la seconda vittoria in fila, frutto della doppietta di rigore di capitan
Caneve nei due estremi della prima frazione, e della rete nella ripresa di
Robassa. Tra un penalty e l’altro il pari di Federico Bortot che per i
pontalpini non rappresenta altro che una goccia d’acqua nel deserto. Non c’è
nulla da fare, il Castion fa un balzo fenomenale verso l’alto e si appresta a
ricevere il Cadore con l’entusiasmo alle stelle. Il Coi de Pera si deve
rassegnare ai play-out dove dovrà giocarsi tutto. La compagine di De Biasi ora
è anche penultima, facendosi sopravanzare sia dal Cortina che dal Comelico.
Turno quindi completamente negativo per la ditta Della Vecchia a cui non resta
altro che lottare per un posto migliore nella griglia con la quale verranno
affrontati gli spareggi. In questo senso sarà fondamentale lo scontro diretto
esterno con il Comelico di domenica prossima.
Classifica
marcatori
19: N’diaye (ZTLL);
16: Gerlin (Virtus Sernaglia);
14: Mazzer (Vittsangiacomo);
12: Uliana (Tarzo), Costan (Comelico), Zoppè (Fulgor Farra);
11: Andreolla (Tarzo);
10: Bombassei (Auronzo);
9: Bressan (Virtus Sernaglia);
8: Piai (Barbisano), Pin (Sarmede), De Col (Ponte nelle Alpi), Simoni
(Virtus Sernaglia), L. Bortot, Caneve (Castion), Salvador (ZTLL);
7: Laurenti, Dal Cin (Cappella Maggiore), Viel (Ponte nelle Alpi), De
Luca (Sarmede);
6: A. Talamini (Cortina), Damato (Barbisano), Fontana (Schiara),
Romdhani (Cadore), Iannuzzi (ZTLL), Soravia (Auronzo), L. Bortot (Coi de Pera);
5: Grava (Cappella Maggiore), Robassa (Castion), F. Bortot (Coi de
Pera), Bortot (Virtus Sernaglia), Antoniazzi, Codogno (Barbisano), G. De
Silvestro (Cadore), E. Dal Cin (Sarmede), Collodel (Vittsangiacomo), Lo Deserto
(Cortina), Sovilla (Ponte nelle Alpi);
4: Leiballi (Sarmede), De Candido, Pellegrina (Comelico), Del Puppo
(Cappella Maggiore), De Min (Ponte nelle Alpi), Giacomelli (Cadore), Santer
(Cortina), Franzolin (Schiara);
3: Polese, Rimoldi (Cortina), Marchesini (Comelico), Frescura,
Tremonti, Iannacone (Cadore), Corona (Fulgor Farra), Balest, Lotto, Della
Vecchia (Coi de Pera), De Col, Cibien, Padovan (Fulgor Farra), Martinig, De
Mattia (Auronzo), Da Grava, Bounafaa (Tarzo), Mattiuzzi, Vienna, Tomasella
(Vittsangiacomo), Favero, Jakhane (Virtus Sernaglia), Moret (Cappella
Maggiore), Venturato (Sarmede);
2: Pitarevic, Da Corte (Auronzo), Vettoretti (Barbisano), Sinigaglia,
Alpago, Camporese, Gaiot, Goridan (Tarzo), Sommacal, Silvestri, Biz (Castion),
Ortolan, Dall’anese (Vittsangiacomo), Lazzaretti (Ponte nelle Alpi), D. Fontana
(Comelico), P. Baratto (Schiara), Stella (Virtus Sernaglia), Casagrande,
Buttignol, Ferri (Cappella Maggiore), Sella, Saviane (Fulgor Farra), N. Gaspari
(Cortina), Ben, Brancher (ZTLL), Vidal (Barbisano), Riva, Ale. Lauro, De
Bernardin, Cruzzola (Cadore), Stò (Coi de Pera);
1: Vendramini, Armelin, Guizzo (Barbisano), Cervo, De Min, I. Giozet,
L. Giozet, Lazzarotto, Sandoni, De Paoli, Merella (Schiara), Maddalin,
Cirigliano, Corea, Bergagnin, M. De Martin, R. Zandonella (Comelico), Vettorel,
Pra Mio, Pierobon, Simonetti, D. Mares (Ponte nelle Alpi), De Villa, F. De
Silvestro, Tiric (Cadore), Sarton, Galli, L. Balbinot (Tarzo), Chittaro,
Bernard, Isotton, Fontanive (ZTLL), De Mario, De Villa, Mario, Laguna
(Auronzo), Landi, Piol, Stefani, De Min (Castion), Lot, D’abramo, De Luca, Dal
Bo, Cagnato, Poldelmengo (Vittsangiacomo), De Piccoli, Costa, Bortoluzzi,
Peterle (Fulgor Farra), De Faveri, Pavan, Nardi (Virtus Sernaglia), Caravetta,
Boldrin, De Col, Viotto (Cortina), Tres, Zanette (Sarmede), Savasta, Bonanni,
Falso (Coi de Pera), Nardi, Pizzol (Cappella Maggiore);
Nessun commento:
Posta un commento