Fuori una! Ricorderemo così la giornata numero ventiquattro in
calendario nella Seconda R. Con la sconfitta a Mel nello scontro diretto con la ZTLL il Cadore può dire addio
alle ambizioni per il primo posto. Tra le cinque regine i ragazzi di Liguori
sono i primi ad arrendersi. Il Ponte nelle Alpi torna al successo dopo tre
turni, batte lo Schiara fanalino di coda e va a più otto sui biancorossi che
sono addirittura costretti ad uscire dalla zona play-off. Infatti l’Auronzo a
fatica fa suo il derby con il Cortina e mette la freccia sui cugini cadorini,
quinto posto per gli uomini di Enrico Ben.
La corsa per il titolo è questione per quattro. Ponte nelle Alpi,
Vittsangiacomo, Barbisano e ZTLL. Una di queste il sei di maggio potrà gettarsi
nel tripudio, alle altre tre non resterà altro che depositare le loro speranze
di promozione nella lotteria dei play-off. La quarta a giocarsi gli spareggi
uscirà dalla triade Auronzo, Cadore e Virtus Sernaglia. Certo, cogliendo
l’instabilità logica di questo campionato tutto è ancora molto relativo, ma
guardando stati d’animo, caratteristiche e calendario alla mano questo sembra
essere lo scenario più probabile con ancora ventuno punti in palio.
Se di questi ventuno il Ponte ne raccoglierà diciannove avrà la
certezza del primo posto. Infatti i granata dopo la sconfitta a Farra di Soligo
si erano visti il Barbisano ad un punto. I trevigiani non sono andati oltre il
pari interno con il Sarmede e sono tornati a meno tre dai granata facendosi
superare nuovamente dal Vittsangiacomo. Gli uomini di Mirco De Nardi espugnano
Revine Lago con il marchio di Mazzer. È la prima tripletta del suo campionato
per il bomber immortale. Secondo posto ma sempre a meno due dal vertice.
Chi non vuole smettere di volare è la ZTLL. Sono tornati i
bomber e nel momento più delicato della stagione non potevano mancare i gol di
N’diaye. È lui a decidere la sfida con il Cadore e a tenere gli zumellesi a tre
punti dal Ponte nelle Alpi. La squadra di Signoretto sembra essere tornata ai
fasti di inizio campionato.
Nella lotta per i play-off abbiamo detto del successo dell’Auronzo che
conquista la quinta piazza, e della seconda sconfitta consecutiva del Cadore,
passiamo ad un altro ko di lusso. La sconfitta della Virtus Sernaglia a Farra
d’Alpago non è una sorpresa assoluta, ma i trevigiani possono solo recitare il
mea culpa dopo aver giocato buona parte del match in superiorità numerica. Due
a zero per la Fulgor
Farra che si allontana in modo deciso dalla zona calda
scrutando finalmente un finale più tranquillo. I trevigiani di Merlo ora sono a
meno tre dai play-off. A meno sei dall’Auronzo non sono nemmeno svaniti i sogni
di un Sarmede sempre più sicuro di sé.
Nella lotta salvezza è d’importanza capitale il sudato successo del
Castion sul Comelico. I verdi di Salvador dedicano il successo al dirigente Ivo
Bogo e si portano a due punti dal Cappella Maggiore che non va oltre l’uno a
uno in casa con il Coi de Pera. Due punti sopra i trevigiani di del Puppo c’è
anche il Tarzo, mentre Coi, Cortina e Comelico possono quasi alzare bandiera
bianca rassegnandosi ai play-out non dando per scontata la situazione dello
Schiara che non ha sfigurato con la capolista.
Matchday
twenty-four ai raggi X
Ponte nelle Alpi (45) – Schiara
(12) 2-0.
Ossigeno granata. Pareggio con il Cadore, pareggio con il Vitt,
sconfitta a Farra di Soligo. Non era più il Ponte nelle Alpi perfetto che
Charly Pierobon ci aveva abituato a presentare e il vantaggio sul secondo posto
era passato da quattro ad un punto. Questo due a zero all’ultima della classe
non è certo un segnale di tutto risolto, ma consente di riprendere fiato e di
risalire a più due. Sicuramente quello visto all’Orzes
non è il Ponte nelle Alpi migliore di sempre, anzi. Però risulta difficile
criticare una squadra che da ottobre è in testa alla Seconda R giocando un
girone intero (il periodo tra l’andata e il ritorno con la Virtus Sernaglia)
quasi impeccabile. Contro lo Schiara è bastata la solidità e i guizzi di
capitan Viel e Davide Mares. Certo è che ci vorrà un Ponte nelle Alpi di gran
lunga migliore domenica prossima a Sarmede per poter almeno confermare il
vantaggio in classifica. Sarà una di quelle partite in cui è necessario far
valere lo status di grande squadra, con grande carattere, grande sicurezza,
grande controllo dei nervi. Tutto questo il Ponte ha dimostrato più volte di
disporlo, questa volta però è di importanza capitale. Lo Schiara è da elogiare
ancora una volta, anche se il tempo passa e lo svantaggio sul Comelico non si
accorcia. Resta il fatto che i gialloneri fanno una gran figura all’Umberto
Orzes e si apprestano a giocarsi le ultime carte domenica prossima quando al
Camp de Nogher arriverà una Fulgor Farra in formissima.
Tarzo Revine Lago (29) –
Vittsangiacomo (43) 2-3.
Distanti un soffio in linea d’aria, distanti un gol in questo
esaltante derby trevigiano. Ne esce vincitore il più cinico e forte
Vittsangiacomo che espugna la lacustre località potendo conseguentemente ancora
guardare il Ponte nelle Alpi da una distanza lunga una vittoria, anzi meno. Due
punti tengono dietro i trevigiani che domenica prossima se la vedranno con la ZTLL. Partita da
cuori forti e dai punti pesantissimi. La perdente potrebbe uscire dai giochi,
forse. Intanto per la compagine di De Nardi ci voleva questo significativo
successo esterno. Non era facile alla vigilia, e la situazione si è complicata
ancora dopo una manciata di secondi quando Uliana aveva portato in vantaggio i
padroni di casa. Poi ci ha pensato Mazzer, finalmente. Tre gol, tutti su
azione, per il super bomber acquistato in estate da Alessandro Cadalt. Nel
finale ancora Uliana riaccende le speranze per gli uomini di Adriano Poser, ma
non basta. Il Tarzo si fa rimontare tre punti dal Castion che è salito fino a
meno quattro. C’è ancora da stare allerta nonostante i trevigiani vengano da un
periodo molto positivo. Ora tutto potrebbe sfumare perché tra sette giorni c’è
la trasferta a Farra di Soligo.
Barbisano Eclisse (42) – Calcio
Sarmede (32) 1-1.
Niente da fare. Il Barbisano si ferma sull’uno a uno nella sfida tutta
trevigiana con il Sarmede. È durato una settimana il favoloso meno uno dalla
vetta. Il Ponte vince ed è di nuovo meno tre. A dirla tutta non cambia molto
nella lettura di questa meravigliosa stagione del Barbisano di Luciano
Casagrande. Essere a questo punto, con soli sette match ancora da giocare, in
piena corsa per vincere il campionato è straordinario per un matricola. Quindi questi
due punti persi lasciano solo un pochino di rammarico, e nulla di più. Dalla
settimana prossima il Barbisano proverà senza imbarazzo e senza troppe
pressioni a ricominciare a vincere in casa di una della squadre più disgraziate
dell’annata, ovvero il Cortina di mister Gioioso. Nonostante i trevigiani
giochino in trasferta potrebbero avere una giornata a loro favore. Ma fare
calcoli non servono, una squadra come il Barbisano ha tutto il diritto di
pensare partita dopo partita. Poi alla fine potrà guardare la classifica e in
ogni caso nella frazione di Pieve di Soligo potranno essere davvero molto
orgogliosi. Il pareggio con il Sarmede è arrivato grazie al gol di Antoniazzi
che sta finalmente trovando buona continuità in zona rete. Gli ospiti erano passati
con Elvis Dal Cin. È un pareggio importante e prestigioso per gli uomini di Da
Frè che continuano a vantare un periodo molto positivo. La questione salvezza
non dovrebbe essere più un problema, a meno di sfracelli, e guardando verso
l’alto i play-off sarebbero a sei punti. Non uno svantaggio incolmabile, ma
parlare degli spareggi come obbiettivo è troppo forse. In ogni caso al Sarmede
vanno riservati enormi complimenti. Una bella scossa però la potrebbe dare la
partita di domenica con il Ponte nelle Alpi. Se ci dovesse essere il colpaccio
allora ogni cosa potrebbe assumere un sapore diverso.
Z.T.L.L. Sinistra Piave (42) –
1919 Cadore (37) 1-0.
Passa la ZTLL.
Passa con N’diaye, passa un ostacolo decisivo e mette una
pietra miliare nel sentiero suo personale e della Seconda R tutta. Perché
questi tre punti, ottenuti in uno scontro diretto, consentono agli zumellesi di
raggiungere il Barbisano al terzo posto, di mantenere il meno tre dal Ponte e
eliminano il Cadore dalla questione primo posto. Non si può riassumere in
maniera migliore il pesante esito di questa sfida. È un duro colpo quello
inferto dalla compagine di Signoretto ai cadorini che sembrano avere
completamente perso lo smalto necessario per puntare in alto. Sono molti i
problemi che si ripercuotono sulla compagine di Mario Liguori e sulle sue
prestazioni. Si è rotto l’incantesimo della squadra giovane e bella e le
ragioni potrebbero essere più profonde di quanto da fuori si possa rilevare.
Questioni che si fanno sentire all’interno del gruppo che paga non esprimendo
più la determinazione dimostrata nella prima metà del campionato. È vero,
potrebbe bastare una partita per rovesciare le cose e la classifica non piange
così tanto se lo sguardo si limita all’ottica play-off. Il Cadore ha sperperato
un vantaggio di otto punti sull’Auronzo ed è uscito per la prima volta dalle
prime cinque, ma i cugini sono suolo un punto sopra, e da quel punto di vista
ancora tutto è in gioco. Ma i biancorossi hanno gettato al vento la reale,
tangibile possibilità di competere per il primo posto in un campionato alla
portata di un gruppo dall’elevatissimo tasso tecnico. Comunque i titoli, nella
sfida di Mel, se li merita tutti la
ZTLL che sta ritrovando gli automatismi e la volontà per la
grande ambizione. Molto però i blaugrana si giocheranno nella prossima decisiva
trasferta a San Giacomo di Veglia. È in palio la verità delle cose.
Auronzo (38) – Cortina (20)
3-2.
Rimane lo stereotipo del derby in grado di cancellare le differenze
tecniche, ma nonostante tutto l’Auronzo ottiene un successo che cambia
l’orizzonte di una stagione. I galletti non giocano di certo una partita
memorabile, stando molto lontani dai livelli di gioco espressi in molte
situazioni, ma vincono contro il Cortina e agguantano il quinto posto. Servono
tutte le reti di Bombassei, De Mattia e Soravia per superare gli ampezzani che
provano a rimediare con Santer e Polese. Ora la classifica sorride ai ragazzi
di Ben a cui però manca ancora qualcosa per restare con sicurezza sul pezzo,
senza il bisogno di aggrapparsi soltanto ai super singoli a disposizione: De
Villa (anche se non illuminante nella situazione) e De Mattia. Probabilmente
tutto quello che manca è l’avere a disposizione un attaccante. La differenza è
dal giorno alla notte quando Alex Soravia fa il suo ingresso in campo
stringendo i denti per i dolori alla schiena. Questioni di doti tecniche
individuali, ma soprattutto di profondità e movimenti. Un attaccante è
indispensabile, e nella rosa dell’Auronzo ne manca sicuramente uno. Vedremo se
i galletti sapranno ovviare al problema fino al termine del campionato. Sul
Cortina c’è ben poco da dire se non rimarcare ancora una volta le sfortune che
dilaniano la compagine di Francesco Gioioso. Un’annata da archiviare al più
presto per gli ampezzani che ormai sono condannati ai play-out. In Ampezzo si
spera nella lotteria per rimanere in categoria. È dura convivere con tutto che
gira dal verso sbagliato. Infortuni, situazioni ed episodi sfortunati. Di tutto
e di più. Nonostante tutto i biancazzurri giocano al Zandegiacomo una partita
eccellente. Nel prossimo week-end per l’Auronzo c’è il derby con il Comelico,
mentre al Cortina toccherà il Barbisano.
Fulgor Farra d’Alpago (30) –
Virtus Sernaglia (34) 2-0.
Grande Fulgor Farra! Gli alpagoti regalano emozioni e spettacolo ai
fedelissimi del Bortolo Canevini. Rimasti presto in dieci per la cacciata di De
Piccoli, gli uomini di Celeste Mognol rimediano con grinta, cuore e la tanta
classe a loro disposizione per mettere sotto un’avversaria molto forte ed
organizzata come la
Virtus Sernaglia che solo sette giorni prima aveva sfoderato
la grande prestazione per battere con merito il Ponte nelle Alpi. A decidere è
la doppietta di Saviane, uno che se motivato ci sa fare. È una Fulgor nuova,
piena di nuova linfa vitale quella che sta guidando l’ex capitano Mognol. I
giocatori importanti ci sono sempre stati, ora c’è ance l’amalgama giusta e lo
spirito di sacrificio. Dal mercato sono arrivati due aggiunte eccezionali come
Simone Padovan, sempre in evidenza, e il portiere De Nadai che partita dopo
partita si va dimostrando sempre più decisivo. In più il resto della rosa è
sempre stato di primo livello. Più cinque sui play-out ora, ma anche un meno
otto dai play-off da non considerare troppo ma da coccolare visto le
vicissitudini di questo pazzo campionato. Quello che conta in riva al lago però
è mantenere la concentrazione, l’attenzione e le motivazioni fino alla fine,
senza sottovalutare nessun avversario, a partire dallo Schiara di domenica
prossima che si dovrà giocare il tutto per tutto. Si blocca la Virtus che vede
allontanarsi il quinto posto, anche se di solo un punto. Quattro da recuperare,
ma non è la prima volta che arrivati lì i trevigiani perdono un colpo. Serve
maggiore continuità alla squadra di Merlo, tutto lì. Sembra facile a dirlo, il
compito in realtà è molto complicato. Intanto servono tre punti contro il
Tarzo.
Cappella Maggiore (27) – Coi de
Pera (20) 1-1.
Corsaro il Coi de Pera che strappa un punto non del tutto meritato sul
campo del Cappella Maggiore. Ma è comunque un punto che fa morale in vista di
quelle che ormai è diventata una semi-preparazione in vista dei play-out che a
Pian Longhi sembrano ormai inevitabili. L’elettrocardiogramma comunque non è
piatto nello spogliatoio di De Biasi, e non lo è mai stato. Un successo in
terra trevigiana avrebbe riaperto la lotta anche per la salvezza diretta, sette
punti da recuperare invece sono tanti, ricordando ovviamente che il Cappella
Maggiore è la squadra su cui fare la corsa per evitare anche i play-out. La compagine
di Del Puppo sembrava in controllo della situazione in vantaggio con il rigore
di Moret e in superiorità numerica per l’espulsione di De Vettor. Poi i
pontalpini la riprendono con il gol di Lotto. È un’occasione sfumata per i
trevigiani che si fanno rimontare due punti dal Castion, ora a meno due. La
situazione non è ancora tranquilla nello spogliatoio della squadra più
blasonata del girone che la prossima settimana salirà in Cadore per sfidare
un’altra squadra in una situazione molto delicata. Ci sarà parecchia tensione
attorno al match dell’Agostino Lozza di Calalzo. Il Coi invece attende il
Castion e, indirettamente, potrebbe dare una mano proprio al Cappella Maggiore.
Motivato dal fatto che anche la posizione occupata nella griglia sarà
determinante per quando si andranno a giocare gli spareggi.
Castion (25) – Comelico (19)
1-0.
De Min decide un match molto ma molto significativo in casa Castion. I
vedi del Nevegal volevano dedicare il successo a Ivo Bogo e ci sono riusciti.
C’è anche e soprattutto una componente emotiva in questa vittoria. Almeno
questa minuscola parte del lutto è vissuta con il sorriso. Poi c’è la
classifica e una lotta salvezza che con questi tre punti torna a riacquisire il
Castion come decisa pretendente alla salvezza diretta. I ragazzi di Salvador
non si sono piegati con il 5-0 subito a Cappella Maggiore nello scontro diretto
di due settimane fa. Successivamente sono arrivati quattro punti: prima il
pareggio contro il più quotato Auronzo, poi questo fondamentale successo sul Comelico.
A meno due dal Cappella Maggiore si può ancora combattere con motivazioni
importanti al seguito. Per di più aver battuto il Comelico significa lasciare
gli uomini di Magistro, penultimi, a meno sei. Comincia a prendere piede
l’ipotesi di una partita di play-out in meno tenendo presente che se il
distacco tra quintultima e penultima fosse maggiore di dieci punti la
quintultima sarebbe salva senza passare per la sfida di spareggio (per
correttezza è giusto precisare che lo stesso regolamento vige per quartultima e
terzultima). Castion e Comelico sono rispettivamente quintultimo e penultimo e
i punti a dividerle sono sei. Il più dieci non è più utopia soprattutto
guardando le difficoltà che il Comelico sta affrontando. Non è facile per
Magistro e la classifica piange. Diventa determinante il derby con l’Auronzo.
Classifica marcatori
19: N’diaye (ZTLL);
14: Mazzer (Vittsangiacomo), Gerlin (Virtus Sernaglia);
12: Uliana (Tarzo), Costan (Comelico);
11: Zoppè (Fulgor Farra);
10: Bombassei (Auronzo), Andreolla (Tarzo);
9: Bressan (Virtus Sernaglia);
8: Paia (Barbisano), De Col (Ponte nelle Alpi), L. Bortot (Castion);
7: Laurenti, Dal Cin (Cappella Maggiore), Pin, De Luca (Sarmede), Viel
(Ponte nelle Alpi), Simone (Virtus Sernaglia), Salvador (ZTLL);
6: Damato (Barbisano), Fontana (Schiara), Romdhani (Cadore), Iannuzzi
(ZTLL), Caneve (Castion), Soravia (Auronzo), L. Bortot (Coi de Pera);
5: Grava (Cappella Maggiore), A. Talamini, Lo Deserto (Cortina),
Bortot (Virtus Sernaglia), Antoniazzi (Barbisano), G. De Silvestro (Cadore), E.
Dal Cin (Sarmede), Collodel (Vittsangiacomo);
4: Robassa (Castion), F. Bortot (Coi de Pera), Leiballi (Sarmede), De
Candido (Comelico), Del Puppo (Cappella Maggiore), De Min, Sovilla (Ponte nelle
Alpi), Giacomelli (Cadore), Franzolin (Schiara);
3: Polese, Rimoldi, Santer (Cortina), Marchesini, Pellegrina
(Comelico), Frescura, Tremonti (Cadore), Corona (Fulgor Farra), Balest, Lotto,
Della Vecchia (Coi de Pera), De Col, Cibien (Fulgor Farra), Martinig, De Mattia
(Auronzo), Da Grava, Bounafaa (Tarzo), Vienna, Tomasella (Vittsangiacomo),
Favero (Virtus Sernaglia), Moret (Cappella Maggiore), Codogno (Barbisano),
Venturato (Sarmede);
2: Pitarevic, Da Corte (Auronzo), Vettoretti (Barbisano), Sinigaglia,
Alpago, Camporese, Gaiot, Goridan (Tarzo), Sommacal, Silvestri, Biz (Castion),
Ortolan, Dall’anese, Mattiuzzi (Vittsangiacomo), Lazzaretti (Ponte nelle Alpi),
D. Fontana (Comelico), P. Baratto (Schiara), Stella, Jakhane (Virtus
Sernaglia), Casagrande, Buttignol, Ferri (Cappella Maggiore), Sella, Padovan,
Saviane (Fulgor Farra), N. Gaspari (Cortina), Ben, Brancher (ZTLL), Vidal
(Barbisano), Riva, Ale. Lauro, De Bernardin, Iannacone (Cadore), Stò (Coi de
Pera);
1: Vendramini, Armelin, Guizzo (Barbisano), Cervo, De Min, I. Giozet,
L. Giozet, Lazzarotto, Sandoni, De Paoli, Merella (Schiara), Maddalin,
Cirigliano, Corea, Bergagnin, M. De Martin, R. Zandonella (Comelico), Vettorel,
Pra Mio, Pierobon, Simonetti, D. Mares (Ponte nelle Alpi), De Villa, F. De
Silvestro, Tiric, Cruzzola (Cadore), Sarton, Galli, L. Balbinot (Tarzo),
Chittaro, Bernard, Isotton (ZTLL), De Mario, De Villa, Mario, Laguna (Auronzo),
Landi, Piol, Stefani, De Min (Castion), Lot, D’abramo, De Luca, Dal Bo,
Cagnato, Poldelmengo (Vittsangiacomo), De Piccoli, Costa, Bortoluzzi (Fulgor
Farra), De Faveri, Pavan, Nardi (Virtus Sernaglia), Caravetta, Boldrin, De Col,
Viotto (Cortina), Tres, Zanette (Sarmede), Savasta, Bonanni, Falso (Coi de
Pera), Nardi, Pizzol (Cappella Maggiore);
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