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06 marzo 2012

22ª Giornata 2ª Categoria gir. R by MaPo


Pareggio. Come se altro non esistesse. Nella ventiduesima giornata di Seconda R sette delle prime otto della classifica conquistano un punto e finiscono tutte per mangiarsi unghia, dita e mani. L’unica che si avvantaggia è la ZTLL di Alex Signoretto che sconfigge il Comelico, ridistanzia l’Auronzo posizionandosi comoda al quinto posto a meno sei dal Ponte nelle Alpi capolista.
La partita delle partite, tra prima contro seconda, tra Ponte e Vittsangiacomo finisce uno pari con i trevigiani che strappano il punto all’ultimo respiro con il puntello di Poldelmengo. Distanze invariate dunque dopo la supersfida dell’Orzes. Granata con tre lunghezze di vantaggio sulla compagine di De Nardi.
Quasi ce la faceva il Barbisano, ma alla fine il nervoso derby con la Virtus Sernaglia finisce il nove contro dieci e soprattutto due a due. Duello vibrante che dimostra ancora una volta il valore delle due squadre che termina con un pari che però ha due sapori diversi. Il Barbisano conserva il meno quattro dal vertice e il più quattro dalla sesto, la Virtus scende nuovamente a meno cinque dalla ZTLL e dai play-off.
Quarto era ed è restato il Cadore che però non riesce nell’intento di sbancare il Bortolo Canevini di Farra d’Alpago e lo zero a zero lascia tutto come era prima. Per la Fulgor di Mognol è il quarto risultato utile consecutivo e il vantaggio sui play-out è di cinque punti.
Coi questi pesantissimi tre punti la ZTLL va ad un punto dal Cadore, lasciando due lunghezze più in basso l’Auronzo che domina ma fa zero a zero contro il Sarmede in casa. Buon pareggio per i trevigiani.
Nella parte bassa della classifica invece maturano risultati rilevanti che riescono finalmente ad incanalare il discorso salvezza su binari ben precisi. Forse è la prima volta che in questo campionato si comincia ad annusare un qualcosa di più delineato. Il risultato spartiacque è il cinque a zero con cui il Cappella maggiore si sbarazza del Castion che alla vigilia poggiava nell’ultimo posto che conduce ai play-out a meno due dai trevigiani. Il risultato di questo scontro diretto mette una voragine di quattro punti tra le due e amplia in maniera evidente il gap tra quintultima e sestultima. Si, perché chi stava sotto il Castion c’è rimasto in quanto perdono Cortina, Coi de Pera e Comelico. Del Comelico penultimo si sa già della sconfitta di Mel, mentre il tonfo del Cortina ha del clamoroso. Gli ampezzani cadono in casa contro lo Schiara fanalino di coda peggiorando e non poco la loro situazione, ma soprattutto rimettendo in gioco i gialloneri che ora sono distanti solo sei punti dal Comelico. I verdi possono star tranquilli ancora per un po’, ma in questo 2012 lo Schiara è nettamente rientrato in corsa per evitare la retrocessione diretta.
Il Coi de Pera perde all’ultimo respiro in terra trevigiana contro il Tarzo. È il secondo successo consecutivo in due scontri diretti per i trevigiani di Poser che rappresenta un balzo prorompente verso la salvezza. I play-out sono sotto di cinque punti.

Matchday twenty-two ai raggi X
Ponte nelle Alpi (42) – Vittsangiacomo (39) 1-1. Tremendamente uno pari. Da mettersi le mani nei capelli per il Ponte nelle Alpi che era riuscito a portare l’uno a zero fino a novantaduesimo inoltrato, poi l’errore di Donadel e il tap-in di Poldelmengo. Il Vittsangiacomo esplode di gioia e torna a casa con un punto che non permette di accorciare sulla vetta, ma consente di restare lì aggrappati al campionato, pronti a far pagare la capolista al minimo sgarro. Sono i granata a fare il match e dopo pochi minuti il bolide di Matteo Sovilla era subito riuscito a piegare la resistenza trevigiana. Alcune occasioni per il raddoppio, ma il Vitt è sempre presente e vivo. L’espulsione di Davide Mares è una manna per gli ospiti che all’ultima avanzata compiono il gesto risolutore. Tre punti erano e tre punti sono rimaste a dividerle, ma la sfida dell’Orzes ha lasciato intendere che la strada per arrivare a maggio è ancora molto molto lunga. Il Ponte è determinata, ha autostima, crede in sé stesso e ha grandi mezzi a disposizione, però il Vitt non è da meno e dietro c’è chi può far paura. Questa volta è andata bene, ma difficilmente Cadore e Barbisano si lasceranno scappare la prossima opportunità per accorciare. L’equilibrio non è certo assestato, ma è labile e destinato a cadere da un momento all’altro. La Seconda R più bella degli ultimi dieci anni ha vissuto uno step importante, ma molte ancora sono le tappe che attendono le protagoniste. Basti pensare che i granata di Charly Pierobon domenica prossima andranno a Farra di Soligo dove la Virtus non può perdere altri punti se non vuole dire addio ai play-off, mentre il Vitt ospiterà l’ostica Fulgor Farra.
Barbisano Eclisse (38) – Virtus Sernaglia (31) 2-2. Derby di fuoco a Barbisano. Derby intenso, bello, ricco di episodi, nervoso ma sempre corretto. Finisce due pari ed è un pareggio che lascia invariata la situazione in casa Barbisano, ma complica la corsa della Virtus che adesso si ritrova con cinque punti da recuperare sulla ZTLL quinta. La partita è molto molto viva, vibrante. Va in vantaggio la Virtus con Nardi poi la super matricola di Casagrande reagisce e rimonta prima della fine del primo tempo con Codogno e Damato. Nella ripresa il pari definitivo di Gerlin tra un’espulsione e l’altra. Tra i padroni di casa capitan Damato si vede sventolare il rosso per fallo su chiara occasione da gol, tra gli ospiti fuori Stella per offese all’arbitro e Nardi per doppia ammonizione. Saranno tutte assenze pesanti per i prossimi impegni delle due trevigiane. La Virtus ospiterà niente meno che il Ponte nelle Alpi, il Barbisano andrà a far visita allo Schiara che si sta facendo man mano sempre più pericoloso. Certo è che la squadra di Casagrande sta facendo qualcosa di importante, anche se gli scontri diretti non stanno proprio sorridendo al Barbisano. Quanto fatto finora per i play-off potrebbe bastare, occorrono risultati importanti contro Cadore e Ponte per osare addirittura l’assalto al primo posto. La Virtus è ancora in corsa per i play-off ma non può fallire contro il Ponte nelle Alpi. Sarà una partita a cinque stelle.
Fulgor Farra d’Alpago (26) – 1919 Cadore (37) 0-0. Bastava un soffio e una delle due avrebbe vinto. Non è arrivato e lo zero a zero è giusto per quello che le due squadre hanno mostrato sul terreno del Bortolo Canevini. I dieci punti di differenza non si sono visti, però il Cadore dimostra la caratura morale da squadra forte e consapevole della sua potenzialità. I cadorini, seppur molto giovani, scendono a Farra per vincere la partita, ci provano, ma incocciano nella giornata di grazie del portiere locale De Nadai. Nonostante tutto però i padroni di casa non stanno a guardare, e forti del loro momento positivo ci provano e spesse volte riescono a mettere in difficoltà il Cadore tenendolo per lunghi tratti sotto pressione. D’altronde la Fulgor non è certo squadra da lotta per la salvezza. Le qualità sono da compagine in lizza per i play-off e contro il Cadore si è visto e Celeste Mognol può essere soddisfatto dei miglioramenti del suo team. Il quintultimo posto è sotto cinque punti, non si può ancora stare tranquilli, ma il peggio è evidentemente passato. Per gli alpagoti sarà un ottimo test la trasferta a San Giacomo di Veglia della prossima settimana. Anche il Cadore sta recuperando da un periodo difficile, passato attraverso infortuni e squalifiche. Ora può cominciare ad allenarsi sul campo e i miglioramenti si devono vedere. Il distacco dal vertice è rimasto di cinque punti, e arrivare alla fine dei geli a questa distanza era ciò che ci voleva per giocarsi tutto nel rush finale che spesso in Cadore ha regalato ottime soddisfazioni. Anche l’anno scorso quando la classifica piangeva nella peggior stagione della storia dei cadorini. Ora Liguori può preparare la squadra per l’insidiosa trasferta a Revine Lago. Il Tarzo sta benissimo e serve il salto di qualità per passare. Un cenno va al giovane Yuri Iannacone, classe 1994, che è finito all’ospedale per accertamenti dopo una botta alla testa.
Z.T.L.L. Sinistra Piave (36) – Comelico (18) 2-0. Si sblocca Daouda e la ZTLL torna a vincere. Doppietta del bomber N’diaye che non segnava da più di un mese e gli zumellesi colgono tre punti nella giornata dove tutte le avversarie dirette si bloccano sul pareggio. Più due su tutte insomma e successo che potrebbe rappresentare il momento chiave della stagione. Meno uno dal Cadore, meno sei dal Ponte e più due sull’Auronzo. La visuale ora è senz’altro migliore rispetto a quelle che era fino a domenica mattina. È una buona ZTLL quella che demolisce il Comelico con un gol per tempo, un palo, buone giocate e la costante sensazione di superiorità rispetto all’avversario. Ottima anche la tempistica dei gol che lascia intendere che la compagine di Signoretto ha ritrovato anche discreto cinismo. Tutto bene dunque. La trasferta contro il fatale Coi de Pera deve consentire a dare continuità. All’andata fu la gara che di fatto segnò la svolta in negativo della stagione che fin lì era stata perfetta. Piove sul bagnato invece in casa Comelico. Ancora sconfitta, un’altra. A Mel ci può stare, però le sensazioni non sono delle migliori. I verdi di Magistro restano penultimi, vedono allontanarsi la salvezza che ora è distante sette punti. Di più rispetto a quelli che dividono i comeliani dallo Schiara ultima in classifica. Il primo pensiero adesso deve essere quello di rigettare il fanalino nel burrone, altrimenti anche il discorso retrocessione diretta potrebbe riaprirsi. Il tutto va risolto ritrovando fiducia. Domenica a Lacuna arriva il Cappella Maggiore rinfrancato dal successo con il Castion. I trevigiani sono proprio i sestultimi. Al Comelico servono tre punti per risistemare le cose.
Auronzo (34) – Calcio Sarmede (28) 0-0. Anche a Longarone è zero a zero. Il risultato con gli occhiali è però frutto della mancanza di concretezza da parte dell’Auronzo. Se il primo tempo non è stato esaltante, anche se i galletti fanno sempre e comunque la partita, la ripresa avrebbe potuto essere devastante. I rossoblu giocano la palla che è un piacere, arrivano anche alla conclusione, ma il gol non arriva e situazioni del genere si pagano. Il Sarmede si difende ordinato con il 4-5-1 e qualche volta riparte in contropiede. Poche volte ma eseguite alla grande. I trevigiani erano anche pieni di assenze. È un’occasione sprecata per i galletti di Enrico Ben. La ZTLL è tornata sopra di due ed è sfumata l’opportunità di accorciare un po’ su tutti. Dopo due vittorie consecutivi è tornato l’Auronzo vecchio stile. Ora ben deve cercare di limitare questa sfida ad un episodio. La marcia deve riprendere subito e la trasferta a Castion lascia aperta una porta importante. I verdi sono stati schiacciati dal Cappella Maggiore e potrebbero subire un contraccolpo psicologico mica da poco. Per i play-off servono tre punti. Il Sarmede può ritenersi fortunato, ma anche soddisfatto. Era il massimo che poteva fare e il succo di questo pari è il guadagnare un altro punto sui play-out e dunque regala la possibilità di guardare in alto, anche se i play-off sono ora otto punti più in alto. Complimenti comunque al team di Da Frè che domenica accoglierà il Cortina.
Tarzo Revine Lago (26) – Coi de Pera (19) 2-1. In extremis lo squillo di Goridan illumina la strada al Tarzo Revine Lago e rende ancora più lugubre e molesto il cammino del Coi de Pera. Giunge al 93’ il colpo di grazia dei trevigiani che conquistano tre punti dal peso specifico enorme. Più cinque sul Castion e sui play-out, più sette sugli avversari di giornata. Vittorie come queste è tutto ciò che ci vuole per dare un senso ad una stagione, per indirizzarla verso gli obbiettivi prefissati. Per di più si tratta del secondo scontro diretto conquistato consecutivamente per il Tarzo, dopo quello vinto in Comelico. È un buon momento, sfruttato al massimo e il Cadore che verrà in terra trevigiana tra sette giorni dovrà stare molto attento. Il Tarzo gioca meglio nella prima parte del match e passa con Uliana. Nella ripresa il Coi si rifà sotto e pareggia con Loris Bortot, ma non basta per il rete decisiva arrivata nel recupero.  Il Coi perde una gara fondamentale. Ora De Biasi dovrà fare i conti con le conseguenze che una sconfitta così può lasciare. Demoralizzarsi è un attimo e i risultati ne risentirebbero. La medicina giusta sarebbe battere la ZTLL in casa, come all’andata. Ma è difficile che il colpaccio riesca due volte. La probabilità è aumentata dal fatto che abbiamo a che fare con una squadra pazza, in grado di tutto nel bene e nel male. Però adesso per i pontalpini si fa davvero dura evitare i play-out.
Cappella Maggiore (25) – Castion (21) 5-0. Era una partita tutto o niente, e il Cappella Maggiore si prende tutto e di più. Il cinque a zero rifilato al Castion non è solo un salto in avanti decisivo in classifica, ma rappresenta anche il lasciare in eredità ad una diretta avversaria per la salvezza un macigno psicologico che scrollarsi di dosso sarà davvero difficile. Distacco che da due e aumentato a cinque punti, e il Cappella al momento è l’ultima che si salva e il Castion la prima che dovrebbe affrontare i play-out. La differenza c’è, è ampia e consente di annullare la carica emotiva che spingeva i verdi del Nevegal freschi dell’arrivo del nuovo mister Salvador. A nulla è servito e i trevigiani mettono a segno un risultato di importanza capitale nel momento chiave, nella partita più delicata. Un po’ ce lo aspettavamo, ma le proporzioni del punteggio lasciano a bocca aperta. Per la compagine di Del Puppo può essere la scolta definitiva. La trasferta in Comelico ci dirà comunque di più. Il Castion si piega e da neopromossa quale è avrà il suo bel da fare per smaltire lo scivolone. Il successo trevigiano è firmato da Buttignol, Grava, la doppietta di Ferri e Moret. Comincia male l’avventura del nuovo coach Salvador e adesso la mole di lavoro raddoppia se davvero evitare i play-out è ancora possibile.
Cortina (20) – Schiara (12) 0-1. Rapina con scasso dello Schiara a Soverzene, la dimora invernale del Cortina. La rete siglata da Franzolin è la beffa per eccellenza per il Cortina in una stagione che di fortunato non ha davvero niente. Anche contro il fanalino di coda sono gli ampezzani a fare la partita, dall’inizio alla fine, però lo Schiara è capace di capitalizzare al massimo l’unica reale avanzate dei suoi novanta minuti e trova il successo che apre le porte a nuove inaspettate prospettive. Il Comelico adesso è solo sei punti avanti e ora crederci è un pochino più facile per i gialloneri. Gran parte del merito va a mister Alessandro Zecchin che ha saputo dare alla squadra la determinazione giusta anche nei momenti più difficili e adesso una soddisfazione se la merita proprio, anche se la dea bendata ha dato una grossa mano ai suoi in questa trasferta. Il Cortina deve arrendersi e la sconfitta lascia sconforto e amaro in bocca. Niente gira dal verso giusto nello spogliatoio di Gioioso. In un inverno sempre crudele per gli ampezzani del calcio si sono succeduti prima gli infortuni, poi le squalifiche, poi la sconfitta in casa contro l’ultima della classe dopo aver gestito con voglia e determinazione l’incontro. La ferita è aperta ed ora è facile ripiombare nella crisi. Difficile riuscire a rimontare sulla sestultima, soprattutto se la prossima trasferta è a Sarmede. A Cavarzano invece arriverà il potente Barbisano che però ora dovrà temere un po’ di più la visita forzata alla dimora dello Schiara.

Classifica marcatori
17: N’diaye (ZTLL);
13: Gerlin (Virtus Sernaglia);
12: Costan (Comelico);
11: Zoppè (Fulgor Farra);
10: Mazzer (Vittsangiacomo), Andreolla (Tarzo);
9: Bombassei (Auronzo);
8: Piai (Barbisano), Uliana (Tarzo), De Col (Ponte nelle Alpi), L. Bortot (Castion), Bressan (Virtus Sernaglia);
7: Laurenti, Dal Cin (Cappella Maggiore), Pin (Sarmede), Simoni (Virtus Sernaglia);
6: Damato (Barbisano), Viel (Ponte nelle Alpi), Romdhani (Cadore), Iannuzzi, Salvador (ZTLL), Caneve (Castion), L. Bortot (Coi de Pera), De Luca (Sarmede);
5: Grava (Cappella Maggiore), A. Talamini, Lo Deserto (Cortina), Bortot (Virtus Sernaglia), Fontana (Schiara), G. De Silvestro (Cadore), Collodel (Vittsangiacomo), Soravia (Auronzo);
4: Robassa (Castion), F. Bortot (Coi de Pera), Leiballi (Sarmede), De Candido (Comelico), De Min (Ponte nelle Alpi), Del Puppo (Cappella Maggiore), Giacomelli (Cadore), Sovilla (Ponte nelle Alpi), Franzolin (Schiara);
3: Antoniazzi (Barbisano), Marchesini, Pellegrina (Comelico), Frescura, Tremonti (Cadore), E. Dal Cin (Sarmede), Corona, De Col, Cibien (Fulgor Farra), Balest, Della Vecchia (Coi de Pera), Martinig (Auronzo), Rimoldi (Cortina), Vienna, Tomasella (Vittsangiacomo), Bounafaa (Tarzo), Favero (Virtus Sernaglia);
2: Pitarevic, Da Corte (Auronzo), Vettoretti, Codogno (Barbisano), Sinigaglia, Da Grava, Alpago, Camporese, Gaiot, Goridan (Tarzo), Sommacal, Silvestri, Biz (Castion), Ortolan, Dall’anese, Mattiuzzi (Vittsangiacomo), Lazzaretti (Ponte nelle Alpi), D. Fontana (Comelico), P. Baratto (Schiara), Stella, Jakhane (Virtus Sernaglia), Casagrande, Moret, Buttignol, Ferri (Cappella Maggiore), Sella, S. Padovan (Fulgor Farra), N. Gaspari (Cortina), Ben, Brancher (ZTLL), Riva, Ale. Lauro, Iannacone (Cadore), Lotto, Stò (Coi de Pera);
1: Vendramini, Vidal, Armelin, Guizzo (Barbisano), Cervo, De Min, I. Giozet, L. Giozet, Lazzarotto, Sandoni, De Paoli (Schiara), Maddalin, Cirigliano, Corea, Bergagnin, Mat. De Martin, R. Zandonella (Comelico), Vettorel, Pra Mio, Pierobon, Simonetti (Ponte nelle Alpi), De Villa, F. De Silvestro, De Bernardin, Tiric, Cruzzola (Cadore), Sarton, Galli, L. Balbinot (Tarzo), Polese, Caravetta, Boldrin, De Col, Santer, Viotto (Cortina), Chittaro, Bernard, Isotton (ZTLL), De Mario, De Villa, Mario, De Mattia, Laguna (Auronzo), Landi, Piol, Stefani (Castion), Lot, De Luca, Dal Bo, Cagnato, Poldelmengo (Vittsangiacomo), De Piccoli, Costa (Fulgor Farra), De Faveri, Pavan, Nardi (Virtus Sernaglia), Tres, Venturato, Zanette (Sarmede), Savasta, Bonanni, Falso (Coi de Pera), Nardi, Pizzol (Cappella Maggiore).

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