Pareggio. Come se altro non esistesse. Nella ventiduesima giornata di
Seconda R sette delle prime otto della classifica conquistano un punto e
finiscono tutte per mangiarsi unghia, dita e mani. L’unica che si avvantaggia è
la ZTLL di Alex Signoretto che sconfigge il Comelico, ridistanzia l’Auronzo
posizionandosi comoda al quinto posto a meno sei dal Ponte nelle Alpi
capolista.
La partita delle partite, tra prima contro seconda, tra Ponte e
Vittsangiacomo finisce uno pari con i trevigiani che strappano il punto
all’ultimo respiro con il puntello di Poldelmengo. Distanze invariate dunque
dopo la supersfida dell’Orzes. Granata con tre lunghezze di vantaggio sulla
compagine di De Nardi.
Quasi ce la faceva il Barbisano, ma alla fine il nervoso derby con la
Virtus Sernaglia finisce il nove contro dieci e soprattutto due a due. Duello
vibrante che dimostra ancora una volta il valore delle due squadre che termina
con un pari che però ha due sapori diversi. Il Barbisano conserva il meno
quattro dal vertice e il più quattro dalla sesto, la Virtus scende nuovamente a
meno cinque dalla ZTLL e dai play-off.
Quarto era ed è restato il Cadore che però non riesce nell’intento di
sbancare il Bortolo Canevini di Farra d’Alpago e lo zero a zero lascia tutto
come era prima. Per la Fulgor di Mognol è il quarto risultato utile consecutivo
e il vantaggio sui play-out è di cinque punti.
Coi questi pesantissimi tre punti la ZTLL va ad un punto dal Cadore,
lasciando due lunghezze più in basso l’Auronzo che domina ma fa zero a zero
contro il Sarmede in casa. Buon pareggio per i trevigiani.
Nella parte bassa della classifica invece maturano risultati rilevanti
che riescono finalmente ad incanalare il discorso salvezza su binari ben
precisi. Forse è la prima volta che in questo campionato si comincia ad
annusare un qualcosa di più delineato. Il risultato spartiacque è il cinque a
zero con cui il Cappella maggiore si sbarazza del Castion che alla vigilia
poggiava nell’ultimo posto che conduce ai play-out a meno due dai trevigiani.
Il risultato di questo scontro diretto mette una voragine di quattro punti tra
le due e amplia in maniera evidente il gap tra quintultima e sestultima. Si,
perché chi stava sotto il Castion c’è rimasto in quanto perdono Cortina, Coi de
Pera e Comelico. Del Comelico penultimo si sa già della sconfitta di Mel,
mentre il tonfo del Cortina ha del clamoroso. Gli ampezzani cadono in casa contro
lo Schiara fanalino di coda peggiorando e non poco la loro situazione, ma
soprattutto rimettendo in gioco i gialloneri che ora sono distanti solo sei
punti dal Comelico. I verdi possono star tranquilli ancora per un po’, ma in
questo 2012 lo Schiara è nettamente rientrato in corsa per evitare la
retrocessione diretta.
Il Coi de Pera perde all’ultimo respiro in terra trevigiana contro il
Tarzo. È il secondo successo consecutivo in due scontri diretti per i
trevigiani di Poser che rappresenta un balzo prorompente verso la salvezza. I
play-out sono sotto di cinque punti.
Matchday twenty-two ai raggi X
Ponte nelle Alpi (42) – Vittsangiacomo (39) 1-1. Tremendamente uno
pari. Da mettersi le mani nei capelli per il Ponte nelle Alpi che era riuscito
a portare l’uno a zero fino a novantaduesimo inoltrato, poi l’errore di Donadel
e il tap-in di Poldelmengo. Il Vittsangiacomo esplode di gioia e torna a casa
con un punto che non permette di accorciare sulla vetta, ma consente di restare
lì aggrappati al campionato, pronti a far pagare la capolista al minimo sgarro.
Sono i granata a fare il match e dopo pochi minuti il bolide di Matteo Sovilla
era subito riuscito a piegare la resistenza trevigiana. Alcune occasioni per il
raddoppio, ma il Vitt è sempre presente e vivo. L’espulsione di Davide Mares è
una manna per gli ospiti che all’ultima avanzata compiono il gesto risolutore.
Tre punti erano e tre punti sono rimaste a dividerle, ma la sfida dell’Orzes ha
lasciato intendere che la strada per arrivare a maggio è ancora molto molto
lunga. Il Ponte è determinata, ha autostima, crede in sé stesso e ha grandi
mezzi a disposizione, però il Vitt non è da meno e dietro c’è chi può far
paura. Questa volta è andata bene, ma difficilmente Cadore e Barbisano si
lasceranno scappare la prossima opportunità per accorciare. L’equilibrio non è
certo assestato, ma è labile e destinato a cadere da un momento all’altro. La
Seconda R più bella degli ultimi dieci anni ha vissuto uno step importante, ma
molte ancora sono le tappe che attendono le protagoniste. Basti pensare che i
granata di Charly Pierobon domenica prossima andranno a Farra di Soligo dove la
Virtus non può perdere altri punti se non vuole dire addio ai play-off, mentre
il Vitt ospiterà l’ostica Fulgor Farra.
Barbisano Eclisse (38) – Virtus Sernaglia (31) 2-2. Derby di fuoco a
Barbisano. Derby intenso, bello, ricco di episodi, nervoso ma sempre corretto.
Finisce due pari ed è un pareggio che lascia invariata la situazione in casa
Barbisano, ma complica la corsa della Virtus che adesso si ritrova con cinque
punti da recuperare sulla ZTLL quinta. La partita è molto molto viva, vibrante.
Va in vantaggio la Virtus con Nardi poi la super matricola di Casagrande
reagisce e rimonta prima della fine del primo tempo con Codogno e Damato. Nella
ripresa il pari definitivo di Gerlin tra un’espulsione e l’altra. Tra i padroni
di casa capitan Damato si vede sventolare il rosso per fallo su chiara
occasione da gol, tra gli ospiti fuori Stella per offese all’arbitro e Nardi
per doppia ammonizione. Saranno tutte assenze pesanti per i prossimi impegni
delle due trevigiane. La Virtus ospiterà niente meno che il Ponte nelle Alpi,
il Barbisano andrà a far visita allo Schiara che si sta facendo man mano sempre
più pericoloso. Certo è che la squadra di Casagrande sta facendo qualcosa di
importante, anche se gli scontri diretti non stanno proprio sorridendo al
Barbisano. Quanto fatto finora per i play-off potrebbe bastare, occorrono
risultati importanti contro Cadore e Ponte per osare addirittura l’assalto al primo
posto. La Virtus è ancora in corsa per i play-off ma non può fallire contro il
Ponte nelle Alpi. Sarà una partita a cinque stelle.
Fulgor Farra d’Alpago (26) – 1919 Cadore (37) 0-0. Bastava un soffio e
una delle due avrebbe vinto. Non è arrivato e lo zero a zero è giusto per
quello che le due squadre hanno mostrato sul terreno del Bortolo Canevini. I
dieci punti di differenza non si sono visti, però il Cadore dimostra la
caratura morale da squadra forte e consapevole della sua potenzialità. I cadorini,
seppur molto giovani, scendono a Farra per vincere la partita, ci provano, ma
incocciano nella giornata di grazie del portiere locale De Nadai. Nonostante
tutto però i padroni di casa non stanno a guardare, e forti del loro momento
positivo ci provano e spesse volte riescono a mettere in difficoltà il Cadore
tenendolo per lunghi tratti sotto pressione. D’altronde la Fulgor non è certo
squadra da lotta per la salvezza. Le qualità sono da compagine in lizza per i
play-off e contro il Cadore si è visto e Celeste Mognol può essere soddisfatto
dei miglioramenti del suo team. Il quintultimo posto è sotto cinque punti, non
si può ancora stare tranquilli, ma il peggio è evidentemente passato. Per gli
alpagoti sarà un ottimo test la trasferta a San Giacomo di Veglia della
prossima settimana. Anche il Cadore sta recuperando da un periodo difficile,
passato attraverso infortuni e squalifiche. Ora può cominciare ad allenarsi sul
campo e i miglioramenti si devono vedere. Il distacco dal vertice è rimasto di
cinque punti, e arrivare alla fine dei geli a questa distanza era ciò che ci
voleva per giocarsi tutto nel rush finale che spesso in Cadore ha regalato
ottime soddisfazioni. Anche l’anno scorso quando la classifica piangeva nella
peggior stagione della storia dei cadorini. Ora Liguori può preparare la
squadra per l’insidiosa trasferta a Revine Lago. Il Tarzo sta benissimo e serve
il salto di qualità per passare. Un cenno va al giovane Yuri Iannacone, classe
1994, che è finito all’ospedale per accertamenti dopo una botta alla testa.
Z.T.L.L. Sinistra Piave (36) – Comelico (18) 2-0. Si sblocca Daouda e
la ZTLL torna a vincere. Doppietta del bomber N’diaye che non segnava da più di
un mese e gli zumellesi colgono tre punti nella giornata dove tutte le avversarie
dirette si bloccano sul pareggio. Più due su tutte insomma e successo che
potrebbe rappresentare il momento chiave della stagione. Meno uno dal Cadore,
meno sei dal Ponte e più due sull’Auronzo. La visuale ora è senz’altro migliore
rispetto a quelle che era fino a domenica mattina. È una buona ZTLL quella che
demolisce il Comelico con un gol per tempo, un palo, buone giocate e la
costante sensazione di superiorità rispetto all’avversario. Ottima anche la
tempistica dei gol che lascia intendere che la compagine di Signoretto ha
ritrovato anche discreto cinismo. Tutto bene dunque. La trasferta contro il
fatale Coi de Pera deve consentire a dare continuità. All’andata fu la gara che
di fatto segnò la svolta in negativo della stagione che fin lì era stata perfetta.
Piove sul bagnato invece in casa Comelico. Ancora sconfitta, un’altra. A Mel ci
può stare, però le sensazioni non sono delle migliori. I verdi di Magistro
restano penultimi, vedono allontanarsi la salvezza che ora è distante sette
punti. Di più rispetto a quelli che dividono i comeliani dallo Schiara ultima
in classifica. Il primo pensiero adesso deve essere quello di rigettare il
fanalino nel burrone, altrimenti anche il discorso retrocessione diretta
potrebbe riaprirsi. Il tutto va risolto ritrovando fiducia. Domenica a Lacuna
arriva il Cappella Maggiore rinfrancato dal successo con il Castion. I
trevigiani sono proprio i sestultimi. Al Comelico servono tre punti per
risistemare le cose.
Auronzo (34) – Calcio Sarmede (28) 0-0. Anche a Longarone è zero a
zero. Il risultato con gli occhiali è però frutto della mancanza di concretezza
da parte dell’Auronzo. Se il primo tempo non è stato esaltante, anche se i
galletti fanno sempre e comunque la partita, la ripresa avrebbe potuto essere
devastante. I rossoblu giocano la palla che è un piacere, arrivano anche alla
conclusione, ma il gol non arriva e situazioni del genere si pagano. Il Sarmede
si difende ordinato con il 4-5-1 e qualche volta riparte in contropiede. Poche
volte ma eseguite alla grande. I trevigiani erano anche pieni di assenze. È
un’occasione sprecata per i galletti di Enrico Ben. La ZTLL è tornata sopra di
due ed è sfumata l’opportunità di accorciare un po’ su tutti. Dopo due vittorie
consecutivi è tornato l’Auronzo vecchio stile. Ora ben deve cercare di limitare
questa sfida ad un episodio. La marcia deve riprendere subito e la trasferta a
Castion lascia aperta una porta importante. I verdi sono stati schiacciati dal
Cappella Maggiore e potrebbero subire un contraccolpo psicologico mica da poco.
Per i play-off servono tre punti. Il Sarmede può ritenersi fortunato, ma anche
soddisfatto. Era il massimo che poteva fare e il succo di questo pari è il
guadagnare un altro punto sui play-out e dunque regala la possibilità di
guardare in alto, anche se i play-off sono ora otto punti più in alto.
Complimenti comunque al team di Da Frè che domenica accoglierà il Cortina.
Tarzo Revine Lago (26) – Coi de Pera (19) 2-1. In extremis lo squillo
di Goridan illumina la strada al Tarzo Revine Lago e rende ancora più lugubre e
molesto il cammino del Coi de Pera. Giunge al 93’ il colpo di grazia dei
trevigiani che conquistano tre punti dal peso specifico enorme. Più cinque sul
Castion e sui play-out, più sette sugli avversari di giornata. Vittorie come
queste è tutto ciò che ci vuole per dare un senso ad una stagione, per
indirizzarla verso gli obbiettivi prefissati. Per di più si tratta del secondo
scontro diretto conquistato consecutivamente per il Tarzo, dopo quello vinto in
Comelico. È un buon momento, sfruttato al massimo e il Cadore che verrà in
terra trevigiana tra sette giorni dovrà stare molto attento. Il Tarzo gioca
meglio nella prima parte del match e passa con Uliana. Nella ripresa il Coi si
rifà sotto e pareggia con Loris Bortot, ma non basta per il rete decisiva
arrivata nel recupero. Il Coi perde una
gara fondamentale. Ora De Biasi dovrà fare i conti con le conseguenze che una
sconfitta così può lasciare. Demoralizzarsi è un attimo e i risultati ne
risentirebbero. La medicina giusta sarebbe battere la ZTLL in casa, come
all’andata. Ma è difficile che il colpaccio riesca due volte. La probabilità è
aumentata dal fatto che abbiamo a che fare con una squadra pazza, in grado di
tutto nel bene e nel male. Però adesso per i pontalpini si fa davvero dura evitare
i play-out.
Cappella Maggiore (25) – Castion (21) 5-0. Era una partita tutto o
niente, e il Cappella Maggiore si prende tutto e di più. Il cinque a zero
rifilato al Castion non è solo un salto in avanti decisivo in classifica, ma
rappresenta anche il lasciare in eredità ad una diretta avversaria per la
salvezza un macigno psicologico che scrollarsi di dosso sarà davvero difficile.
Distacco che da due e aumentato a cinque punti, e il Cappella al momento è
l’ultima che si salva e il Castion la prima che dovrebbe affrontare i play-out.
La differenza c’è, è ampia e consente di annullare la carica emotiva che
spingeva i verdi del Nevegal freschi dell’arrivo del nuovo mister Salvador. A
nulla è servito e i trevigiani mettono a segno un risultato di importanza capitale
nel momento chiave, nella partita più delicata. Un po’ ce lo aspettavamo, ma le
proporzioni del punteggio lasciano a bocca aperta. Per la compagine di Del
Puppo può essere la scolta definitiva. La trasferta in Comelico ci dirà
comunque di più. Il Castion si piega e da neopromossa quale è avrà il suo bel
da fare per smaltire lo scivolone. Il successo trevigiano è firmato da
Buttignol, Grava, la doppietta di Ferri e Moret. Comincia male l’avventura del
nuovo coach Salvador e adesso la mole di lavoro raddoppia se davvero evitare i
play-out è ancora possibile.
Cortina (20) – Schiara (12) 0-1. Rapina con scasso dello Schiara a
Soverzene, la dimora invernale del Cortina. La rete siglata da Franzolin è la
beffa per eccellenza per il Cortina in una stagione che di fortunato non ha
davvero niente. Anche contro il fanalino di coda sono gli ampezzani a fare la
partita, dall’inizio alla fine, però lo Schiara è capace di capitalizzare al
massimo l’unica reale avanzate dei suoi novanta minuti e trova il successo che
apre le porte a nuove inaspettate prospettive. Il Comelico adesso è solo sei
punti avanti e ora crederci è un pochino più facile per i gialloneri. Gran
parte del merito va a mister Alessandro Zecchin che ha saputo dare alla squadra
la determinazione giusta anche nei momenti più difficili e adesso una
soddisfazione se la merita proprio, anche se la dea bendata ha dato una grossa
mano ai suoi in questa trasferta. Il Cortina deve arrendersi e la sconfitta
lascia sconforto e amaro in bocca. Niente gira dal verso giusto nello
spogliatoio di Gioioso. In un inverno sempre crudele per gli ampezzani del
calcio si sono succeduti prima gli infortuni, poi le squalifiche, poi la
sconfitta in casa contro l’ultima della classe dopo aver gestito con voglia e
determinazione l’incontro. La ferita è aperta ed ora è facile ripiombare nella
crisi. Difficile riuscire a rimontare sulla sestultima, soprattutto se la
prossima trasferta è a Sarmede. A Cavarzano invece arriverà il potente
Barbisano che però ora dovrà temere un po’ di più la visita forzata alla dimora
dello Schiara.
Classifica marcatori
17: N’diaye (ZTLL);
13: Gerlin (Virtus Sernaglia);
12: Costan (Comelico);
11: Zoppè (Fulgor Farra);
10: Mazzer (Vittsangiacomo), Andreolla (Tarzo);
9: Bombassei (Auronzo);
8: Piai (Barbisano), Uliana (Tarzo), De Col (Ponte nelle Alpi), L.
Bortot (Castion), Bressan (Virtus Sernaglia);
7: Laurenti, Dal Cin (Cappella Maggiore), Pin (Sarmede), Simoni
(Virtus Sernaglia);
6: Damato (Barbisano), Viel (Ponte nelle Alpi), Romdhani (Cadore), Iannuzzi,
Salvador (ZTLL), Caneve (Castion), L. Bortot (Coi de Pera), De Luca (Sarmede);
5: Grava (Cappella Maggiore), A. Talamini, Lo Deserto (Cortina),
Bortot (Virtus Sernaglia), Fontana (Schiara), G. De Silvestro (Cadore),
Collodel (Vittsangiacomo), Soravia (Auronzo);
4: Robassa (Castion), F. Bortot (Coi de Pera), Leiballi (Sarmede), De
Candido (Comelico), De Min (Ponte nelle Alpi), Del Puppo (Cappella Maggiore),
Giacomelli (Cadore), Sovilla (Ponte nelle Alpi), Franzolin (Schiara);
3: Antoniazzi (Barbisano), Marchesini, Pellegrina (Comelico),
Frescura, Tremonti (Cadore), E. Dal Cin (Sarmede), Corona, De Col, Cibien
(Fulgor Farra), Balest, Della Vecchia (Coi de Pera), Martinig (Auronzo),
Rimoldi (Cortina), Vienna, Tomasella (Vittsangiacomo), Bounafaa (Tarzo), Favero
(Virtus Sernaglia);
2: Pitarevic, Da Corte (Auronzo), Vettoretti, Codogno (Barbisano),
Sinigaglia, Da Grava, Alpago, Camporese, Gaiot, Goridan (Tarzo), Sommacal,
Silvestri, Biz (Castion), Ortolan, Dall’anese, Mattiuzzi (Vittsangiacomo),
Lazzaretti (Ponte nelle Alpi), D. Fontana (Comelico), P. Baratto (Schiara),
Stella, Jakhane (Virtus Sernaglia), Casagrande, Moret, Buttignol, Ferri (Cappella
Maggiore), Sella, S. Padovan (Fulgor Farra), N. Gaspari (Cortina), Ben,
Brancher (ZTLL), Riva, Ale. Lauro, Iannacone (Cadore), Lotto, Stò (Coi de
Pera);
1: Vendramini, Vidal, Armelin, Guizzo (Barbisano), Cervo, De Min, I.
Giozet, L. Giozet, Lazzarotto, Sandoni, De Paoli (Schiara), Maddalin,
Cirigliano, Corea, Bergagnin, Mat. De Martin, R. Zandonella (Comelico),
Vettorel, Pra Mio, Pierobon, Simonetti (Ponte nelle Alpi), De Villa, F. De
Silvestro, De Bernardin, Tiric, Cruzzola (Cadore), Sarton, Galli, L. Balbinot
(Tarzo), Polese, Caravetta, Boldrin, De Col, Santer, Viotto (Cortina),
Chittaro, Bernard, Isotton (ZTLL), De Mario, De Villa, Mario, De Mattia, Laguna
(Auronzo), Landi, Piol, Stefani (Castion), Lot, De Luca, Dal Bo, Cagnato,
Poldelmengo (Vittsangiacomo), De Piccoli, Costa (Fulgor Farra), De Faveri,
Pavan, Nardi (Virtus Sernaglia), Tres, Venturato, Zanette (Sarmede), Savasta,
Bonanni, Falso (Coi de Pera), Nardi, Pizzol (Cappella Maggiore).
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