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21 marzo 2012

DOPPIETTA…la rubrica delle interviste doppie di calciobellunese

NICOLA TAMBURLIN (Vittsangiacomo) VS (Ztll) MATTIA CAPRARO

Dopo l’exploit tutto al femminile della scorsa settimana, ritorniamo a vestire “Doppietta” con il grembiulino azzurro e continuiamo il nostro tour fra i campionati bellunesi. Domenica 25 marzo, oltre alla Sagra dei Fisciot, ci regala un incontro nel calendario della 25esima giornata del campionato di Seconda Categoria girone R che non è un vero e proprio derby da carta geografica ma lo è sicuramente fra i pali: Vittsangiacomo vs ZTLL. A fare i guardiani di ciascuna porta quindi, un allievo ed il suo maestro: Mattia Capraro per gli ospiti e Nicola Tamburlin per i padroni di casa. Servono poche presentazioni per Mattia, che è colui che ci regala le chicche di poesia calcistica di questo blog e dalle quali prendo spunto per presentare Nicola che, non conosco personalmente, ma del quale so essere proverbiali le sue sfuriate (cit. “Genio e sregolatezza tra i pali” post del 3 marzo 2012). 

Spero di essermi liberata bene in questa presentazione, ma ve la metto sul vostro palo così che possiate prendere in mano voi il discorso… 
MATTIA: Grazie Martina per questa intervista e che onore vedermi rispondere fianco a fianco al mio MAESTRO! 
NICOLA: Diciamo che quando c'è da esprimere la mia opinione non mi tiro indietro!! Ultimamente comunque son molto migliorato nei modi...credo sia l' età purtroppo!! Per il resto son 20 anni che combino guai per i campi del bellunese e della trevigiana dove mi son spostato per motivi di lavoro...altro credo non serve aggiungere:-) 

Ora che vi siete presentati al nostro pubblico, fatelo anche con le vostre rispettive squadre: oramai siamo a metà del girone di ritorno, quindi i tempi sono maturi per fare un bilancio dei rispettivi campionati, considerato che in classifica ve la giocate ad un solo punto di differenza. Vista dall’area di rigore, com’è stato il vostro percorso fin qui, quali gli attimi di defaillance e cosa vi ha penalizzato rispetto alle prime due che state rincorrendo? 
MATTIA: La Zt ha in classifica i punti che si merita; facile dire a posteriori “se, ma, però”; nel calcio contano i fatti e dopo 23 partite giocate la fortuna e la sfortuna, così come i meriti, sono già ben bilanciati. Siam partiti bene, forti di un gruppo con la giusta amalgama, poi alle prime difficoltà abbiam “calato le braghe” e eccoci a inseguire; paghiamo l’inesperienza di alcuni, la festa di molti, la poca convinzione nei nostri mezzi. Nelle ultime 3 gare abbiam dato prova di esser una gran gruppo e una buona squadra, lo sprint finale sarà tutto da vedere… 
NICOLA: Spero di non dover mordermi le mani a fine campionato! La nostra è una squadra esperta che ha tutte le carte in regola per vincere...abbiamo lasciato troppi punti con squadre che sulla carta erano nettamente inferiori a noi...ma in questa categoria se non giochi sempre col coltello fra i denti, le differenti qualità tecniche non vengon fuori. Ciò nonostante siamo ancora lì col gruppone di testa e ci resteremo fino alla fine....mi piacerebbe rivincere un campionato...l'unico della mia carriera fu proprio con la ZT:-) 

Ed ora vi sgancio la domanda diretta: è risaputo che, sia nel bene che nel male (forse addirittura più nel male!) la prestazione del portiere è decisiva per il risultato finale. Facendo un excursus delle partite giocate fin ora, raccontateci le due nelle quali i punti guadagnati sono stati sicuramente per merito vostro e quali invece quelli persi per colpa di una vostra “perla” da dimenticare? 
MATTIA: Diciamo che di perle ne ho regalate a milioni; alla Plavis nel bene e nel male a distanza di un anno sono stato croce e poi delizia. Plavis 1 – Bessica 2 ai play off per salire di Categoria con una “bugia” d’altri tempi, Plavis 2 – Santa Lucia 1 un anno dopo a Puos d’Alpago con parata da marziano (così è stata intitolata…) al 90° per la salita in Prima; il più bel momento calcistico mai vissuto insieme al 12 Giugno 2011; Cisonese in paradiso!…Quest’anno sto facendo molto bene, ma a Castion ringraziano ancora la mia intuizione su calcio di punizione; perla con diamante indossata da Paolino Caneve. Paolo vanze na bira! 
NICOLA: Quest'anno di "perle da antologia" non ne ho ancora fatte...e quando potevo far di più come con Cortina,Cappella Maggiore e TRL i miei compagni son riusciti a far passare in secondo piano i miei errori...sui punti guadagnati direi la vittoria con l’Auronzo, il pareggio col Cadore e il pareggio a Ponte...faccio un plauso ai miei compagni di reparto perchè non mi fanno lavorare troppo!!!! 

Ma torniamo al derby di questa domenica: sarà indubbiamente scontro al vertice e un pareggio non gioverebbe a nessuno dei due, quindi si presume che i vostri attaccanti se la giocheranno con il coltello fra i denti. Fingete di essere sportivi e mettete in guardia l’altro sui vostri rispettivi centravanti: caratteristiche tecniche e giocata tipo! 
MATTIA: Daouda è quello “reves” e di colore, Iannuzzi è lo “sfrazzon”, Giazzon è il nonno e Salva deve finire con le pulizie al bar e non so se arriverà puntuale! 
NICOLA: Per fortuna Ragno (Mazzer) si è sbloccato e stà timbrando il cartellino con una certa regolarità...è un centravanti d' area che non ha una tecnica sopraffina ma un fiuto pazzesco per il goal...all’Inzaghi..perciò molto molto temibile!!! 

E finalmente arriviamo alla domanda clou delle nostre interviste doppie. Pregi e difetti dell’altro: in campo, al banco e nella vita! 
MATTIA: Bhè, di Nicola ho sempre invidiato tutto come portiere, non ha difetti, è il MAESTRO, quello che seguivo la domenica dalla tribuna di Pagogna e poi dalla panchina, quello che mi prendeva a calci in culo, ma anche colui che mi ha cresciuto quando potevo finire a far il CSI…Di lui invidio anche il notevole risparmio che ha in gel e lacca. Al banco, ahimè, credo che le parti siano invertite, sono io il maestro… 
NICOLA: Domanda difficile...pregio reattività e difetto da giovane staccare sempre con lo stesso piede...detto mille volte...credo abbia imparato visti i risultati!!! Al banco NESSUN difetto,anzi un MAESTRO...nella vita non saprei: per quello che lo conosco mi sembra un bravo ragazzo...direi leale. 

E dato che siete i primi portieri che si prestano alla nostra intervista doppia, diteci un po’ quanto&quando siete genio e quanto&quando sregolatezza! 
MATTIA: Il portiere è di per sé genio e sregolatezza, se no che portiere è? Il portiere è così dentro e fuori dal campo, è una casta, una devianza, un trauma, una risorsa scarsa della società, un talento, un’arte, una mancanza di rispetto nei confronti della compostezza comune… 
NICOLA: Più che genio e sregolatezza penso di esser un po’ "matto"...credo sia una delle caratteristiche di questo ruolo. Col tempo si riesce a dosare questa "pazzia" mettendola a disposizione della squadra garantendo una certa continuità di rendimento. Ho sempre fatto fatica a far capire le sensazioni che prova un portiere...la difficoltà di rimanere solo e fuori dal gioco sapendo però che una sola parata può risultare decisiva ai fini del risultato...è adrenalina che scorre continuamente nelle vene...motivo per cui, secondo me, i portieri tardano ad appendere le scarpe al chiodo. 

Penultima domanda e anche per voi la nota di amarcord: scomodiamo i ricordi e diteci com’è capitato che in campo vi sistemassero fra i pali e non fra gli altri 10 che scorazzano per il campo, raccontando anche quali sono stati i calciatori a cui avete sempre guardato con stima reverenziale e che considerate da esempio (famosi e non). 
MATTIA: Quando a casa hai un papà attaccante che ti calciava addosso ogni sabato e domenica, è facile poi diventare portieri; sinceramente da giovane me la cavavo anche col numero 11: quattro scomedonade, stop folkloristico a sorpresa e forse un buon tiro, ma PORTIERI si nasce, non si diventa, quindi era giusto che il matto tornasse al suo posto una volta sfogato… 
NICOLA: Mi presento al campo di allenamento all' età di 7 anni...minimo 30 bambini come me...ma portieri solo 1..alla domanda dove giochi cosa potevo rispondere se non portiere?!:-)...da lì non mi sono più mosso:-)...mi è sempre piaciuto e non tornerei indietro. Ho avuto molti idoli: Platini e Del Piero (classe di ferro ‘74 ) da buon juventino mentre nel mio ruolo mi son sempre piaciuti Tacconi, Peruzzi e ovviamente Gigi Buffon. Nella mia realtà calcistica invece ho sempre ammirato Mauro De Bon per la voglia che ha sempre messo in ogni allenamento e per i tanti rimproveri che alla fine mi han fatto diventar un portiere (parole sue queste!)...e tutti i compagni del vecchio Sedico (Fregona, Maset, Gottardo, Bedont, Salvador, Menel, Sommavilla, Trevissoi, Colle, Bertolissi, Sacchet, Cecchet, Cesca..) che mi han fatto capire l' importanza del gruppo nel calcio...cosa che mi ha fatto star e far bene in tutte le squadre in cui poi ho militato. 

Ultimissima e poi vi salutiamo per davvero: si sa che i portieri possono vantare una longevità calcistica maggiore rispetto ad altri ruoli quindi quale porta, per cuore o ambizione, sarebbe la vostra massima aspirazione prima di decidere di indossare i guanti solo per il freddo? 
MATTIA: vincere qualcosa a Mel; sono stato lontano 8 anni da dove son cresciuto calcisticamente, tra molte polemiche a volte poco ragionate e qualche verità che poi è stata confermata dai fatti. Ora sono qui e se vincessi col mio paese sarei contento, sarebbe l’ultima richiesta… Per il resto il calcio mi ha dato tanto e se sarò fortunato giocherò e rimarrò in questo sport come dirigente, diesse o, perché no, magari mister. I guanti per il freddo non li ho mai usati, quelli da portiere saranno un gran bel ricordo sicuramente quando smetterò e sarà giusto farli indossare ai più giovani. Il calcio è una ruota che gira, come la vita… 
NICOLA: Direi che non ci sono dubbi al riguardo...tornerei a Sedico laddove tutto è cominciato...spero ci sia un giorno l' occasione!!! Per le ambizioni è un po’ troppo tardi...però ho avuto la soddisfazione di giocare in una piazza importante come Feltre...ovviamente per appendere le scarpe al chiodo c'è ancora tempo:-) 

Giunti al termine! Mille grazie per la pazienza e la disponibilità! Buona partita e staremo a vedere se l’allievo riuscirà finalmente a superare il maestro!!! 
MATTIA: Mi verrebbe da tirarmi la gufata, ma meglio di no! L’unico pronostico certo è il saltino veloce all’AmiAmi a fine gara…;-) 
NICOLA: Direi che l'ha già fatto all’andata:-)...per cui spero vada bene a noi stavolta! In ogni caso a inizio e fine partita gli stringerò la mano:-)...P.S.: la birra al banco la paga chi vince!!! 

N.D.A.: Non è certo per gongolare, ma giudicate un po’ voi che chicca è quest’intervista: un mio amico direbbe “che pezzo”! Veramente complimenti allo Showman e al suo Maestro per la simpatia e la completezza con cui ci hanno permesso di scoprire il loro mondo…sì, sì, lo so che noi che non siamo nati sotto il segno del Portiere non potremmo mai capire!!!;-) Ma ci è piaciuto lo stesso come ce l’avete spiegato!!! Grazie ancora ad entrambi e…facciamo per che ora all’AmiAmi?!?

1 commento:

  1. Bella e basta, l'intervista ovviamente, Brava Martina!!! evito ogni commento su quanto detto dai portieri, quasi un "genere umano" distinto :-)

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