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12 settembre 2013

Union Ripa. Impianti sportivi: "Situazione grave e complicata"

Impianti sportivi dell'Union Ripa La Fenadora per la Serie D: la situazione è grave e complicata. Lo evidenzia una nota della stessa società feltrina.
Martedì mattina – spiegano i neroverdi di Nicola Giusti - in Municipio a Seren del Grappa si è svolto l’incontro tra le amministrazioni Comunali di Seren e Pedavena e la Commissione di vigilanza dei pubblici spettacoli, composta da un rappresentante di CONI, Vigili del Fuoco, ULSS, Ingegnere per Impianti elettrici e termici, e vigili urbani per la pubblica sicurezza. Il quadro emerso è stato sconvolgente per la nostra Società.
Per quanto riguarda l’impianto di Seren del Grappa, la realizzazione della recinzione posteriore all'attuale tribuna e la creazione di un settore per la tifoseria ospite è il problema più semplicemente risolvibile. La complicazione sta nel fatto che per ottenere il certificato dalla Commissione pubblici spettacoli l’Ente proprietario delle strutture (Il Comune) deve presentare un progetto che relazioni sullo sviluppo dell’area dal 1982 ad oggi presentando certificazioni e progettualità dei 5/6 cantieri che nell’arco di questi trent’anni hanno portato alla conformità attuale dell’impianto. E’ ovvio che per rilasciare il “famoso” certificato la commissione analizzando lo stato di fatto, disporrà tutte le prescrizioni da ottemperare per mettere a norma non solo gli spogliatoi dedicati al calcio ma anche le sale attigue e gli spazi esterni che spesso sono al servizio anche della tensostruttura che fra poco sarà sostituita dal nuovo capannone fisso.
Quindi l’esecuzione di questo protocollo determinerà la messa a norma di tutte le strutture del centro sportivo e non solo quelle pertinenti al calcio. Ovviamente la procedura prevede l’incarico ad un professionista e l’espletamento di una trafila burocratica di tempi indefiniti ma sicuramente che non permetteranno alla nostra prima squadra di giocare per tutto questo campionato a Rasai.

A Pedavena la Commissione pubblici spettacoli ha già autorizzato un progetto che ormai è in fase ultimativa nella sua realizzazione e che probabilmente per la metà di ottobre sarà vistato sul posto dalla Commissione stessa e quindi definitivamente approvato e autorizzato. Purtroppo questo progetto non prevedeva la creazione del settore ospiti e quindi per risolvere il problema il Comune di Pedavena dovrebbe reperire nuovi fondi per incaricare un professionista per avviare un nuovo iter in seno alla Commissione pubblici spettacoli e per eseguire i lavori che poi saranno necessari per creare il settore ospiti con tutti i servizi annessi (vie di fuga, servizi igenici ecc .ecc.). Quindi anche in questo caso le tempistiche sono lunghe e indefinite ma quasi certamente andranno oltre l’inverno e quindi oltre l’attuale campionato di Serie D.
Quindi purtroppo per un po’ la nostra prima squadra non potrà giocare in casa. C’è ancora una piccola speranza per Pedavena consistente nella richiesta di una deroga che la nostra Società inoltrerà alla LND per giocare le partite senza divisione tra le tifoserie appena sarà disponibile l’agibilità del campo stesso (metà ottobre circa).
 Questo problema è un duro colpo per la nostra Società, non solo dal punto di vista economico per le spese degli affitti di strutture alternative e mancati incassi per la lontananza da Seren o Pedavena, ma soprattutto moralmente non vedere la nostra prima squadra a Seren o Pedavena (con l’investimento molto oneroso sostenuto in questi giorni dalla nostra Società per pagare la fornitura e la posa del campo in erba sintetica) è molto deprimente.
 La lontananza dai nostri abituali campi di gioco è ovvio che potrebbe determinare anche una perdita di seguito e conseguentemente di entusiasmo che ha sempre circondato le nostre partite casalinghe. Siamo consapevoli comunque che le amministrazioni comunali non possono fare miracoli e visto anche il momento economico non ci permettiamo di pretendere nulla di più di quanto riusciranno ad organizzare.

Comunque entro il 30 giugno 2014 dovremo avere almeno uno dei due impianti dotato di tutte le prescrizioni che la LND chiede e quindi anche del certificato rilasciato da questa Commissione di vigilanza, altrimenti non ci sarà consentito iscrivere la squadra al campionato. La LND consente solo per una stagione sportiva una deroga con lo spostamento in altri impianti o per giocare nel proprio impianto con una deroga parziale.

1 commento:

  1. Ma se si voleva andare in serie D ...già da inizo 2013, perchè non ci si è informati prima e magari preparato le carte i progetti gli studi di fattibilità etc per tempo?
    Sicuramente si sarebbero affrontate spese che potevano rilevarsi inutili in caso di non promozione ...Nel caso di promozione basta realizzare le opere dal punto di vista "fisico" che ha quanto leggo sembra non richiedano tempi biblici.
    Non si è operato forse con leggerezza?

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