Impianti sportivi dell'Union Ripa La Fenadora per la Serie D: la situazione è grave e complicata. Lo evidenzia una nota della stessa società feltrina.
Martedì mattina – spiegano i neroverdi di Nicola Giusti - in
Municipio a Seren del Grappa si è svolto l’incontro tra le amministrazioni
Comunali di Seren e Pedavena e la Commissione di vigilanza dei pubblici
spettacoli, composta da un rappresentante di CONI, Vigili del Fuoco, ULSS,
Ingegnere per Impianti elettrici e termici, e vigili urbani per la pubblica
sicurezza. Il quadro emerso è stato sconvolgente per la nostra Società.
Per quanto riguarda
l’impianto di Seren del Grappa, la realizzazione della recinzione posteriore
all'attuale tribuna e la creazione di un settore per la tifoseria ospite è il
problema più semplicemente risolvibile. La complicazione sta nel fatto che per
ottenere il certificato dalla Commissione pubblici spettacoli l’Ente
proprietario delle strutture (Il Comune) deve presentare un progetto che
relazioni sullo sviluppo dell’area dal 1982 ad oggi presentando certificazioni
e progettualità dei 5/6 cantieri che nell’arco di questi trent’anni hanno
portato alla conformità attuale dell’impianto. E’ ovvio che per rilasciare il
“famoso” certificato la commissione analizzando lo stato di fatto, disporrà
tutte le prescrizioni da ottemperare per mettere a norma non solo gli
spogliatoi dedicati al calcio ma anche le sale attigue e gli spazi esterni che
spesso sono al servizio anche della tensostruttura che fra poco sarà sostituita
dal nuovo capannone fisso.
Quindi l’esecuzione di questo protocollo determinerà la
messa a norma di tutte le strutture del centro sportivo e non solo quelle
pertinenti al calcio. Ovviamente la procedura prevede l’incarico ad un
professionista e l’espletamento di una trafila burocratica di tempi indefiniti
ma sicuramente che non permetteranno alla nostra prima squadra di giocare per
tutto questo campionato a Rasai.
A Pedavena la Commissione pubblici spettacoli ha già
autorizzato un progetto che ormai è in fase ultimativa nella sua realizzazione
e che probabilmente per la metà di ottobre sarà vistato sul posto dalla
Commissione stessa e quindi definitivamente approvato e autorizzato. Purtroppo
questo progetto non prevedeva la creazione del settore ospiti e quindi per
risolvere il problema il Comune di Pedavena dovrebbe reperire nuovi fondi per
incaricare un professionista per avviare un nuovo iter in seno alla Commissione
pubblici spettacoli e per eseguire i lavori che poi saranno necessari per
creare il settore ospiti con tutti i servizi annessi (vie di fuga, servizi
igenici ecc .ecc.). Quindi anche in questo caso le tempistiche sono lunghe e
indefinite ma quasi certamente andranno oltre l’inverno e quindi oltre
l’attuale campionato di Serie D.
Quindi purtroppo per un po’ la nostra prima squadra non
potrà giocare in casa. C’è ancora una piccola speranza per Pedavena consistente
nella richiesta di una deroga che la nostra Società inoltrerà alla LND per
giocare le partite senza divisione tra le tifoserie appena sarà disponibile
l’agibilità del campo stesso (metà ottobre circa).
Questo problema è un
duro colpo per la nostra Società, non solo dal punto di vista economico per le
spese degli affitti di strutture alternative e mancati incassi per la
lontananza da Seren o Pedavena, ma soprattutto moralmente non vedere la nostra
prima squadra a Seren o Pedavena (con l’investimento molto oneroso sostenuto in
questi giorni dalla nostra Società per pagare la fornitura e la posa del campo
in erba sintetica) è molto deprimente.
La lontananza dai
nostri abituali campi di gioco è ovvio che potrebbe determinare anche una
perdita di seguito e conseguentemente di entusiasmo che ha sempre circondato le
nostre partite casalinghe. Siamo consapevoli comunque che le amministrazioni
comunali non possono fare miracoli e visto anche il momento economico non ci
permettiamo di pretendere nulla di più di quanto riusciranno ad organizzare.
Comunque entro il 30 giugno 2014 dovremo avere almeno uno
dei due impianti dotato di tutte le prescrizioni che la LND chiede e quindi
anche del certificato rilasciato da questa Commissione di vigilanza, altrimenti
non ci sarà consentito iscrivere la squadra al campionato. La LND consente solo
per una stagione sportiva una deroga con lo spostamento in altri impianti o per
giocare nel proprio impianto con una deroga parziale.
Ma se si voleva andare in serie D ...già da inizo 2013, perchè non ci si è informati prima e magari preparato le carte i progetti gli studi di fattibilità etc per tempo?
RispondiEliminaSicuramente si sarebbero affrontate spese che potevano rilevarsi inutili in caso di non promozione ...Nel caso di promozione basta realizzare le opere dal punto di vista "fisico" che ha quanto leggo sembra non richiedano tempi biblici.
Non si è operato forse con leggerezza?