ANDREA
SOLDANO (Alpago)
vs
MARCO BELLO (Plavis)
vs
MARCO BELLO (Plavis)
Giovedì post-turno
infrasettimanale, perciò giovedì di Gazzetta, chiacchiere da bar e solite
recriminazioni sugli arbitraggi…ma bando alla serie A e torniamo a parlare di
calcio “de noialtri”.
Doppietta questa settimana è andata a bussare alle porte,
o meglio, ai profili Facebook di due protagonisti del campionato di Prima
Categoria che animeranno il Derby bellunese in scena questa domenica…
Ciao Andrea e ciao Marco!
Grazie per aver accettato l’invito a prestarvi alla nostra
Intervista Doppia e preparatevi perché da voi due, che vi sappiamo ragazzi
tutt’altro che timidi e riservati, non ci aspettiamo risposte a
monosillabi! Doverosa, tanto per cominciare, un breve introduzione per i
lettori di Calciobellunese: il calendario di Prima Categoria girone G ci regala
infatti un derby bellunese anche nell’ultima domenica di settembre, dove al
Comunità Montana di Puos andrà in scena Alpago-Plavis. Tutte le indiscrezioni a
riguardo ce le forniranno perciò Andrea Soldano, che farà gli onori di casa, e
Marco Bello, che marcerà verso la Conca assieme alla compagine di Santa
Giustina: la parola a voi, ragazzi, per presentarvi personalmente!
ANDREA: Ciao Martina! Allora mi
presento: sono Andrea Soldano e ho 20 anni. Gioco in questa categoria da 2
anni, dopo 2 in Promozione con Cavarzano e San Giorgio e un anno in D col
Belluno. Sto per iniziare il terzo anno di ingegneria a Padova.
MARCO: Ciao a tutti! Sono Marco Bello e sono nato nel 1990. Ho
iniziato a "tirare" i primi calci al pallone nel Sois all'età di 7
anni per poi passare al settore giovanile del Belluno dove ci sono rimasto per
8 stagioni riuscendo anche a debuttare in prima squadra. La stagione 2009-2010
l'ho trascorsa nella prima squadra del Cavarzano e da quattro anni vesto la
maglia della Plavis.
Parliamo subito delle vostre squadre: siete entrambi già da tempo
nelle vostre rispettive società ma, quest’anno vi accomunano le new-entries in panchina. Sia Alpago che Plavis
infatti, con D’Incà e Ferro, hanno scelto di affidarsi a due mister di “nuova
generazione”: non vogliamo farvi rischiare di essere messi fuori rosa, ma
raccontateci quali sono le differenze che già si notano rispetto al vecchio
corso e quali possono essere i vantaggi/svantaggi di un allenatore con le
scarpette appena appese al chiodo?
ANDREA: Premetto, è ancora presto
per potersi sbilanciare riguardo all'allenatore. Per ora sta andando tutto a
gonfie vele e il fatto che mister Nick era nostro compagno sta giocando
decisamente a favore. C'è molto dialogo e confronto col mister durante gli
allenamenti e questo aiuta a rendere il gruppo più unito e compatto. Abbiamo
fatto una buona preparazione, sono nati nuovi stimoli e molte idee di gioco che
fino ad ora stiamo mostrando in campo discretamente. Durante gli allenamenti
c'è molto entusiasmo e voglia di rivalsa dalla stagione scorsa.
MARCO: Ho avuto la fortuna di essere allenato da ottimi
allenatori come Lauria, Raschi e Tollardo. Ognuno con le proprie idee e un
proprio metodo di insegnamento da dove ho sempre imparato qualcosa di nuovo.
Quest'anno è arrivato mister Ferro alla prima esperienza in una
prima squadra ma lo trovo molto preparato. Non lascia niente al caso e avendo
smesso con il calcio giocato da pochi anni riesce a calarsi nella partita come
dovesse giocarla lui. E' sicuramente un aiuto in più per noi che scendiamo in
campo e nello stesso tempo sono convinto che riusciremo fare bene in questo
campionato.
Parliamo invece della squadra…così, al massimo, rischiate soltanto
di ritrovarvi la borsa sotto la doccia! Avete tre fasce: il “leader”, la
“promessa” e l’“uomo gruppo”. Quali dei vostri compagni (e perché!) nominereste
con questi tre titoli?
ANDREA: Mi viene da sorridere
rispondendo a questa domanda e sono un po’ in difficoltà. La palma di leader la
darei a uno dei senatori della squadra, Eros De Nadai: è sempre sul pezzo,un
motivatore, con la sua esperienza ha sempre qualcosa da insegnarci. Come
promessa propongo De Fina che si è già guadagnato un posto tra i titolari ed è
anche reduce da una bella doppietta domenica, ma anche Marco Brancaleone che è
arrivato a metà preparazione e ora si sta inserendo bene nel gruppo. Come uomo
gruppo potrei dire davvero parecchi nomi, ma dovendo scegliere direi Alessio
Barattin.
MARCO: Non è mai facile fare dei nomi ma ci provo. Credo che in
squadra manchi un vero e proprio leader ma sicuramente possiamo contare
sull'esperienza di giocatori con importanti campionati alle spalle come:
Garlet, Lira, Nogarè, Oppio e Scopel. Per la fascia di "promessa"
dico Selim Rexhaj, un esterno che fa della velocità e della tecnica le sue armi
migliori che gli permettono di saltare sempre l'uomo. Ma da tenere d'occhio c'è
sicuramente anche il nuovo arrivato Filippo Moretti. La scelta dell'uomo gruppo
la faccio cadere su Enrico Brandalise. Battuta sempre pronta e gran
intrattenitore!
Diamo un’occhiata anche fuori dai vostri spogliatoi. Il campionato
è appena iniziato, d’accordo, ma fra Coppa e primi scontri, già si inizia a
capire qualcosa: fateci il vostro “pendolino” per le sorti di questa stagione,
con occhio di riguardo per le bellunesi del girone ovviamente!
ANDREA: E' difficile fare
pronostici quest'anno. Secondo me sarà un campionato equilibrato tutto da
vivere, ci sono diverse squadre ben organizzate ma nessuna spicca sulle altre
particolarmente come il Conegliano dell'anno scorso. Le bellunesi mi sembrano
tutte ben attrezzate per fare bene. La Ztll in particolare si è rinforzata
molto e ha una rosa con la quale potrebbe puntare in alto secondo me, cosi come
la Plavis. Ma secondo me la sorpresa del campionato potrebbe essere il
Cavarzano.
MARCO: Sono convinto che tutte e cinque le bellunesi abbiano le
carte in regola per disputare un buon campionato e togliersi belle
soddisfazioni. Mi auguro di vedere la Plavis nella parte alta della classifica per
potersi giocare i play off. Play off a mio parere alla portata anche di Alpago,
Cavarzano e Zt. Il Limana dopo un anno di purgatorio credo possa raggiungere
una salvezza tranquilla. Ho sentito parlare bene del Lovispresiano ma prevedo
un campionato molto equilibrato.
Ora entriamo nel merito della partita di domenica: il vostro derby
è una sorta di “clasico”
della Prima, dato che le vostre rispettive squadre presenziano in categoria
ormai da anni. Gli annali del calcio raccontano di risultati alterni ma di 90
minuti sempre piuttosto combattuti: d’esperienza, cosa e/o chi temete di più
della partita che vi attende?
ANDREA: Bè si sa, nei derby può sempre succedere di tutto a
prescindere dalle potenzialità delle due squadre. Credo che bisognerà essere
subito molto aggressivi, prendere in mano il gioco e stare attentissimi perchè
al minimo errore possiamo essere castigati così come nel girone di andata
l'anno scorso. Sarà comunque una bella partita!
MARCO: Il derby è sempre una partita molto sentita dove le
motivazioni sono sempre alte e spesso a decidere queste partite sono gli
episodi. Come sottolinei tu sono sempre
stati match molto combattuti ed
equilibrati e lo sarà sicuramente anche quello di domenica in quel di Puos.
Loro sono una buona squadra, che vanta un gruppo ben collaudato con giocatori
di qualità in ogni reparto e Solda lì davanti non scherza!
Voi due vi conoscete piuttosto bene, e non sta a me dire se
soltanto grazie alle frazioni di gioco regolamentari o soprattutto grazie ai
terzi tempi! Quindi via con la domanda immancabile: pregi e difetti dell’altro,
con e senza pallone?
ANDREA: Nel campo di gioco Bello
non lo conosco benissimo, posso dire che ha un buon piede e bella corsa, magari
a volte si perde via ma è un buonissimo giocatore, ormai anche esperto
nonostante sia giovane. Fuori dal campo è un grande e domenica finita la
partita amici come sempre!
MARCO: Con Andrea ho un ottimo rapporto da un po' di anni. Ci
siamo conosciuti nei campi di gioco e nei terzi tempi ci incontriamo spesso per
non parlare dei tornei estivi dove è uno degli idoli indiscussi dentro e FUORI
dal campo! E' un giocatore che mi piace molto e in prima categoria può fare la
differenza. Un attaccante che fa salire la squadra proteggendo bene il pallone
e se gli dai metri è uno che ti castiga. Si sacrifica molto per la squadra e
questo a mio avviso gli toglie un po' di lucidità sotto porta che potrebbe
permettergli di fare molti più gol ma non lo considero un vero e proprio
"difetto".
E per concludere, il momento “amarcord”:
siete giovani, d’accordo, ma ormai calpestate rettangoli di gioco da un bel po’
d’anni. I modelli/idoli/fonti d’ispirazione per la vostra formazione
calcistica, pescati a discrezione dalla terza categoria alla serie A?
ANDREA: Bè, difficile fare
paragoni, però come stile di gioco mi piacerebbe associare la mia squadra alla
nuova Inter di Mazzarri: rapida nelle ripartenze, che gioca bene palla e
soprattutto veloce.
MARCO: Dato che faccio il terzino mi sono sempre piaciuti
giocatori dotati di grande corsa e capaci di arrivare sul fondo e mettere il
cross e da juventino mi piace molto Lichtsteiner. Per quanto riguarda i miei
trascorsi ho avuto la possibilità e la fortuna di allenarmi e giocare con
giocatori come Ferronato e Grande, due "leader" che di insegnamenti
ne hanno da vendere.
Siamo in chiusura e a voi l’ultima battuta: salutatevi e
salutateci!
ANDREA: Ciao Bello! Preparati, ti
faccio tunnel domenica!!! Ciao Martina, grazie e a presto!
MARCO: Intanto ringrazio te Martina per questa simpatica
occasione per fare due chiacchiere. Un saluto a tutti i lettori e a Solda con
la speranza che esca dal campo domenica senza punti! Buon campionato a tutti!
Grazie a voi, miei cari, per aver
accettato subito e con entusiasmo di prestarvi a quest’intervista! Permettetemi
di sottolineare la serietà e la compostezza con cui avete risposto…caratteristiche
che, ad incontrarvi in giro, non è così facile aver modo di cogliere! Inoltre,
mi prendo l’onere di smentire voci di corridoio provenienti dalla Conca, che vorrebbero
Solda solitamente impreparato riguardo la squadra avversaria: come potete
notare, amici alpagotti, al contrario sa benissimo contro chi scenderà in campo
(almeno!) questa domenica!!! Riguardo Marco, invece, non posso non evidenziare
la piacevole conferma che chi cresce a pane&BarDiBes, non rimane
sicuramente senza parole!!!
Grazie ancora ragazzi! Un saluto ed un
abbraccio ad entrambi!
Martina
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