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03 ottobre 2013

DOPPIETTA…l’intervista doppia di Calciobellunese by Martina

ILENIA BRISTOT (Keralpen Belluno) 
vs  
MARIKA MORET (Dynamo Vellai)

Cari lettori di Calciobellunese, posso immaginare i mugugni e sorrisetti vari alla sola lettura dei protagonisti, o meglio, delle protagoniste di Doppietta di questa settimana!
Eppure abituatevi a questa buona abitudine di spaziare con i nostri ospiti del giovedì in tutte le categorie di calcio e quest’oggi, è con piacere, che pubblico due protagoniste del calcio femminile bellunese. Due eroine storiche dei rettangoli di gioco, peraltro: Ilenia Bristot e Marika Moret. Chi già conosce l’ambiente del calcio in rosa, non può che aspettarsi un’intervista particolare ed esuberante da due ospiti come loro; a chi invece non avesse già avuto occasione di farlo, offriamo l’opportunità di scoprirlo attraverso le righe che seguono!

Ciao Ilenia e ciao Marika!
Innanzi tutto un benvenuto e grazie per aver accettato l’invito a prestarvi  alla nostra Intervista Doppia…ma soprattutto per darmi un po’ di man forte in questo portale prettamente maschilista! Si sa che purtroppo il calcio in gonnella è un po’ sottovalutato, pertanto chiedo il vostro aiuto per far conoscere meglio il lato rosa della palla di cuoio!!! Facciamo prima una dovuta introduzione per i lettori di Calciobellunese. Siete entrambe giocatrici di due delle tre squadre femminili bellunesi che partecipano al campionato regionale di serie C: Ilenia è una calciatrice del Keraplen Belluno, mentre Marika fa parte della rosa della Dynamo Vellai (nda: la terza squadra bellunese è il Domegge).  La parola a voi, ragazze, per presentarvi personalmente!
ILENIA: Ciao a tutti (e tutte), sono Ilenia , ho 28 anni e quest’anno sono tornata a giocare con il Keralpen. Ho iniziato a giocare con le giovanili del Sedico quando ancora non avevo compiuto 6 anni: primi calci, pulcini e molte presenze con gli esordienti. Ho completato la categoria esordienti al Fioribarp, dopo che il settore giovanile del Sedico era scomparso a seguito della fusione con la Feltrese. Quando non è stato più possibile giocare con i maschietti, ho iniziato la mia avventura nel calcio femminile.
MARIKA: Ciao a tutti, sono Marika Moret, per gli amici Moro, ho 35 anni, abito a Lentiai e  lavoro in Costan.

Parliamo ancora un pochino di voi: non è certo perché io voglia trattarvi da “mosche bianche” ma proprio per far capire a chi ci legge che quello fuori luogo è un uomo con  i tacchi e non certo una donna con i tacchetti! Entrambe infatti calcate i campi di calcio da un bel po’ di tempo: vi chiedo però di fare un rewind e tornare ai vostri primi calci. Com’è nata la passione per uno sport prettamente maschile e quali sono state le prime difficoltà che avete dovuto combattere?
ILENIA: Beh ricordo quel giorno come fosse ieri: mio fratello stata giocando a pallone sul prato di casa e io ho provato in tutti i modi a portarglielo via. Mio padre mi pose la domanda “vuoi provare a giocare a calcio?”: io ero indecisa, avevo appena 5 anni e l’idea di giocare con i maschietti mi spaventava. Ma c’era mio fratello, così ho deciso di iniziare a giocare.
MARIKA: La mamma voleva a tutti i costi farmi praticare uno sport femminile, così mi iscrisse a danza classica, dove però i risultati non ci sono mai stati. Finite le lezioni di danza, toglievo vestitino e scarpette e andavo con mio fratello e amici a giocare a pallone…quella sì che era passione! A quei tempi difficoltà non ne ho mai riscontrate perché ho avuto al mio fianco compagne di squadra, con qualche anno in più di esperienza, che mi hanno sempre aiutato e non mi hanno mai fatto mancare niente.

Parliamo invece della vostra “carriera”, domanda che faccio spesso anche ai colleghi maschietti: chi sono i vostri modelli calcistici e quali sono state le persone che vi hanno formato maggiormente in qualità di calciatrici? Intendo allenatori, compagne, amici/amiche o quant’altro!
ILENIA: Il miglior giocatore in assoluto per me rimane Zidane, straordinario. E poi ovviamente Sheva, misto di tecnica e forza fisica, da brividi. Per quel che riguarda la mia formazione ho avuto due grandi allenatori a Sedico, Imerio Salvador e Loris Casarin: loro mi hanno fornito le basi e di questo devo ringraziarli. Il resto l’ho appreso soprattutto negli anni a Vittorio Veneto.
MARIKA: Quando ero piccola, mia mamma mi comprava sempre il giornalino “Milan squadra mia” perché il mio idolo era Van Basten e da qui appunto la mia ossessione del numero 9. Ho iniziato a giocare nell’86 nella squadra del Lentiai. Cito due nomi che per me sono e resteranno sempre importanti: Dal Molin Maurizio e Dall’Anese Claudio. Il primo è stato il mio mister alla Plavis; i suoi grandi pregi: l’umiltà e la capacità di tenere un gruppo di donne, sempre ben saldo e unito. Il secondo, ha provato in tutte i modi a insegnarmi a non andare in fuorigioco ma…nient da far…dalla panchina si alzava il coro: “MORO TE SE IN FUORIGIOCO!”

Ora però facciamo le professionali e parliamo della vostre rispettive squadre: per chi non lo sapesse, precisiamo che il Keralpen Belluno è allenato da Toni Scot, storico mister bellunese sia di compagini maschili che del femminile, mentre la Dynamo Vellai ha in panchina una donna, altrettanto storica pedina del calcio femminile di categoria ed ora neo-diplomata allenatrice, Daniela Turra. Raccontateci le caratteristiche delle vostre rispettive squadre, l’impronta che i coach danno al gioco, nonché i punti di forza e quelli su cui dovete ancora lavorare!
ILENIA: Domanda difficile questa. Siamo sicuramente una squadra competitiva, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Soprattutto a livello tattico: pochi purtroppo insegnano realmente bene a giocare a calcio e a stare bene in campo. Abbiamo ragazze giovani, che avranno sicuramente tempo e modo di crescere e fare esperienza. Tecnicamente siamo una squadra valida.
MARIKA: Il nostro punto di forza è la grinta e il non arrendersi mai davanti alle difficoltà. L’impronta della nostra allenatrice è quella di una calciatrice che fino a poco tempo fa ha giocato in serie A. Vuole insegnarci e giocare a calcio divertendoci e come dice sempre lei: “a corer i è boni tutti ma dugar a calcio le n’altra roba”.

Il vostro campionato è un po’ anomalo rispetto ai gironi maschili: le squadre sono soltanto sette, tre bellunesi contro le altre trevigiane. Considerato che la nostra provincia è la Cenerentola del Veneto per un sacco di aspetti, almeno dal punto di vista del calcio femminile pare essere ancora una buona fucina di talenti. Diteci quindi chi sono, a vostro parere, le giocatrici bellunesi attualmente in cattedra e quali le possibili promesse da tenere d’occhio in futuro!
ILENIA: Io solitamente sono piuttosto critica, ma qualche ragazza valida sicuramente c’è : Giada Bertelle, Sandra Sommariva e Hilary Bassani per il Belluno, anche se hanno ancora molta strada da fare. Del Vellai ho sempre ammirato Anna Antoniol. Per quel che riguarda le giovani, io terrei d’occhio Alice De Toffol e Veronica Chierchia
MARIKA: Perché resista il calcio femminile bellunese bisogna puntare e lavorare tanto sulle giovani, dove devono avere al loro fianco persone valide e competenti.

Voi due siete ormai da anni protagoniste del panorama calcistico femminile pertanto vi conoscete piuttosto bene. Quindi via con la domanda immancabile di tutte le Doppiette che si rispettino: pregi e difetti dell’altra, con e senza pallone?
ILENIA: La prima volta che ho visto Marika giocava nella Plavis, si parla di secoli fa (eh già, eravamo ancora giovani!). La sua caratteristica principale è sicuramente la grinta e la tanta volontà che mette in campo, negli anni è molto migliorata anche dal punto di vista tecnico. In più ora ha dalla sua una buona dose di esperienza. Se non la conosci bene a volte può un po’ “irritare” il suo troppo agonismo, ma a fine partita sparisce tutto: sicuramente è una con la quale non ci si annoia, molto solare, inoltre sempre pronta ad ascoltare ed aiutare. Per quel che riguarda la vita extra calcistica, non mi permetto di giudicare.
MARIKA: Calcisticamente Ilenia è una delle calciatrici più complete e ho avuto la fortuna di giocarci assieme. Personalmente:……Ile, n’done a berse n’ombra?!

E per concludere, togliamoci un paio di sassolini dagli scarpini! Dato che i maschietti sono i soliti a ironizzare sull’inferiorità del gentil sesso, mi permetto di precisare che ce n’è più d’uno in provincia ad aver preso gol nei tornei estivi da queste donzellette! E se ciò non bastasse, lascio loro lo spazio per spiegarvi anche a parole, oltre che a pallonate, le differenze del calcio femminile che, non per questo, dev’essere considerato inferiore o secondo a quello “dei omi”!
ILENIA:  Non c’è molto da dire, sicuramente la differenza la fanno forze fisica e velocità. Dal punto di vista tecnico ho visto ragazze molto più dotate dei colleghi maschi e squadre che esprimono un collettivo e una manovra più fluida e migliore, ma la differenza la fa appunto la velocità: su un campo a 11 non può esserci storia essenzialmente per questo motivo.
MARIKA: W LE DONNE…OLTRE ALLE GAMBE C’E’ DI PIU’!!!

Siamo in chiusura e ritorno a ringraziarvi per la vostra disponibilità: vi lascio l’ultima battuta per i saluti e per aggiungere ciò che volete!
ILENIA: Grazie a voi per aver dato voce e spazio anche alla realtà del calcio femminile, troppo spesso messa in disparte. Ho visto che da quest’anno la curate con uno spazio settimanale e questo non può che farci piacere. Speriamo di fare un buon campionato, le basi ci sono. Come ultima cosa ringrazio tutti coloro che han sempre creduto in me e ancora oggi mi sostengono. Facciamo crescere il calcio femminile, che ha poco o nulla da invidiare a quello degli uomini. Buon calcio a tutti!
MARIKA: Grazie a voi per l’intervista e….Ile se vedon in campo el vinti de ottobre e cori poc! Ciaooooooooo

Grazie a voi, ragazze, per essere state le prime a prestarvi a Doppietta di questa stagione: mi auguro che le vostre compagne si tengano pronte e disponibili per il futuro come lo siete state voi!  E sono sicura che mi permetterete un ringraziamento ed un saluto pubblico anche a Simone Bristot, che è stato il vostro “addetto stampa” per quest’intervista!
Un in bocca al lupo a voi, dentro e fuori dal campo!!!

Martina

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