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18 novembre 2012

Sedico-Alpago 1-1 | Cronaca e interviste

di Nicola Pasuch

SEDICO-ALPAGO 1-1
GOL: 43’ Fullin; st 21’ Dal Paos (aut.)

SEDICO (all. Esposito): Da Pont, Marchetti, Casanova, Mezzomo (st 7’ Pisacane), Toigo, Gorza, Tormen, Giazzon, Soldano, Trizio (st 40’ Costa), Bellot (st 19’ Mezzacasa).ALPAGO (all. Poletto): Nicola Fagherazzi, Dazzi, Alberto Dal Paos, De Nadai, Sperti, Pianca, Fullin, D'Incà (st 40’ Vedana), Mattia Dal Paos (st 11’ Gallonetto), Soldano, Barattin  (st 32’ Davide Fagherazzi).
ARBITRO: Shvay di Treviso
AMMONITI: Alberto Dal Paos, D’Incà, Tormen, Sperti, Gorza, Mezzacasa
ANGOLI: 3-6
RECUPERO: st 3’
NOTE: terreno fangoso, discreta presenza di pubblico sugli spalti

C’è chi si sblocca e chi si blocca. Il Sedico raccoglie i primi punti dall’avvio di stagione e si rilancia, se non altro sul piano del morale. L’Alpago che vinceva da quattro giornate consecutive si deve accontentare del pari. Che d’altra parte rispecchia l’andamento della gara. In casa Sedico mancavano gli squalificati Walter Stefanon e Michele Polloni mentre tra gli ospiti non era arruolabile l’infortunato Cignola.
La cronaca e il racconto dei due gol che hanno deciso l’incontro. Al 2’ Dal Paos raccoglie un rinvio corto di Casanova, si inserisce dalla sinistra e costringe Da Pont alla parata sul primo palo. All’11’ Trizio scambia con Soldano che conclude sul portiere in uscita: la palla che resta in area di rigore viene spazzata da Sperti. Al quarto d’ora De Nadai cerca la sponda per un compagno che non c’è e nel cuore dell’area piccola Da Pont può abbrancare la sfera. Al 23’ Fagherazzi regala un corner intervenendo senza che ce ne fosse la necessità su un tiro fuori bersaglio di Bellot. Alla mezzora D’Incà sfiora il palo su punizione e poco più tardi il gialloverde Soldano schiaccia di testa agevolando la parata di Da Pont. Al 38’ il portiere sedicense svirgola un rilancio: brivido e palla in angolo. Al 43’ Pianca mette al centro dalle retrovie per Mattia Dal Paos che prolunga di testa all’indirizzo di Fullin: quest’ultimo batte con un’acrobatica rovesciata il portiere avversario.

Si va alla ripresa e Dal Paos chiama alla parata sopra la traversa il numero uno avversario. Al 14’ Sperti mette a lato del palo più lontano da pochissimi passi: raddoppio sciupato. E sul fronte opposto i sedicensi agguantano il pareggio quando, al 21’, Alberto Dal Paos devia nella propria porta un pallone calciato da Trizio e toccato di testa da Tormen. Al 25’ Saverio Trizio calcia col destro un’insidiosa punizione sulla quale Fagherazzi si esalta. Al 28’, sugli sviluppi di una punizione da fuori area in favore degli ospiti, Da Pont buca la sfera e Soldano da un metro calcia sul palo (poi è il fratello sedicense Alessandro Soldano a rinviare in area piccola). Quasi al 90’ Fullin rischia di realizzare la doppietta con una conclusione che per poco non sorprende Da Pont.

 

INTERVISTE

Guglielmo “Ciccio” Esposito, allenatore del Sedico: “Nella prima mezzora abbiamo fatto vedere di non essere inferiori e di saper produrre un calcio propositivo. Volevamo a tutti i costi mettere in difficoltà un’avversaria che ha bravi giocatori. E’ un punto che aiuta per il morale. Siamo penalizzati da un campo così fangoso perché siamo una squadra tecnica”.

Michele Polloni, difensore della squadra sedicense: “Siamo riusciti a sbloccare la classifica e abbiamo fatto vedere molte cose positive. Era importante non perdere e per lunghi tratti abbiamo fatto meglio di loro come livello di gioco. Manca un po’ di cattiveria davanti ma credo che se continuiamo su questa strada potremo raggiungere i nostri obiettivi”.

Fabio De March, ds dell’Alpago: “Sapevamo che questo era un campo difficile, tuttavia speravamo in qualcosa di meglio. E’ vero che continuiamo la serie di risultati utili, ma quando non si riescono a segnare certi gol... Abbiamo commesso troppi errori sottoporta. Se avessimo segnato il 2-0 la partita sicuramente sarebbe finita lì”.

Cristian Poletto, allenatore alpagoto: “Il campo era pieno di buchi e perciò di gioco non se ne è visto: una squadra abituata a giocare su un terreno diverso è senz’altro penalizzata. Potevamo chiudere la partita in mischia ma è mancata la cattiveria. Non abbiamo mai rischiato, se non su una punizione. Per noi sono due punti persi”.

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