Domenica è già successo molto nella ventiduesima giornata. Il Limana si
rialza facilmente dopo il tonfo di Castion e seppellisce il fanalino Amici di Fortogna sotto una pioggia di
quattro reti. Tocca a Gianluca Tormen, Ugo De Toffoli, Matteo Pongan e
Christian Da Rold la parte dei protagonisti che iniettano una dose di calmante
sufficiente nelle vene delle inseguitrici che sette giorni prima avevano
ritrovato vigore. Come successe un mese fa dopo il pari con il Cadore la
capolista si riprende alla grande da una brutta prestazione, anche se
ampiamente facilitata dal calendario. Per il Fortogna la Terza Categoria si
avvicina sempre più. Con soli 5 punti, frutto di 5 pareggi, e con il Ponte a
quota 12 il penultimo posto diventa sempre più un miraggio. Chissà se il team
di De Marchi riuscirà a sfruttare il recupero interno contro il Tarzo Revine
Lago di mercoledì. Si gioca alle 15. E poi l’ultima chance domenica, sempre in
casa, contro il Ponte nelle Alpi.
Alla conquista dei tre punti per la squadra di Dino Da Rold si
aggiunge anche lo stop dell’ex damigella d’onore Cappella Maggiore che non trova la via del gol in quel di Farra
d’Alpago vedendosi così costretta allo zero a zero da una buona Fulgor Farra. La squadra di Domenico
del Puppo era forse anche un po’ stanca dopo l’impegno, tra l’altro nefasto, in
Coppa Veneto di mercoledì scorso. Il Cappella nell’occasione perse in casa per
uno a zero l’andata della semifinale con La Salute di Livenza. Ora prendere il
Limana non può essere considerato l’obiettivo, il vero obbiettivo ora deve
essere quello di rimettersi in moto immediatamente. Il compito è durissimo però
perché mercoledì alle 20.30 c’è la pericolosissima trasferta di Longarone per
far visita ad un Auronzo in grado di martirizzare il Cortina. Per gli alpagoti
un punto importante per il morale e per aumentare la consapevolezza nei propri
mezzi, ma per la classifica non serve gran che. Il distacco dal Vitt quinto è
di nove punti anche se sfruttando nel migliore dei modi i recuperi questo gap
potrebbe essere ridotto dato che la compagine di De Bona ha si le stesse gare
del Vitt, ma una in meno rispetto a Cappella e Sarmede, addirittura due in meno
del Cordignano. Intraprendere il sentiero dell’impresa però comporta un passo
complicatissimo: nel recupero di mercoledì alle 20.30 è previsto il recupero a
domicilio della capolista Limana.
Ne approfitta nuovamente il mai domo Cordignano che espugna agevolmente l’Orzes inchiodando il Ponte nelle Alpi al penultimo posto e
soprattutto riprendendosi la piazza d’onore seppur con il supporto di una
partita giocata in più rispetto alle altre (due in più del Vitt). Infatti la
truppa di Carlo Fioretti mercoledì non scenderà in campo e dunque potrebbe
vedere allungarsi il divario dalla capolista dagli attuali otto punti fino ad
un massimo di undici. Tre a zero il risultato finale, anche se le tre reti
(doppio Cais e Gaiot) arrivano tutte nella ripresa dopo che un generoso Ponte
aveva dato tutto nella prima frazione. I granata non riescono a dare continuità
alla grandissima vittoria sull’Alpina di sette giorni prima che aveva
restituito entusiasmo all’ambiente e ravvivato un pochino la fiammella della
speranza. Ora il distacco dal sestultimo posto e dalla salvezza diretta è di
otto punti con il Cadore, il riferimento, avente anche una gara in meno.
Al terzo posto si colloca il Sarmede
che batte di misura il Castion
ottenendo l’intera posta in una gara fondamentale che riduce in modo
preoccupante le speranze play-off dei verdi di Sommacal. 2-1 il risultato
finale per una partita molto vivace in cui il Castion prova in tutti i modi a
sfondare il muro trevigiano ma è costretta ad andare sotto di due reti per le
segnature di Pepe e Venturato. A nulla è valso il gol nel finale di Piol. I
trevigiani di Da Frè ottengono un risultato dal peso specifico dell’oro per
cominciare a far fluire i titoli di coda anche sulla lotta per i play-off. Il
Castion era ed è l’avversaria già pericolosa per le quattro trevigiane che
attualmente occupano i quattro posti validi per la post-season e ora si ritrova
a cinque punti dal Vitt con una gara in più e a otto dal Cappella Maggiore che
ha le stesse partite dei verdi del Nevegal. I giochi non sono chiusi, ma è un
brutto colpo per un Castion che però non dovrà recuperare perché quella contro
il Cordignano fu l’unica partita disputata del quattordicesimo turno il 20
gennaio. La marcia della squadra di Sommacal riprenderà domenica con la visita
al Savaris del Vittsangiacomo per quello che forse è il match più importante
nella stagione.
Un Vittsangiacomo che
proverà a sfruttare in maniera completa il passo falso del Castion già da mercoledì
quando alle ore 15 nel recupero affronterà la trasferta a Ponte nelle Alpi. Non
un ostacolo trascendentale in condizioni normali per la truppa di Charly
Pierobon che invece sarà costretto a tornare all’Orzes con una squadra piena di
juniores visto l’orario che ovviamente fatica ad adattarsi con gli impegni
lavorativi dei tesserati trevigiani. Comunque un passo importante il Vitt lo ha
fatto domenica battendo per 2-1 il Tarzo
Revine Lago in un derby difficile giocato dopo un paio di partite non brillantissime
(il pari interno con il Cordignano e soprattutto la sconfitta a Cappella
Maggiore). Due derby che hanno sicuramente destabilizzato un ambiente che
comunque ha reagito bene. Non era facile affrontare un altro derby contro una
squadra che non aveva nulla da perdere come il Tarzo. I padroni di casa
rimontano dopo il vantaggio iniziale di Andreolla grazie alle reti di Nardin e
Fontanive su rigore. Per il Tarzo in ottica salvezza il grosso del lavoro è già
stato fatto dato che stiamo parlando di una squadra con 25 punti con ancora 33
punti in palio, però dopo il rocambolesco 3-2 al passivo subito per mano del
Castion il 10 febbraio la truppa di Titton si è bloccata. Per evitare di cadere
in una spirale negativa i trevigiani devono muoversi subito. A soccorso dei
lacustri viene il recupero di Fortogna.
La vittoria dell’Alpina in
rimonta sul Comelico invece è
ossigeno puro per i gialloblu dopo il pesantissimo stop nel derby con il Ponte.
Un risultato così richiede tempo per essere digerito e domenica a La Rossa si è
visto. A complicare le cose l’eurogol del capitano dei verdi Willy De Candido
che dopo 4’ pennella una meravigliosa punizione alle spalle di Calvi. L’Alpina
in campo si fa sentire ma non riesce a concretizzare. Nella ripresa le cose
cambiano, complici anche l’espulsione di Mattia De Candido e l’infortunio di
Alex Marchesin dopo che mister Candido aveva già sfruttato tutte le
sostituzioni a disposizione. Hajdaraj aveva già pareggiato i conti dopo un
minuto della ripresa, ma il gol vittoria la squadra di Galli lo trova solo con
il Comelico rimasto in nove e ad andare a segno è ancora il fortissimo
attaccante dei padroni di casa. Con questi tre punti l’Alpina sale a 29
mettendo in cassaforte la salvezza, ora solo un cataclisma in casa gialloblu potrebbe
mettere in discussione la permanenza in categoria. Guardare in su per ora è
un'utopia ma il recupero delle 15 con il solidissimo Sarmede potrebbe fungere
da scintilla. Staremo a vedere: mercoledì a La Rossa sarà grande spettacolo. Il
Comelico rimane al quartultimo posto con la salvezza che si allontana. Il Cadore, vittorioso al “Cicci Vigne” di
Gron di Sospirolo, sale a più cinque sui verdi che però hanno una gara in meno
rispetto ai cugini. I biancorossi saranno i prossimi avversari del Comelico
mercoledì alle 20 a Lacuna per un derby che vale una stagione intera. Sfida
caldissima: raramente il derby tra Comelico e Cadore è stato così intriso di
significati. Qui ci si gioca la permanenza in categoria e la tensione è alle
stelle. Un periodo di fuoco per la truppa di Candido che domenica ospiterà
anche il Cortina. Il Cadore ha passato il primo ostacolo verso la salvezza
conquistando in trasferta lo scontro diretto con la Sospirolese. Decide la doppietta nei primi minuti di Simone
Cruzzola che sintetizza la superiorità tecnica dei biancorossi di Iannaccone
nei confronti della avversarie in questa lotta per la sopravvivenza. La strada
torna ad inerpicarsi per il team di Michele Schiocchet che ha gli stessi punti
del Comelico però con una gara in più. I biancocelesti il recupero della
quattordicesima giornata lo giocheranno martedì prossimo per un altro match
clou per la parte bassa della graduatoria contro il Cortina. Si giocherà alle
20.30 a Lacuna, nel sintetico che è casa del Comelico tanto per rendere ancora
più morbosi questi intrecci di fine inverno. Senza contare che sette giorni fa
non si giocò un potenzialmente decisivo Sospirolese-Comelico. Insomma la lotta
per la salvezza vivrà nelle prossime settimane il momento decisivo.
In questa lotta abbiamo detto rientra il Cortina che subisce la più inspiegabile delle sconfitte in casa
contro l’Auronzo. I galletti,
provenienti da quattro sconfitte consecutive, ne fanno sette senza colpo ferire
e schiantano un Cortina che di fatto non scende nemmeno in campo. Una
prestazione inguardabile degli ampezzani che davvero non mettono in campo
nulla, con un atteggiamento quasi menefreghista. Situazione grave che rischia
davvero di condurre i biancazzurri ad un’altra retrocessione. Perché un Cortina
così in un derby non si era mai visto. Incredibile l’uno a sette finale. Igor
De Mattia ne fa due, Elvir Pitarevic addirittura quattro, con Buzzo a
completare il tutto. Inutile, per usare un eufemismo, il gol nel finale dell’ex
Alex De Villa. Torna al sorriso l’Auronzo che pensa di mettere in cascina i
pochi punti che gli mancano per ufficializzare la salvezza. Un test vero è in
programma mercoledì quando a Longarone ci sarà il Cappella Maggiore.
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