Danilo De Giuliani ti
avrebbe dedicato un articolo migliore di questo, una prima pagina in copertina, uno spazio tutto tuo.
Io lo faccio a modo mio, con quella vena polemica che tanto me gusta.
Si è vero, a Roma c’è Francesco Totti a dettare i record, a
Firenze c’era e rimarrà tale Gabriel Omar, non parliamo poi di capitan Alex Del
Piero a Torino. A questi illustri personaggi si aggiunge lui, il “negher” de “noialtri”,
bomber Daouda da Mel che è riuscito nell’impresa di siglare il centesimo gol in
maglia rossoblu. Record allo stato puro per il talento senegalese, che a
promesse fatte è riuscito a mantenerle. “Cent gol mi a Mel e ti taci!”
sentenziò il cecchino ad un fastidioso portiere da Frontin nella scorsa
stagione calcistica.
Solo applausi oggi per Daouda che raggiunge l’ambito
traguardo a Conegliano, non a caso contro la capolista e non a caso con una
tripletta. Ma la domanda sorge spontanea. “Se te ha fat tripletta, in 90 minuti
quanti gol atu sbaglià e, soprattutto, che cioca ali fat sabo sera quei del
Coneian?”
A parte l’ovvietà delle risposte a questi quesiti, mi
complimento con Daouda e con tutto il gruppo rossoblu per la netta ripresa in
campionato con l’augurio di raggiungere la salvezza al più presto (non serve
che Vi tocchiate, non è una gufata come pensano in molti…)
Ma torniamo a Daouda. Il senegalese calca i primi campi
bellunesi nel 2003 a
Castion, dove un indimenticabile Terzo Lorenzi svezza il ragazzo di colore che
in poche partite regala fior fior di reti in via Nongole. Siamo in Terza
Categoria e niente lascia presagire che il “negher de noialtri” possa essere l’uomo
dei record a tinte rossoblu. Il decano Floris Vedana sta alla finestra e
raccoglie il castionese che, nel frattempo, trova occupazione extra calcistica
all’Ideal Standard di Trichiana.
Li avviene il primo incontro ufficiale col ragazzo di “Frontin
vecchia” e l’inizio delle scommesse che il buon Daouda sovente perde. Ad Agosto
2004 promette 25 gol in Prima Categoria, tra le risate della classe operaia del
Reparto 90. A
Maggio, ovviamente, la scommessa fu persa, ma di cene di pesce neanche l’ombra
e si, che al portiere di Frontin, l’ombra sarebbe pure bastata, ma ho ancora la
gola arsa da quella volta.
8 stagioni in maglia rossoblu per un totale di 100 centri!
Media 12,5 gol a stagione. Non è servito Gigi De Prà, il “Cobra” Mario Corbanese,
a nulla è servito Patrick Da Pos, inutili i brasiliani e i talenti alpagoti e
limitrofi passati per Mel. I record sono roba per pochi intimi.
Tra queste 8 stagioni trascorse a Mel, c’è una parentesi
alpagota per Daouda, dove più che centrare la porta del Comunità Montana di
Puos d’Alpago, centra soventemente qualcos’altro, in località Tambre. Proprio
Tambre, strani incroci passati e futuri tra Lui e il portiere da Frontin. “Sta
tento ai Cimbri porc can” te me ha sempre dit e, infatti, l’esperienza del
senegalese è confermata al 100%.
Le strade calcistiche dei due, però, si incrociano in una
pomeriggio dell’Agosto 2011, quando al campo arriva con la borsa rossoblu il
portiere ex Cisonese. “Quei forti resta a dugar con le squadre forti" mi vien
detto da qualcuno e, infatti, ora sono a Fortogna, appagato da quel 13 Maggio
scorso, ma questa è un’altra storia. Tra il trichianese e il senegalese è
subito amore-odio! Quante insolenze in campo, quante "zigade" e quanti porchi, ma la fortuna è la distanza che
li separa l’uno dall’altro. 80
metri di botta e risposta ad ogni santa partita. In
allenamento, poi, il portiere senza lenti e con “poca voia” si esalta solo
davanti alla “freddezza” africana, ma sui colpi di testa, nulla può alla forza e alla precisione "della mitraglia
di Allah", al cecchino di Dakar, alla pistola del deserto!”
Una sera vola pure uno spazzettone del cesso all’indirizzo
del senegalese nello spogliatoio di Pagogna, quando si sa che in Senegal è
vergogna solo far i “scoredoi”.
Caro Daouda, detta fra Noi, tanto caro gli fu quell’Agosto 2011 in casa Mel. Dopo anni
di purgatorio si torna, ops siete tornati in Prima Categoria, perché come ti ho
sempre insegnato io, “par vinzer la
Seconda ghe ol un che para e un che segna”, il resto è solo tanta
noia.
Stavolta la scommessa l’hai vinta te, i miei, nostri COMPLIMENTI ad
un bomber vero.
Bravo SIGNOR CENT GOL, te sa che staolta vanze da bere come
che dighe mi!
Mattia e Federica
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