Marcatori: 49’ Mosca, 59’Corbanese
A.C Belluno 1905: 1. D’Antimo, 2. Paganin, 3. Mosca, 4. Moretti (14. De Filippo 75’), 5. Acka, 6. Cresta, 7. Padovan, 8. Masoch, 9. Corbanese, 10. Radrezza, 11. Duravia
A disposizione: 12. Rossetto, 13. Brancher, 15. Roccon, 16. Brichese, 17. Ciotti, 18. Zandanel
Allenatore: Roberto Raschi
Sambonifacese: 1. Bagherini, 2. Tognazzi (18. Lenzoni 45’st), 3. Pisani (14. Ghidelli 81’), 4. Dal Dosso, 5. Ghidini, 6. Dionisi, 7. Marianeschi, 8. Creati, 9. Nohman, 10. Dell’Anna, 11. Brancato A disposizione: 12. Donetti, 13. Ebhote, 15. Zigiotto, 16. De Nardin, 17. Rodighiero
Allenatore: Gianni Migliorini
Arbitro: Aristide Capraro
1°Assistente: Gianluca Evoli
2°Assistente: Giuseppe Macaddino
Ammoniti: Masoch, Cresta, Lenzoni
Espulsi: Brancato
Recupero: 1’, 5’
VOCI DAGLI SPOGLIATOI
Raschi: “Definirei questa partita come la gara“manifesto” dell’intera stagione. Abbiamo dimostrato un grandissimo spirito di squadra, superando con lavoro e volontà periodi difficili. Il bellissimo clima in spogliatoio ha permesso poi di far crescere nel modo migliore i nostri giovani, grazie all’aiuto dei giocatori più esperti. Volevamo fortemente una vittoria così davanti al nostro pubblico e sono contento che ci siamo riusciti proprio contro la prima in classifica. Oggi abbiamo disputato una grande partita e la vittoria è più che meritata,”spiega il mister gialloblu.
Radrezza: “Abbiamo meritato sicuramente questa vittoria e questi tre punti sono fondamentali per la nostra classifica. Abbiamo giocato una partita di sacrificio, non concedendo praticamente niente ai nostri avversari. Vincere poi con la fascia di capitano al braccio è sicuramente una grande soddisfazione per me,”dice l’attaccante gialloblu.
Mosca: “Oggi il Belluno ha giocato una grande partita, forse una delle migliori dell’intera stagione. Abbiamo vinto giocando una gara ordinata e sfruttando al massimo le occasioni create. La salvezza però non è ancora raggiunta e martedì ricominceremo a prepararci al meglio per la sfida contro l’Union Quinto,” spiega il terzino agordino.
(Dall'Ufficio Stampa del Belluno)
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