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26 marzo 2013

ALBE E TRAMONTI...

(di Mattia Capraro
Meno 6. Siamo a fine Marzo, nevica ancora, ma i campionati regionali volgono al termine. Meno 6 all'alba per qualcuno, meno 6 al tramonto per qualcun’altro. Non resta che fare l'azzardo consueto, la possibile sorpresa pasquale per tutte le bellunesi impegnate dalla Promozione in giù. Troppo distanti per lo scrivente le compagini d'Eccellenza al fine di darne un giudizio e una prospettiva futura, quindi mi attengo al calcio "de noialtri".
Partiamo da Libano dove un ritrovato San Giorgio lotta per una promozione in Eccellenza che sarebbe storica. Longo e compagni hanno avuto un calo nel mese di Marzo ma i 4 punti dalla capolista dimostrano che la truppa di Tormen ha fatto e sta facendo un gran torneo e che, di certo, le assenze di Herrera e Zanvettor per squalifica hanno pesato ai "draghi" biancorossi negli ultimi impegni. Nell'uovo ci potrebbe essere la storica promozione nell'Eccellenza calcistica, traguardo che sarebbe una serie A per la frazione alta di Sedico. Personalmente dubito nel colpaccio e credo a un nuovo tentativo di salita nella prossima stagione, Signori De Cian permettendo. Voto: 7,5 per i "draghi".
Scendiamo dalle zone alte e andiamo a Cavarzano. Altra frazione bellunese alle prese con il campionato di Promozione. La giovane squadra giallorossa stà lottando in piena zona play out e, sinceramente, non ci si poteva attendere molto di più dopo il “fuggi fuggi” estivo dalla piazza di Camp de Nogher. Levis e compagni giocheranno l'intero Maggio e credo che con la forza del gruppo, le qualità dei giovani e un pizzico di fortuna potranno mantenere la categoria che gli spetta, in barba ai pronostici e a chi ha investito fior fior di finanze per traguardi più nobili, anche in categorie inferiori. Salvezza e ripartenza dalla Promozione a mio avviso per la prossima stagione, anche se la Prima Categoria non sarebbe uno scandalo. Voto 6 sino ad oggi!
Prima Categoria. Che dire? Bhe c'è da dire che non dovrebbe far così clamore la vittoria della Zt con la capolista Conegliano. La squadra rossoblu alle prese con le dovute distanze dalla Follinese e dal Castagnole ha un organico tutt'altro che da play out. Solo una partenza sottotono, condita da parecchia sfortuna e qualche errore di troppo sta condizionando il cammino di Daouda e C. Proprio un ritrovato Daouda, giocatore da 27 centri in Seconda Categoria, sta facendo la differenza per la Sinistra Piave. La tripletta di domenica, unita ad altrettanti gol pesanti ha fatto risalire la china dei ragazzi di Signoretto. Saranno anche i maggiori stimoli dei nuovi arrivati Miniati e Ackon a fare la differenza, su questo non ci piove, ma la squadra di Trichiana e Mel non può occupare la quint'ultima posizione in graduatoria. Andata da voto 5, ritorno da voto 7. Media 6, anche se sarà dura uscire dal quint'ultimo posto; continuando così, però, Castagnole, Follinese e Suseganese saranno negli abissi e la salvezza arriverà direttamente senza passare per la roulette dei play out.
Sabato a Santa Giustina si sfidano Plavis e Alpago. Non me ne vorrà Bepi Pol, ma la Plavis di oggi non rispecchia minimamente i canoni e la forze di un gruppo solido, qualitativamente superiore a tutte le bellunesi in corsa e per nulla distante in termini di gioco da piazze quali la Promozione. Dopo un'andata soddisfacente, da "anti Conegliano", la Plavis crolla a picco; la difesa subisce parecchi centri e i risultati vacillano. I Play off, risultato minimo da raggiungere, sono li ad un passo, ma l'Alpago di capitan De Nadai scenderà a Santa Giustina per allungare la striscia positiva e portarsi a debita distanza dai ragazzi biancoazzurri. Sarà una bella gara. La Plavis ha forse l'ultima possibilità per tentare il grande e storico salto, anche se il cammino risulterebbe comunque lungo e richiederebbe la continuità sin ora mai trovata dai Borgato boys, mentre l'Alpago di Poletto da anni manca negli appuntamenti di peso e, ormai da parecchie stagioni, la Promozione è una chimera che pare irraggiungibile. Pronostico 1 per sabato anche per questo motivo. Plavis all’ultima spiaggia, Alpago incostante. Peserà anche l'assenza di Mattia Dal Paos tra i gialloverdi. Voto alla Plavis? 5,5. Giudizio? Troppo poco! Voto all'Alpago? 6,5. Giudizio? Potrebbe fare di più!
Il Sedico. Non mi permetto di sparare sentenze ne voti. Tutto parla a sfavore dei ragazzi della sinistra del Cordevole. Peccato per la piazza, peccato per un campionato gettato al vento e peccato perchè ad inizio stagione nulla faceva presagire un "disastro" calcistico come questo, molto simile a quello di un'altra squadra di categoria inferiore. Ripartenza dalla Seconda per ridare credibilità ad un "nome" e ad un comune tra i più importanti della Provincia.
Scendiamo in Seconda. Anzi, saliamo in Prima di nuovo. Il Limana fa fuori il Vitt dopo la sconfitta col Cordignano e mette in fresca lo spumante per Aprile. Non ha rivali la squadra di Dino da Rold. Un organico di lusso, sia in termini qualitativi che quantitativi, condito dalla giusta esperienza dei vari Serino, De Toffoli, Brino, Triches, De Nadai, Rocchi, Vedana, Latti e chi più ne ha più ne dica, che sono giocatori di indubbie categorie maggiori. Il Cordignano è squadra giovane, offre un bel calcio, ma mancano l'esperienza e i punti per competere contro un'armata che se messa in Prima Categoria potrebbe far male alle più quotate in lizza. Voto: 8 meno, manca solo la matematica per la lode.
Non c'è spazio nei play off di Seconda per nessuna bellunese. Castion, Alpina, Auronzo stanno facendo un onestissimo campionato, anche se dai gialloblu di Galli forse qualcosa in più era da richiedere. Scippato il Fortogna dei pochi tasselli validi, l'Alpina poteva dir la sua in zona play off o quanto meno tentare sino a Maggio la scalata. Chiuderà dietro le grandi, forse appaiata con Castion e Auronzo; i primi da voto 7, i secondi da voto 6,5. Diamo all'Alpina quel 6,5 se terminerà la corsa dietro al Vitt San Giacomo, ma è una sufficienza piena che poteva risultare ben altro. Scendiamo in riva al lago. La Fulgor Farra non riesce nell'archiviare la pratica salvezza domenica scorsa con il Cadore, anche se i 30 punti in saccoccia garantiscono a bomber Bortot e compagni di poter gestire la situazione appena dopo Pasqua, raccogliendo quei 5-6 punti necessari alla matematica. Stagione sempre altalenante quella dei biancorossi, senza patemi d'animo per un obiettivo ormai consolidato da anni, la salvezza nel girone R. Voto 6. Sotto Cadore e Cortina a contendersi il quint'ultimo posto. Altra stagione così così per i ragazzi di Iannaccone che faticano con un gruppo risicato e forse troppo giovane a distogliersi dal baratro play out. La vittoria di Codissago diventa un toccasana e rilancia una compagine che poco ha a che vedere con il glorioso Cadore di Collavino & C. La Seconda è la piazza che meritano i giovani di Calalzo, anche se il bacino richiederebbe qualcosa di meglio. Voto 6 risicato. A Cortina non si può fare di più. Gruppo consolidato da anni, il solito Lodeserto a siglare e alcune giovani certezze da confermare. Potersi allenare a Cortina non è cosa semplice, l'inverno è severamente pagato da biancocelesti che riescono bene ad inizio e fine stagione. Sarà una bella lotta, ma anche i punti di distanza dal penultimo posto garantiscono una certa tranquillità d'animo. Voto 6,5. Sia Cortina che Cadore saranno in Seconda categoria nella prossima stagione.
Sospirolese e Ponte Nelle Alpi? Per i primi l'ultimo periodo è stato un'altalena continua, per i secondi 7 punti nelle ultime 3 gare sono un toccasana. La cura Salvador inizia a far bene al giovane spogliatoio granata che non può, non deve e non può permettersi di retrocedere. Il blasone e il settore giovanile dell'Orzes non lo perdonerebbero. Andata da voto 4,5, ritorno da 6,5. La sufficienza si potrà raggiungere con la salvezza ai play out che sono ormai certi. Stesso voto ai ragazzi biancoverdi di Sospirolo. Gruppo misto tra esperienza ex Plavis e giovani provenienti dalla Terza Categoria. Con molta probabilità il giusto mix per la salvezza ai play out, anche se l’insidia post campionato e l’imprevedibilità di questa squadra non portano a scommesse facili.
Scendiamo all'inferno. Ecco il Comelico. Rassegnati al penultimo posto in graduatoria, sconfitti meritatamente in quel di Fortogna e surclassati a Lacuna col Ponte Alpi terzultimo, sembra proprio che i ragazzi dell'alto bellunese non vogliano proseguire l'avventura nel campionato regionale. Troppo impegno, troppa la distanza, troppo lungo l’inverno, con risorse economiche limitate al minimo e le perdite di Costan e Pellegrina che nella passata stagione racimolavano punti. Solo la goliardia calcistica della frazione longaronese garantisce i play out, ma presentarsi con questo animo è tutt'altro che incoraggiante. Per De Candido e compagni servirà un miracolo, ma non sarà niente di tragico se il Comelico scenderà in Terza nella stagione avvenire. Voto 5.
6 punti dalla penultima Comelico, 1 sola vittoria sino ad ora, 6 pareggi e per il resto tutte sconfitte meritate per la squadra degli Amici di Fortogna. Provare per credere. Gruppo più che buono, ma qualità, quantità e disciplina calcistica non sono il fiore all'occhiello in riva al Piave. La squadra onora al meglio la maglia cercando di lottare per una salvezza che, ad oggi è un miraggio che solo la matematica rende ancora visibile. A Cordignano 4 scoppole e nessun tiro verso De Martin, sabato a Fortogna arriva un Vitt versione passeggio sulle macerie biancorosse che tra infortuni, partenze e squalifiche contano 11 anime al campo. Le restanti 5 gare non sarebbero così impossibili, Comelico permettendo e volontà permettendo degli Amici ancora in corsa, tardiva ma pur sempre corsa. Nessun rimborso spese neppure a mister, ops, giocatore di peso Caio De Marchi e poche prospettive per quel che verrà. Sul futuro della squadra della frazione longaronese sono tanti i dubbi.  Certo è che giocatori come Aoussar, Mangiameli, Paolucci, Fratta, il militare Tozzi e Pavei non meritano la Terza Categoria, quindi le sopra citate sono tutte avvisate. Smantellamento? Fusione coi vicini pontalpini o con l'odiato Longarone che salirà in Seconda? Proseguo in terza Categoria con nuovi volti e l'ottica prettamente incentrata sul divertimento senza patemi e obiettivi? Al futuro l'ardua sentenza, ma finchè c'è vita c'è speranza e nel calcio di oggi nulla si può calcolare a priori, nemmeno l'alba di realtà consolidate o il tramonto di giocatori e società in difficoltà. Il calcio, come la vita, dà quasi sempre una seconda possibilità. Buon finale a tutti!

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