C’è poco da dire. Il Limana
guida con naturalezza vantando il forte divario di dieci punti sul secondo
posto. I gialli di Dino Da Rold dovrebbero perdere più di un punto a partita
rispetto alla damigella d’onore Cappella
Maggiore per vedersi privare della gloria e del passaggio automatico in
Prima Categoria.
La truppa della Sinistra Piave stende anche il Tarzo Revine Lago in trasferta. Ci è voluto però tanto sudore per
la capolista che si intasca uno 0-1 dopo novanta minuti di dura battaglia in
terra trevigiana. Ci è voluto spirito e rabbia per avere la meglio su una
squadra combattiva fino in fondo e in cerca di quei pochi punti che mancano per
mettersi definitivamente in salvo. Una bella scarica di adrenalina alla vigilia
dell’ultimo, ma anche il più difficile, rettilineo che conduce al trono del
girone R di Seconda Categoria. Da domenica comincia il periodo terribile per la
squadra di Da Rold che comincerà ospitando il Cordignano terzo in classifica.
Dunque trasferte a San Giacomo di Veglia e Cappella Maggiore prima del più
facile impegno interno con il Comelico che fungerà da vigilia per l’ultima
grande sfida di Sarmede il 14 aprile alla ventisettesima giornata. Possiamo
ancora divertirci allora.
Da sotto ci sperano ancora, soprattutto il Cappella Maggiore che da
seguito al successo esterno sull’Auronzo con un facile tre a zero ad una Sospirolese encomiabile ma troppo
inferiore alla compagine trevigiana. La squadra di Schiocchet si giocherà
stasera (martedì) le ultime speranze rimaste di evitare i play-out nel recupero
in Comelico contro il Cortina. Per ora i punti di distacco dalla salvezza sono
otto.
D’altronde le quattro trevigiane all’inseguimento non possono far
altro che guardare in alto, il vantaggio sul sesto posto è ormai davvero
rassicurante dopo il pareggio esterno del Vittsangiacomo
a Castion. I verdi di Sommacal
giocano una grande gara ma non basta per piegare i combattenti di Charlie
Pierobon che restano incollati al quinto posto ma mantengono il vantaggio di
otto punti sulla più diretta inseguitrice. Entrambe le protagoniste del match
del Savaris hanno una gara in meno rispetto a chi le precede.
Sopra al Vitt, con quattro punti di vantaggio, si colloca il Cordignano che da la paga ad un Alpina convinto ma non ancora all’altezza
di competere in trasferta con le potenze di questo campionato. Davvero una
super stagione per i rossoblu che ora proveranno a riaprire anche i discorsi
sul primo posto nella prossima trasferta sul campo della capolista.
Terzo, anche se a pari punti con il Fioretti’s team c’è il sempre più
cinico e sempre più vincente Sarmede
di Da Frè che va a guadagnarsi l’intera posta a Codissago contro il Cadore grazie ad un successo di misura.
Certezza play-off per i trevigiani, di nuovo sconfitta per il Cadore dopo le
due importantissime vittorie consecutive su Sospirolese e Comelico in
trasferta. Trascendentale il derby di domenica prossima contro il Cortina per
la truppa di Iannaccone.
A metà classifica non si fanno male Auronzo e Fulgor Farra
che si spartiscono la posta in un match senza troppi significati giocato sul
prato del Comunale di Longarone. Un punto che avvicina la salvezza matematica
che comunque è fuori dubbio per queste due squadre.
Piovono sentenze invece nelle due sfide salvezza. In primis il derby di
Lacuna che al 90’ va agli ospiti del Cortina
che ritornano in corsa per la salvezza diretta. Un’altra scoppola invece per il
Comelico dopo l’altro derby perso in
settimana, sempre in casa, con il Cadore. Momentaccio per i verdi, sarà dura
rialzarsi.
Finisce in pari invece il match kamikaze tra Amici di Fortogna e Ponte
nelle Alpi. Partita dall’asfissiante spessore agonistico che si chiude tra
le polemiche ma che, di fatto, condanna i primi alla retrocessione in Terza e i
secondi a giocarsi i play-out, sempre che lo svantaggio sulla quintultima non
cresca in maniera spropositata. Sopra i dieci punti non si giocherà il primo
turno play-out con la penultima già nel baratro del drammatico secondo turno.
Matchday twentythree ai raggi X
Tarzo Revine Lago (28) – Limana
(56) 0-1. Ci vuole la precisa zuccata di Christian Da Rold per regalare
alla capolista gli ennesimi tre punti del suo campionato. È la diciottesima
vittoria su ventidue partite per i gialli che ormai vedono da vicino la Prima
Categoria. Più dieci sul Cappella Maggiore era, e più dieci rimane con ancora
24 punti sul tavolo. Non manca tanto, ma manca il difficile per la truppa di
Dino Da Rold. E forse ci voleva una partita tesa come questa, terminata con il
risultato positivo, per attingere al serbatoio di tutte le energie nervose alla
vigilia del momento più difficile. Cordignano in casa, poi Vitt e Cappella
Fuori, dunque Comelico per staccare prima della trasferta di Sarmede. Tutte le
più dirette inseguitrici, una dietro l’altra, che ancora non ci stanno ad
arrendersi. Ora possono allearsi per provare a dare un senso alla lotta per il
primo posto. Tutti contro il Limana dunque. Per la Prima Categoria è richiesto
tutto l’ardore dei lottatori, e Da Rold dovrà forgiare con il fuoco i suoi di
lottatori per uscire da questo mese con il campionato in tasca. A Tarzo è stato
un duro allenamento che il Limana ha cominciato bene segnano il gol dopo 20’,
ma poi sono usciti i trevigiani che hanno messo in difficoltà la capolista con
tutti i mezzi a loro disposizione dando vita ad un finale movimentato e
nervoso. Un rigore molto discusso assegnato ai padroni di casa poi sbagliato da
Uliana (parata di De Nadai) che poteva dare il pari alla truppa di Titton e
soprattutto la doppia espulsione a Galli (Tarzo) e Paolo Vedana (Limana).
Quest’ultimo salterà il Cordignano. Il Tarzo si dimostra squadra ostica che
però ah bisogno di far punti per non far avvicinare troppo il quintultimo
posto. Fondamentale in questo senso la trasferta a Gron di Sospirolo di
domenica.
Cappella Maggiore (46) –
Sospirolese (15) 3-0. Buttignol, Ferri e De Luca danno un senso alla
rincorsa del Cappella Maggiore al primo posto. Ci sperano ancora alle pendici
meridionali del Cansiglio, ed è giusto che sia così. Il calendario da la
possibilità e il Cappella sta ritrovando smalto quando stiamo entrando nel
momento decisivo della stagione. Solida e con la giusta qualità per esaltare la
fase di possesso: così è stata costruita la squadra dal condottiero Del Puppo e
così i trevigiani si giocheranno fino in fondo le loro carte. Era già stato
molto indicativo il successo sull’Auronzo nel recupero di mercoledì scorso,
questa vittoria rotonda da anche il senso di continuità seppur la Sospirolese
appartenga ad una sfera di calcio diversa, inferiore ovviamente. Per la prova
del nove faranno testo i prossimi impegni: a La Rossa domenica sarà una
verifica significativa. Ma il Cappella sembra pronta. La Sospirolese invece sta
pian piano vedendo svanire le speranze di salvezza diretta. Meno otto dal Cadore
che è il riferimento. Decisiva, a dir poco, la trasferta in Comelico per
sfidare il Cortina in questo martedì dal profondo sapore europeo. Forse
l’ultima chance per la truppa di Schiocchet che comunque ha sempre il merito di
giocarsi tutte le partite con lo spirito giusto e con l’impegno massimo, anche
se, come a Cappella, il divario tecnico con l’avversaria è incolmabile. Poi
domenica a Gron arriverà il Tarzo.
1919 Cadore (23) – Calcio
Sarmede (45) 0-1. La brutalità, la cattiveria, ma allo stesso tempo
l’imprevedibilità che racchiude la bellezza del calcio. Il Cadore gioca una
grande partita contro uno dei top team del campionato, creando occasioni e a
tratti mettendo sotto l’avversaria, ma il Sarmede all’unico vero affondo
colpisce mortalmente come più volte ha fatto in questo campionato. Al di là
della compattezza del gruppo, questa capacità di soffrire e colpire in modo
imprevedibile è la vera forza di questa squadra che ha vinto di misura la
maggior parte delle tredici volte che ha prevalso in questo campionato. Un
campionato davvero stupendo per la truppa di Da Frè che continua imperterrita
la sua marcia verso i play-off che ormai, a meno di clamorosi ribaltoni,
appartengono ai trevigiani. Ma la rete a quasi dieci dal termine di
Sandrin mantiene vive addirittura le
speranze di primo posto, anche se non è un reale obbiettivo per il Sarmede.
Comunque è giusto ambire ai traguardi più prestigiosi finche si può. Ora avanti
con il grande derby-scontro diretto di domenica quando al Comunale di Sarmede
giungerà il Vitt. Stop immeritato per il Cadore che deve arrendersi dopo i sei
punti messi in saccoccia negli ultimi due scontri diretti che avevano comunque
indirizzato in maniera positiva la corsa verso la salvezza. Ora il quintultimo
posto è distante solo tre punti e ad occuparlo ci sono i sempre scomodi cugini
del Cortina, niente meno che i prossimi avversari dei biancorossi. Gli
ampezzani potrebbero addirittura arrivare allo scontro diretto a pari punti
(seppur con una gara in più) se riusciranno a vincere il recupero. Un’altra
sfida decisiva dunque per gli uomini di Iannaccone.
Calcio Cordignano (45) – Alpina
Calcio (30) 2-0. Non si ferma più il Cordignano. Non può nulla nemmeno
l’Alpina che deve arrendersi pur giocando un’ottima gara per determinazione e
coraggio. Decidono i gol del solito Cais su rigore e Franzago, autore del
raddoppio. Vince ancora il Cordignano dunque che si mantiene appaiato al
Sarmede al terzo posto, a meno uno dal Cappella secondo e soprattutto con la
grande chance di riaprire il campionato domenica prossima a Limana. Sarà
infatti proprio la truppa di Carlo Fioretti a tentare di sferrare il primo di
una serie di potenziali colpi alle sicurezze della capolista. Servirà la
partita perfetta, ma i giovani trevigiani non potevano arrivarci in condizioni
fisiche e mentali migliori. Il Cordignano gioca in grande sicurezza e non va
mai in affanno, nemmeno nel primo tempo contro l’Alpina quando i gialloblu ci
hanno provato seriamente. In più non ha nulla da perdere perché i play-off
ormai sono assicurati e il Limana l’avevano già battuti all’andata. L’unica,
assieme al Castion, nel riuscire nell’impresa. L’Alpina perde con onore, senza
grandi soddisfazioni ma comunque positiva la prima stagione dei gialloblu di
Galli dal ritorno al calcio regionale. Servono ancora tre vittorie per avere la
certezza della salvezza, ma probabilmente basterà anche meno. Nelle nove
partite rimaste l’Alpina proverà a levarsi alcune soddisfazioni e metterà le
basi per la prossima stagione che potrà vederla come protagonista. Un’opportunità
importante capiterà domenica quando a La Rossa arriverà il prestigioso ospite
Cappella Maggiore.
Castion (33) – Vittsangiacomo
(41) 1-1. Al Vittsangiacomo basta lo sforzo finale eseguito in superiorità
numerica per ottenere il risultato minimo che basta per chiudere in maniera
pressoché definitiva la lotta per i play-off. Sono tanti gli otto punti da
recuperare per la squadra di Sommacal sul quinto posto per pensare che ci possa
essere una bellunese nella prossima edizione dei play-off di Seconda R. Il Vitt
fa un piacere a sé stesso ma a tutte le corregionali che al momento lo
precedono. Resta comunque quinta la squadra di Charlie Pierobon che ha si una
gara in meno rispetto a tutte e quattro le squadre che le stanno davanti, ma
comunque distante quattro punti dalla coppia Sarmede-Cordignano e addirittura
meno 15 dal Limana. Dovrà dar tutto nei play-off per dare addito alle ambizioni
promozione. Il primo tempo è tutto di marca castionese con i padroni di casa
che vanno in vantaggio con il solito Nicola Bozzolla. Nella ripresa le cose
cambiano un po’, poi l’espulsione dello stesso Bozzolla per doppia ammonizione
favorisce la reazione del Vitt che a 2’ dalla fine trova il pari con il mai
domo Varaschin, autore fin qui di un grandissimo campionato. Il Castion ha
comunque giocato una grande partita, degno di una squadra che vuole i play-off
e ha dimostrato di valere i primi cinque posti della classe. Probabilmente però
la truppa di Sommacal pagherà il periodaccio vissuto in autunno. Le speranze
residue sono legate alla speranze che le prime cinque si ostacolino a vicenda
nei diversi scontri diretti ancora in programma, il primo di questo domenica
con il derby tra Sarmede e lo stesso Vitt. I verdi andranno a Farra d’Alpago.
Auronzo (30) – Fulgor Farra d’Alpago
(29) 1-1. Non si fanno male Auronzo e Fulgor Farra in un incontro che
serviva più che altro per le statistiche. È vero che per la matematica salvezza
mancano ancora dei punti, ma davvero auronzani e alpagoti non hanno nulla da
preoccuparsi per la permanenza in categoria. Giocheranno partita per partita
facendo il meglio possibile, senza obiettivi e magari rimpiangendo qualche
occasione persa di troppo durante la stagione. Perché ad entrambe mancherebbero
solo dei dettagli per dire di valere i primi cinque posto. Forse un po’ di
cattiveria agonistica. La partita non è giocata a ritmi alti, ma è
discretamente gradevole. Primo tempo equilibrato chiuso in vantaggio dagli
ospiti grazie alla perla dal limite di Alex Bortoluzzi, nella ripresa scende in
campo un Auronzo convinto che al 90’ ottiene il pari con il redivivo D’ambros.
Per i galletti di positivo c’è l’esperienza che i molti giovani schierati da
Enrico Ben ogni domenica stanno maturando in vista delle prossime stagioni dove
saranno chiamati ad essere protagonisti. Alcune buone indicazioni anche per
Luca De Bona, ma il treno buono è già stato perso. Domenica l’Auronzo andrà di
scena a Ponte dove ha tutte le chance di tornare alla vittoria, mentre la
Fulgor ospiterà un determinatissimo ed arrabbiato Castion.
Comelico (15) - Cortina (20)
1-2. Il Cortina conquista i tre punti più importanti della sua stagione.
Successo di importanza capitale per gli ampezzani dopo l’uno a sette subito in
casa dall’Auronzo. Riprendersi era di per sé un’impresa e farlo sul campo degli
indemoniati cugini rendeva il tutto ancor più arduo. I biancazzurri invece
mettono in campo il loro lato migliore e si danno ancora delle chance di
salvarsi direttamente. A meno tre dal Cadore con in programma il recupero
casalingo (in Comelico) contro la Sospirolese e la partita di domenica sempre
in casa (a Soverzene) contro il Cadore, al Cortina è data una chance
imperdibile. Sarà difficile fare sei punti, ma questo successo a Lacuna aiuta
moltissimo. Lasciando dietro il Cadore la salvezza sarebbe automatica, ma c’è
anche la concreta possibilità di evitare i play-out pur arrivando quintultimi.
Bisogna mettere almeno dieci punti tra sé e la penultima. Ora sul Ponte nelle
Alpi ce ne sono sette con una gara in meno. È giusto e necessario anche fare
questi conti. Più importante è però affrontare nel modo giusto le prossime
partite. In casa Comelico si vivono giorni difficili. La sconfitta interna con
il Cortina non è altro il coltello nella piaga però. È l’occasione gettata al
vento mercoledì con il Cadore la vera svolta in negativo. Dopo aver rimontato
fino al 2-1 a favore i verdi si erano fatti riprendere e superare a loro volta
dai cugini concludendo la serata nella disperazione. L’autogol al 90’ di De
Martin che ha regalato i tre punti al Cortina è l’emblema della condizione
comeliana. I verdi di Candido erano riusciti con Cirigliano a pareggiare il
vantaggio iniziale ampezzano siglato da Alex de Villa su punizione, ma non è
servito a nulla. Domenica c’è la trasferta a Fortogna per riprendersi un po’.
Amici di
Fortogna (6) – Ponte nelle Alpi (13) 2-2. Quando lo sport confonde i suoi
confini la sfera del drammatico. Il calcio si mette a nudo grazie ad una sfida
che per forza di cose rimarrà nella storia della stagione. Due squadre che
mettono sul piatto della bilancia l’ultimo respiro in dote alla loro anima
per potersi giocare l’ultima grande
chance che questa Seconda R mette loro a disposizione. Per evitare la
retrocessione diretta da una parte, per poter ancora puntare ad uscire dagli
slot play-out dall’altra. Amici di Fortogna e Ponte nelle Alpi mettono in campo
tutto, dando fondo alle riserve più nascoste della loro anima, ma così facendo
finiscono per autoannullarsi nella partita e nel campionato tutto. Il pareggio
che ne scaturisce condanna i padroni di casa alla Terza Categoria e gli ospiti
ai play-out o peggio. I granata dovranno lottare per non sforare lo spread dei
dieci punti di ritardo dalla quintultima per non retrocedere direttamente al
secondo turno. Novanta minuti di emozioni intense, pure, quelle che solo il
calcio sa regalare. Vissute da tantissime persone scese per incitare i loro
rappresentanti nel giorno del giudizio. Soddisfazione, euforia, sicurezza,
speranza e gioia che si accavallano a delusione, disperazione, avvilimento e tristezza
per sfociare nella rabbia e nell’impotenza. È finita davvero adesso. Non c’è
più nulla da fare. Una partita dalla trama emozionante, arricchita da un finale
thriller con due rigori solari a detta di tutti negati al fanalino di coda che
fanno scendere la ghigliottina. Due episodi a cui fa seguito l’ultima eroica
occasionissima del Fortogna strappata dal miracolo del giovanissimo estremo
granata Orzes. Nel primo tempo Balest aveva calciato fuori un tiro dagli undici
metri che avrebbe potuto portare avanti il Ponte. Il gol arriva nella ripresa,
è il Fortogna però a siglarlo con il neoentrato Pavei. Ma il Ponte non ci sta e
Colombo e Capraro ribaltano la situazione. La super capocciata di Feltrin
eguaglia il bottino prima del pittoresco finale. Crudele, ma il calcio va
goduto anche per partite come queste. Fortogna in Terza dunque e Ponte nelle
Alpi, squadra e piazza, a struggersi per rimanere aggrappato al calcio
regionale.
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