L’escamotage della Seconda R è piazzare il big match della
ventiquattresima giornata sul sabbioso sussidiario di La Cal, completando i
novanta minuti con l’epico successo della damigella d’onore Cordignano sul territorio della
capolista. Il fato che opprime le sicurezze del Limana, sempre salda in vetta ma privata di quella conscia e
inconscia sicurezza di terminare il campionato in testa. Sono ancora otto i
punti di vantaggio della truppa di Dino Da Rold, anche grazie alla suicida
trasferta del Cappella Maggiore a La Rossa, ma i gialli sono solo all’inizio
del loro tour d fuoco che li vede di fronte a tutte le inseguitrici, una in fila
all’altra. Peggio ancora se si pensa che la gara appena persa è l’unica che il
Limana doveva affrontare in casa: adesso in programma ci sono le trasferte di
San Giacomo di Veglia, Cappella Maggiore e Sarmede.
Sogna il Cordignano, partito con altri obiettivi, ma sempre più
convinto e sempre più forte. Abbiamo detto della beffarda sconfitta del Cappella sul campo dell’Alpina, i trevigiani sarebbero saliti a
meno sette dal primo posto, ma le fatiche infrasettimanali di Coppa Veneto si
sono fatte sentire e i gialloblu di Galli mettono a segno il colpo più
prestigioso del loro campionato continuando nella loro strada per diventare
protagonisti nella prossima campagna. In Coppa la squadra di Del Puppo ha
guadagnato con un’impresa la qualificazione alle semifinali della competizione
regionale che può regalare la quasi automatica certezza della Prima Categoria.
Ci da dentro forte il Vittsangiacomo.
La trippa di Charlie Pierobon va a vincere nei minuti di recupero sul finora
inviolato campo del Sarmede,
guadagnando la gioia infinita della conquista del derby e guadagnando
soprattutto la possibilità di andare terzo ad un punto dal Cordignano vincendo
il recupero in Comelico (in programma mercoledì ma difficilmente disputabile
visto il metro di coltre bianca scesa sul sintetico di Lacuna tra domenica
notte e lunedì). Fondamentale comunque è la perentoria sicurezza con la quale
la truppa di San Giacomo di Veglia è andata a trionfare sul campo di una
squadra solida e quasi mai in difficoltà nel corso della stagione. Il Vitt è
ancora in corsa e domenica potrà farsi strada da solo perché accoglierà nella
sua tana il Limana per riaprire definitivamente il campionato.
Il Sarmede resta momentaneamente davanti ai rivali in classifica ma
con una gara in più, ma anche un eventuale successo del Vitt nel recupero e la
conseguente discesa al quinto posto non ci sarebbero problemi per la compagine
di Da Frè in ottica play-off. Il Castion sesto è a dieci punti dal Vitt e
undici dal Sarmede: per la post-season è tutto già deciso. A chiudere il
lucchetto il pirotecnico due a due tra Fulgor
Farra e Castion con gli alpagoti
che si fanno raggiungere dopo essere stati sopra di due gol. Ma a metà
classifica tutto è concesso.
Più intrigante si fa la storia invece più in basso, là dove si lotta per sopravvivere. Innanzitutto
perché a suo malgrado rientra in corsa anche il Tarzo Revine Lago, sconfitto a Gron da una straordinaria Sospirolese che si rifiuta in maniera
categorica di cedere e ci mette tutta l’anima per rimanere in corsa fina alla fine.
Con questi tre punti la truppa Schiocchet è a meno otto dall’undicesimo posto
ma con una gara in meno rispetto al Cortina. Un Cortina rinato che con una maestosa furia agonistica piega il Cadore e lo seppellisce sotto cinque
reti meritate dopo aver dominato i cugini nella maniera più assoluta durante i
novanta minuti. Dopo l’uno a sette subito dall’Auronzo gli ampezzani hanno
vinto tre scontri diretti in fila togliendosi dalle ultime cinque posizioni e
portando a undici il vantaggio sul penultimo posto. Il Cadore torna là dove
l’aria si fa putrefatta, senza colpo ferire. Un altro pomeriggio disastroso in
questa grama stagione dei biancorossi.
Importante anche il risultato dell’Orzes dove uno sciagurato Auronzo lascia campo al Ponte nelle Alpi che conquista tre
punti dall’enorme peso specifico abbandonando anche il penultimo posto
superando un Comelico morente. I
verdi di Candido soccombono a Fortogna
regalando la prima vittoria stagionale al fanalino di coda che con merito
acciuffa tre punti che lo portano a meno sei dai verdi penultimi. Chissà…
Matchday twentyfour ai raggi X
Limana (56) – Calcio Cordignano
(48) 0-1. Il gol a dieci minuti dal termine di Limana-Cordignano di Mattia
Franzago si candida per essere uno dei più pesanti di questo campionato. È la
rete che sancisce il trionfo del Cordignano sull’imbattibile capolista,
imbattibile per tutti ma non per i trevigiani di Fioretti che con lo stesso
risultato anche all’andata ebbero la meglio sulla truppa di Da Rold. Per questo
successo, per i sei punti conquistati nei due scontri diretti con la capolista
e per la stupefacente stagione i rossoblu meritano la seconda piazza e la
possibilità di giocarsi fino alla fine il primo posto. È incredibile la
striscia di risultati utili consecutivi della squadra di Fioretti che aveva
iniziato balbettando per poi scatenarsi e scatenare la sua furia sul campionato
tutto. Ma questo è un risultato che apre scenari inauditi con il Limana ancora
salda con i suoi otto punti di vantaggio ma che vacilla già dopo la pria scarica
ricevuta dalla Marca. Ora in fila arrivano Vitt, Cappella Maggiore e Sarmede
(intervallato solo dal Comelico). La pressione si fa via via sempre più
opprimente, adesso il gruppo in giallo vestito deve dar prova di unità e
carattere in palcoscenici dove la minima debolezza verrà fatta pesare. Sogna
allora il Cordignano che ha fatto il suo da valoroso generale dell’armata
trevigiana alla caccia del Limana. Squadra vera quelle di Fioretti che però non
deve avere cali di tensione e di attenzione. Si ricomincia comunque
dall’impegno interno con il Fortogna, l’inizio di uno sprint di sette partite
non agevole ma una passeggiata di salute a confronto del cammino che aspetta il
Limana.
Alpina (33) – Cappella Maggiore
(46) 2-0. Il Cappella Maggiore si mangia unghia, dita e mani. Il Limana ha
perso, ma il Cappella si arrende all’Alpina in un pomeriggio dove le gambe dei
trevigiani non sostengono il ritmo e l’intensità di una squadra che sul suo
campo ti fa passare novanta minuti in apnea. Forse Del Puppo non poteva
chiedere di più ai suoi dopo l’epica e storica impresa di mercoledì scorso
quando il suo team sbancava il campo de La Salute rimontando lo zero a uno
subito in casa due settimane prima per poi andare a vincere ai rigori timbrando
il biglietto per il passaggio alle semifinali di Coppa Veneto. Fu una battaglia
di oltre centottanta minuti su un terreno pesante, una battaglia che il
Cappella ha pagato a La Rossa. Rimangono dieci le lunghezze da recuperare al
Limana, probabilmente tutto è ancora aperto, ma se c’è qualche possibilità in
palio maggiori sono quelle in mano a Vitt e soprattutto Cordignano. Comunque i
trevigiani restano in corsa su due fronti: vincere la Coppa significa primo
posto nella classifica di ripescaggio e dunque Prima Categoria. Intanto
l’Alpina si gode la vittoria più prestigiosa della sua storia recente, un
successo che per la classifica non conta quasi nulla, ma che proietta la truppa
di Galli verso una dimensione superiore. In prospettiva i gialloblu valgono
qualcosa in più della metà classifica e con qualche piccolo aggiustamento la
prossima stagione si può puntare in alto. Merito comunque a Galli e ai suoi
uomini di avere 33 punti con ancora 24 in palio (l’Alpina mercoledì dovrebbe
recuperare con la Fulgor Farra) nella stagione del ritorno in Seconda
Categoria. Davvero complimenti ai gialloblu. Tre punti così poi arricchiscono
maggiormente la stagione. Decidono il rigore di Markovic e il contropiede
finalizzato da Uberti. Domenica l’Alpina andrà a Longarone per sfidare
l’Auronzo, il Cappella proverà a riprendere la marcia ospitando il Cortina alla
vigilia della super sfida del sabato di Pasqua contro il Limana.
Calcio Sarmede (45) –
Vittsangiacomo (44) 0-2. A Sarmede si vede probabilmente il miglior Vittsangiacomo
della stagione. La corazzata marcata Charlie Pierobon impone gioco e ritmo ai
cugini del Sarmede, gioca novanta minuti da applausi che però diventano
produttivi solo nel recupero. Il gol che sblocca il match lo sigla Ortolan al
90’ e quello che chiude la gara lo mette a segno Mirko Collodel al 95’.
Sofferenza vera ma gioia ancor più grande quella che esplode nello spogliatoio
vittoriese. È l’affermazione che mancava al Vittsangiacomo, su un campo dove
nessuno aveva vinto, contro una signora squadra che del Vitt è rivale diretto.
Entrambe affronteranno i play-off e entrambe vogliono la posizione migliore per
imbarcarsi nella nave della post-season. Ma dopo una domenica da leoni e fatale
per il Limana, il Vittsangiacomo può ancora fare un pensierino al colpo grosso.
Attenzione: il Limana dista dodici punti alla situazione attuale, ma i
trevigiani hanno una gara in meno dei gialli e di tutte le corregionali situate
nei posti d’onore (recupero con il Comelico mercoledì forse), e soprattutto
domenica c’è Vitt-Limana, a tutti gli effetti la partita dell’anno. È il grande
carattere delle squadre di Pierobon. Il Vitt convive con molte assenze da
inizio stagione (ora Viel è fuori fino ai play-off e altri si alternano in
infermeria e nella panca dei cattivi) ma è ancora lì con le speranze accese.
Cade il Sarmede in casa, ed è una brutta botta. Per tanti motivi ma soprattutto
per il modo con cui i rivali si sono imposti. Ma il posto nei play-off è
assicurato e il grande gruppo di Da Frè riuscirà sicuramente a rialzarsi. Si
riparte da un altro derby: quello a Tarzo.
Fulgor Farra d’Alpago (30) –
Castion (34) 2-2. Gara divertente e accesa nonostante le quasi nulle
pretese che le due bellunesi possano ancora presentare. La classica gara tra
chi non ha più nulla da perdere, ma non può far altro che giocare spensierato e
divertendosi avendo come unico obiettivo quello di mettere le basi per il
futuro prossimo. A metà classifica ci si può permettere di partire alla grande
segnando due volte e poi fermarsi e farsi rimontare, come è successo alla
Fulgor Farra. Bortot e Padovan al 10’ avevano già fatto 2-0. Ma il Castion è
squadra tosta per antonomasia e riaprono la questione agli sgoccioli della
prima frazione con Lorenzo Bortot. Nel acceso e divertentissimo secondo tempo i
verdi trovano anche il pari con l’ex Damiano Biz. Un punto che accontenta tutti
e che fa divertire i tifosi nel modo in cui è arrivato. Può proseguire così la
stagione di Fulgor e Castion che sicuramente prima della fine si toglieranno
qualche piccola grande soddisfazione e certamente giocheranno un ruolo
fondamentale come ago della bilancia per le varie questioni di classifica
ancora in bilico. Chiunque affronterà queste due squadre dovrà fare i conti con
un avversario vero e temibile. Cominceranno Cadore e Sospirolese, entrambe
imbrigliate in zona play-out, che se la vedranno rispettivamente con alpagoti a
Codissago e con i verdi al Savaris.
Ponte nelle Alpi (16) – Auronzo
(30) 1-0. Clamoroso all’Orzes. Lo scatto d’orgoglio del Ponte nelle Alpi
regala ai granata una vittoria di prestigio e tre punti che permettono di
superare il Comelico in classifica, sebbene i verdi abbiano due partite da
recuperare nei confronti del Ponte. Ma ora c’è molto entusiasmo nello
spogliatoio di Imerigo Salvador. Dopo essersela vista brutta a Fortogna sette
giorni prima i giovani granata mettono sul piatto una prestazione di orgoglio e
di buona volontà che, affiancata alla poca brillantezza auronzana di questa
stagione, permette al Ponte nelle Alpi di sperare ancora lì in fondo alla
classifica. Sono tre punti pesanti perché i granata sono terzultimi e da questa
posizione ci sarebbe meno da preoccuparsi del distacco da chi sta davanti
perché ai play-out si sfiderebbe la quartultima. Ma l’affermazione dei
pontalpini è importante anche considerato il successo del Fortogna che si è
pericolosamente avvicinato al penultimo posto. Il gol di Capraro dunque è una
manna dal cielo e chissà che non sia un segnale. Uscire dalla zona play-out è
quasi un’utopia, anche se è giusto crederci, ma avere la certezza di giocare il
primo turno sarebbe già una conquista. Poi in una piazza così ci si deve
aspettare di tutto. La squadra di Salvador si doveva giocare la stagiona a
Fortogna una settimana fa, a questo punto si ritroverà nella stessa situazione
domenica prossima anche se guardando da un gradino più in alto. Domenica si va
a Lacuna per mettersi di fronte al Comelico. Vincere darebbe ancora più
coraggio e farebbe scendere la mannaia sui verdi. Anche perché poi è vero che
il sabato di Pasqua il Ponte si ritroverà di fronte il Sarmede, ma dopo aver
scartato le uova c’è subito l’altro scontro diretto con il Cadore. Male invece
l’Auronzo che non ha più nulla da dire sotto tutti gli aspetti. Potremmo essere
davvero di fronte alla fine di un ciclo e questa sconfitta mette alla luce le
ferite. Alpina e poi derby per l’ultimo guizzo.
Sospirolese (18) – Tarzo Revine
Lago (28) 1-0. Il grande cuore della Sospirolese e il gol di Alessandro
Garlet tengono in vita la squadra di Michele Schiocchet e tutto il popolo di
Gron di Sospirolo. Crederci sempre è lo slogan della stagione della neopromossa
bellunese che è ancora di fronte ad una scalata ma che in primis ha il merito
di tenersi in gioco per la salvezza nonostante evidenti difficoltà tecniche e
logistiche. Un inverno così a Sospirolo e dintorni si fa sentire, magari non
come in Cadore ma le difficoltà incontrate dalla truppa di Schiocchet non
possono essere poste in secondo piano. Ma questi tre punti iniettano tanto
entusiasmo e riscaldano la situazione in coda alla classifica. Intano il Tarzo
Revine Lago non è più al sicuro, ma la truppa di Titton non deve fare altro che
recitare il Mea Culpa. I trevigiani erano arrivati a sfiorare i play-off ma
dopo la sconfitta con il Castion del 10 febbraio sono andati in crollo
verticale. Il Cadore quintultimo è a quota 23, cinque sotto il Tarzo, con i
trevigiani attesi dalla trasferta a Calalzo il 10 aprile nel recupero del
ventunesimo turno. Questo risultato apre a tutti gli scenari possibili là dove
la lotta per la salvezza impazza. Merito della Sospirolese che ci mette grande
organizzazione e grande sacrificio nel contenere l’assalto del Tarzo nel
finale. Tutto aperto alla vigilia di Tarzo-Sarmede e Castion-Sospirolese: due
impegni a cinque stelle per le due compagini in lotta per rimanere in
categoria.
Cortina (26) – 1919 Cadore (23)
5-0. Il Cortina si riprende tutto: a partire dalla reputazione. Gli
ampezzani, sospinti e trascinati da un monumentale Alessandro Lo Deserto,
infliggono una punizione pesantissima ai cugini del Cadore, sorpassano in
classifica i biancorossi uscendo dalle ultime cinque posizione e ottengono la
rivincita contro tutto e tutti dopo lo schianto frontale subito dopo la
sconfitta 1-7 nel derby con l’Auronzo due settimane prima. Da quel momento in poi
tre successi, nove punti conquistati in tre scontri diretti. È questo il
potente segnale che il Cortina manda a tutte le rivali nella corsa alla
salvezza. Con cuore e un po’ di fortuna contro il Comelico, con naturalezza nel
recupero con la Sospirolese e con autorità e merito contro il Cadore. Domina
tutti i novanta minuti la squadra biancazzurra e si merita tutti i 5 gol
realizzati. È una vittoria di grinta, determinazione e voglia di riscatto
condita dalle giocate dai grandi singoli dell’attacco, soprattutto l’eterno Lo
Deserto autore di una magnifica tripletta che è anche una rivincita personale
per il leader ampezzano. Le altri due reti sono di Alessandro Talamini e di
Zammichielli, un altro che pian piano sta tornando ai suoi mostruosi livelli.
Può essere la molla che spinge il Cortina nella retta via per ottenere i punti
necessari per la salvezza. Al tempo stesso è una bastonata sui denti per il
Cadore che trema. Non c’è sicurezza e continuità nella stagione del Cadore,
privo di tutto ciò che serve per lottare per la salvezza. È davvero in pericolo
la truppa di Iannaccone. Al momento sarebbero play-out e il successo del Ponte
sull’Auronzo ha complicato un po’ tutto, anche se la possibilità di avere più
di dieci punti di vantaggio sul penultimo posto c’è ancora. Da sfruttare la
sfida interna alla Fulgor Farra per non affondare. Il Cortina andrà a Cappella
per continuare il suo periodo positivo, ma di fronte ci sarà una super
compagine che è anche arrabbiata dopo l’occasione sfumata.
Amici di Fortogna (9) –
Comelico (15) 2-0. Partiamo dal dato storico: è la prima vittoria della
storia degli Amici di Fortogna in un campionato regionale. Considerato che
siamo in marzo è comunque un bel traguardo per una società così piccola ubicata
in una piccola frazione di Longarone. Poi è obbligatorio tuffarci nel concreto,
nel presente duro e crudo. Si sono incrociate le due squadre più disperate
della Seconda R che dopo questi novanta minuti si ritrovano all’ultimo e
penultimo posto della classifica. Ma dopo questa sconfitta forse sta addirittura
peggio il Comelico. I verdi crollano al penultimo posto e concedono un soffio
di speranza ad un Fortogna a cui si era già fatto il funerale. La squadra di
Candido ora deve guardare sia in alto che in basso, e con preoccupazioni in
entrambe le direzioni. Deve innanzitutto risuperare il Ponte perché da
penultimi si rischia di retrocedere direttamente al secondo turno di play-out
(ora i punti di distacco dal Cadore sono otto anche si il Comelico ha una gara
in meno dei cadorini e due in meo del Ponte). Poi la truppa di Candido deve
guardarsi alla potenziale risalita del
Fortogna sesto che è a meno sei, anche se con due partite in più. Ma dopo un
colpo così si rischia di perdere tutto. Ci vuole un gran carattere. Soprattutto
ora che c’è l’altro drammatico scontro diretto contro il Ponte nelle Alpi
perché mercoledì difficilmente si giocherà il recupero con il Vitt. A firmare
la giornata storica del Fortogna è Da Riz che con una doppietta piega il
Comelico. Applausi alla matricola di De Marchi.
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