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01 giugno 2012

SCALCIO SMERCATO | SICURI DI AVER DETTO BENE SU CADORE E DINTORNI?


By Ma.Po


Sfuriate di Scalcio Smercato sul fronte Calcio Bellunese. Azzardi, grossi azzardi. Le voci circolano pazze per i corridoi di mezza provincia, o qualche saltello oltre il confine, nella prestigiosa Marca.



Profumo di cambiamento, di cambiamenti, anche se in cassa il Franco fa difetto. Storie di crisi. È il momento di far esplodere le bombe di ingegno e di arguzia. Chi è bravo davvero ora può far saltare il banco, cambiare gli equilibri, scrivere la storia.
Voci son volate anche sul dolomitico giardino cadorino. Pazze esclamazioni: si è tentato di metter le gambe ai Liquori e farli sgattaiolare via dai banconi della terra di occhialerie, le poche rimaste, e di campanili, sempre in stragrande esubero. Ebbene, i Liquori stanno al loro posto. E voglio vedere chi è in grado di strapparli dai pittoreschi locali cadorini.
Si è provato a far esplodere la bomba. Ma ragazzi, non c’è fretta, di buone novelle ne avremo a bizzeffe nel corso dell’estate. Pazienza: tutto si, ma non subito. Ne vedremo delle belle: storie di trasferimenti, di settori giovanili, ma anche storie di presidenti. Si avete letto bene: presidenti. Il fuoco è acceso, l’acqua sta per bollire.
Non cadiamo nel banale errore. 
In Cadore non c’è solo la società con FC davanti, o solo l’Auronzo che dovrà per la prima volta far davvero i conti con i moti emotivi di mister Ben. Si, il cuore può vincere ancora, ma
parte meno da favorito rispetto le estati passate. Adesso da queste parti da sotto spinge il ribelle Domegge e anche l’Oltrepiave di mister De Podestà si sta facendo le spalle grosse. Senza far ombra sul Comelico di mister Magistro e il Cortina che è tanto tanto vicina al tracollo.
E il confronto, e mi piange il cuore definirlo come tale, esiste anche nel settore giovanile. C’è lo storico serbatoio del Cadore si, ma c’è anche il novello Dolomiti. Storie di allenatori si intrecciano a partire da qui.
Sempre a partire da qui, dal bacino dei giovani, un oculato disegno invece potrebbe cambiare le carte in tavola. Adesso in Cadore c’è la possibilità di ergersi al di sopra delle difficoltà. Faremo i conti con vecchi e nuovi protagonisti, ma con una certezza in più: adesso chi ha voglia di fare sul serio ha l’opportunità di realizzare qualcosa di grande.
 E chiamateli pure Montanari…

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