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17 giugno 2012

Longo: un po' di Belluno nella Primavera dell'Inter

(N.P.) Samuele Longo, figlio di Gigino Longo, indimenticato bomber di Belluno e Feltrese, è sato ospite applauditissimo alla cerimonia di consegna  del premio Mauro Gorza. 
Lo abbiamo intervistato.

“Quest’anno con la Primavera dell’Inter è andata bene. Siamo tutti contenti: è stata una vittoria del gruppo. Per me, in particolare, è stata una grande soddisfazione. Per quanto riguarda la prima squadra dell’Inter non posso dire molto perché mi sono sempre allenato soltanto con la primavera. Con la prima squadra, infatti, ho fatto solamente il ritiro estivo precampionato. Riconosco comunque che per l’Inter è stata un’annata un po’ difficile. L’anno prossimo sono convinto che sarà migliore".
Stramaccioni? “Di lui posso solo parlar bene”. Mourinho? “Simpatico”.
Il futuro? “Dovrei parlare a breve con le due società, l’Inter ed il Genoa, tra cui sono in comproprietà. Tra qualche settimana, ad ogni modo, si vedrà quale sarà la scelta migliore”.

Che ricordi hai della provincia di Belluno? Cosa ti ha detto papà Gigino (prolifico attaccante prima del Belluno, poi della Feltrese)?
“Personalmente mi ricordo davvero poco. Sono stato qui da piccolo, fino all’età di quattro anni. In realtà gli unici due ricordi che ho sono il divano di casa e la playstation.... Mio papà, comunque, me ne ha parlato molto bene. Ha detto di aver fatto un’esperienza felice”.
Capitolo Nazionale: quest’anno una presenza ed un gol in under 21... “Ho trovato un ambiente molto bello e sono stato accolto davvero bene. Lo stesso è stato per i miei compagni che, in precedenza, non avevano mai vestito la maglia della Nazionale. Personalmente avevo già avuto delle esperienze in under 20”.
Hai patito inizialmente la separazione da casa? Come ti trovi a Milano? “Il distacco non è stato difficile. Si tratta di un percorso naturale. Credo che lo abbiano sofferto di più i miei genitori di me... In generale mi trovo meglio nei paesi piccoli: preferisco stare nella tranquillità”.
Quali sono gli ingredienti necessari per arrivare a giocare ad un certo livello? Che reazione hai a vederti spesso sulle pagine dei giornali sportivi?
“Ci vuole tanto impegno e tanto sacrificio. Va fatto tutto con il cuore. Io ho la fortuna di fare di un divertimento un lavoro. Essere costantemente sui giornali è bello e strano allo stesso tempo”.
Il tuo modello di ispirazione, il tuo punto di riferimento? “Torres”.

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