(N.P.)
Davide Malacarne, ciclista feltrino (è originario di
Lamon), ospite alla ventunesima edizione del premio Mauro Gorza. Reduce dal
giro del Delfinato, il ragazzo si è espresso non solo sul mondo del ciclismo ma
anche su quello del calcio.
Partiamo dalla tua stagione. In particolare dalla recente
esperienza in terra francese
“E’ stata abbastanza positiva. Sinora ho disputato una buona
stagione. Siamo riusciti a tenere per due giorni la maglia di Gpm (i gran premi
della montagna). La squadra ha lavorato bene. In salita sono sempre stato
incollato a Roland, il nostro capitano. Abbiamo cercato di trovare ed allenare
i meccanismi per il Tour”.
I prossimi impegni?
“Ora parteciperò al campionato italiano che si disputerà a
Borgo Valsugana. Poi, se verrà confermato, parteciperemo al Tour de France che
è, naturalmente, l’appuntamento più prestigioso della stagione”.
Ciclisti e calciatori. Chi è più... viziato?
“Bisogna ammettere che noi ciclisti siamo un po’ viziatelli.
Ma credo che lo siano anche i calciatori che, per questo, non posso
colpevolizzare. Credo, ad ogni modo, che il ciclismo ed il calcio siano
soltanto delle parentesi della vita. Poi inizia la vita vera, dove nessuno ti
vizia”.
Qualche ambizione?
“Mi piacerebbe entrare a far parte della Nazionale: è una
possibilità a cui credo”.
Qualcuno da ringraziare?
“Senz’altro la mia famiglia. Devo soprattutto guardare gli
stimoli ed i sacrifici che ha fatto per me. E il prossimo anno mi sposo”.
Congratulazioni e in bocca al lupo dallo staff del CALCIOBELLUNESE
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