ZTLL
avanti e Ponte nelle Alpi dietro. Si ricomincia così dopo le uova e le
colombe. Una frase che riassume il significato tutto dell’ultima
giornata di Seconda R, la prossima sarà la ventisettesima, di fatto la
quintultima.
Deciso
non è niente se non il fatto che lo Schiara in fondo è spacciato, anche
se i gialloneri di Zecchin hanno il diritto di potersela giocare almeno
finche non sarà la matematica a dire stop.
Davanti
le potenze ai margini opposti del Piave se la giocano senza esclusione
di colpi, con un possibile, probabile ulteriore coinvolgimento dei
trevigiani del Vittsangiacomo che insegue al terzo posto con quattro
punti di ritardo dagli zumellesi di Alex Signoretto.
La
capolista è ospitata proprio dallo Schiara per un testa coda senza
storia già dalla partenza, mentre il Ponte nelle Alpi scende in
provincia di Treviso, a Barbisano. Quello che ha come scenario la
frazione di Pieve di Soligo è il vero match di cartello della domenica. I
trevigiani di Casagrande vengono dalla secca sconfitta di Auronzo e
vogliono rimettersi in marcia per sostenere la candidatura per un posto
nei play-off. Il Barbisano è a sei dalla vetta, ma può contare sul
minimo margine di tre punti di vantaggio sul Cadore sesto nella classe.
Il
Vittsangiacomo attende il Castion, la squadra più in forma del
campionato prima della sosta con dieci punti conquistati nelle ultime
quattro gare. Striscia che ha concesso ai verdi di uscire in maniera
determinante dalle ultime cinque conquistando un vantaggio di tra punti
sul Cappella Maggiore.
Nella
lotta per i play-off rientra anche il Barbisano che non è per niente al
sicuro, ma i fari sono puntati sul super derby a distanza tra Auronzo e
Cadore, distanti un punto con i galletti in vantaggio dopo l’ultimo
sorpasso di una lunga serie che non sembra destinata a fermarsi. Gli
uomini di Ben vanno a Pian Longhi con il Coi de Pera ormai condannato ai
play-out, mentre il Cadore ospita il Comelico per un derby sempre molto
caldo. Ancor di più dato che i ragazzi di Magistro coltivano ancora la
speranza di una salvezza senza nemmeno passare per gli spareggi.
Meno
quattro dall’Auronzo non è ancora una sentenza, dunque la Virtus
Sernaglia ci crede ancora ma ora non può sbagliare in casa contro il
Cappella Maggiore. L’impegno è pericoloso dato che la truppa di Del
Puppo deve assolutamente fare risultato per mantenersi a galla.
A
metà classifica la Fulgor Farra va a Cortina per proseguire nella
sequenza positiva per poter dare un senso alla sua stagione. Il Cortina
prova a riacquisire certezze per quei play-out che ormai sono cosa
certa.
Mentre
il Tarzo Revine Lago prova a chiudere il discorso salvezza, ma molto
difficilmente riuscirà ad uscire glorioso dalle aspre mura di Sarmede.
Matchday twenty-seven ai raggi X
Schiara
(12) – Z.T.L.L. Sinistra Piave (48).
Andata 0-5. La nuova capolista ha
approfittato delle vacanze di Pasqua per adattarsi un pochino a questo
ruolo, bellissimo ma molto pesante. Non è la prima volta nella stagione,
ma a questa altezza la tensione e la pressione si fanno sentire. Il
vantaggio più rilevante però è acquisito: ora tutto è nelle mani della
ZTLL di Alex Signoretto. Mancano cinque partite e con cinque vittorie
niente e nessuno potrà togliere lo scettro e la corona dalle mani e
dalla testa degli zumellesi. La prima tappa non è poi così complicata
perché all’orizzonte prende forma lo Schiara di mister Zecchin e il Camp
de Nogher che consente alla ZTLL di annusare almeno per un attimo
scenari di calcio a più alti livelli. Da queste parti le chiavi sono di
proprietà del Cavarzano che gioca in Promozione. Ancora un po’ distante,
ma la voglia di calcio di più alto livello è forte dalle parti della
sinistra Piave. La trasferta in casa dell’ultima in classifica e, a meno
di miracoli, già spacciata non può rappresentare un ostacolo
preoccupante per i blaugrana. La ricetta è scendere in campo con la
giusta concentrazione, subito ritmo alto per cercare di segnare il prima
possibile. Poi sarà discesa. Le ultime uscite del fanalino di coda
testimoniano che a Tisoi non ci credono più. Un’annata in Seconda
Categoria con poco da salvare però c’è ancora in tempo per togliersi
qualche piccola soddisfazione.
Pronostico: 2.
Barbisano
Eclisse (42) – Ponte nelle Alpi (47). Andata 0-1.
Domenica per duri a
Barbisano. Ci vuole carattere, spirito di gruppo e grande forza d’animo.
La situazione in classifica è diversa però l’ultima domenica prima di
Pasqua è stata una brutta frustata alla schiena di Barbisano e Ponte
nelle Alpi. Entrambe hanno confermato di essere in fase calante ed
entrambe hanno qualcosa per cui reagire. Il Barbisano deve redimersi
dalla sconfitta pesante di Auronzo mentre i granata vengono dal pari
interno con il Cortina che è costato l’addio alla vetta della
classifica. All’Orzes le speranze ovviamente ci sono ancora, così come
le ambizioni, però la strada si è complicata e il destino non è più
nelle mani della truppa di Charly Pierobon. Ora il cammino tocca
Barbisano e tutte le difficoltà che questa proibitiva trasferta
comporta. Ci vorrà il Ponte nelle Alpi delle grandissime occasioni per
avere la meglio su un terreno così ostico e per non fare scappare la
capolista. Compattezza e coraggio sono le qualità che i granata devono
mettere in campo. Il Barbisano vuole dimostrare di non essere alla
frutta, perché c’è un posto ne play-off da difendere fino in fondo anche
se sicuramente qualcuno non sarà del tutto per vinto per quanto
riguarda il primo posto visto che alla fine sono soltanto cinque i punti
che dividono i trevigiani di Casagrande dalla ZTLL. I più realisti e, a
questo punto della stagione, i più saggi sanno che è meglio dare la
precedenza allo sguardo che va verso il basso rispetto a quello che va
verso l’alto, anche se l’ambizione è una della armi dei vincenti. Niente
Simonetti per Pierobon, il centrocampista è out per squalifica.
Pronostico: X.
Vittsangiacomo
(44) – Castion (31). Andata 2-0.
Posizioni diverse per le due compagine
se relazionate ai rispettivi obbiettivi. Per il Vitt l’obbiettivo si
chiama primo posto e i trevigiani sono costretti ad inseguire a distanza
di quattro punti, per il Castion invece è la salvezza diretta a tenere
banco e i verdi possono godere di un vantaggio di tre punti sul Cappella
Maggiore quintultimo. Ad accomunarle è comunque la necessità di fare
dei punti. Su un campo così prestigioso il Castion potrebbe
accontentarsi anche di un pari, mentre la compagine di De Nardi deve
obbligatoriamente fare bottino pieno. I trevigiani sono superiori ai
bellunesi per qualità ed esperienza e per questo non possono permettersi
di fallire l’appuntamento. Non ci sarà Michelin basso a destra, per lui
è la prima giornata di squalifica su due inflittagli, ma
complessivamente De Nardi può contare su una rosa pressoché completa.
Dall’altra parte c’è Salvador e la sua super cavalcata sulla panchina
dei verdi del Nevegal. Dal suo arrivo una sola sconfitta in cinque gare
con ben tre vittorie nelle ultime tre importantissime gare. Il suo
arrivo ha ridato al Castion voglia e convinzione nonostante l’esordio
fosse stato completamente negativo (0-5 a Cappella). Ora lo stesso
Cappella Maggiore è sotto di tre e sembra avere molto meno da dare
rispetta al Castion. I verdi hanno le armi per restare in categoria però
a occhio l’ostacolo Vitt sembra troppo alto in un momento così. Partita
delicata perché perdere punti per il Vitt significa dire
definitivamente addio al primo posto.
Pronostico: 1.
Coi
de Pera (20) – Auronzo (41). Andata 2-2.
È ancora tutto da provare che i
galletti abbiano lasciato alle spalle i vecchi problemi, quelli che
costringevano a parlare di squadra bella ma non del tutto efficacie
quando la posta in gioco si faceva caldo, però l’ultimo successo sul
Barbisano è un evidente e concreto passo avanti. Le ultime giornate sono
il banco di prova finale. Non solo le gare con Ponte e Cadore, ma anche
le sfide alle squadre di bassa classifica che richiedono maturità di
gruppo nell’affrontare anche le partite dove la concentrazione massima
non viene così naturale. La trasferta nella tana del Coi de Pera
rappresenta proprio questo: una tappa nettamente alla portata degli
uomini di Enrico Ben che però devono andare a Pian Longhi con il
coltello tra i denti per strappare i tre punti. In ogni zona del campo
non c’è partita, soprattutto a centrocampo, ma i pontalpini si sono
sempre dimostrati avversari fastidiosi per le prime della classe.
Saranno molto fastidiosi anche per i galletti che dovranno fare a meno
dell’uomo con maggiore fantasia nella rosa, ovvero Alex De Villa. Sul
fronte opposto Dario De Biasi sarà costretto a tenere fuori Moreno Della
Vecchia e il difensore centrale Bonanni. Ma la matricola di patron Dino
Della Vecchia ha già fatto la frittata. La realtà dice penultimo posto a
quota venti e salvezza diretta distante undici punti. Da questo punto
di vista è finita, al Coi resta soltanto il compito di guadagnare
posizioni in griglia in vista dei play-out senza dimenticare che il
Cappella Maggiore, l’attuale avversaria nella post-season, è a più otto.
Se questo vantaggio incrementerà fino a diventare maggiore di dieci lo
spareggio non ci sarà e i trevigiani saranno salvi mentre i pontalpini
dovranno giocare il turno successivo, quello del dentro o fuori.
Pronostico: 2.
1919
Cadore (40) – Comelico (25). Andata 3-2.
Nell’uovo di Pasqua il Cadore
ha trovato la solita beffarda conseguenza dell’arbitraggio di Francesco
Borghetto di Treviso: quattro mesi di squalifica a coach Liguori, tre
turni di stop ad Alessio De Villa e due a Giovanni De Silvestro. È una
storia già sentita che mette a nudo l’inettitudine del fischietto
trevigiano e la non perfetta situazione che si vive in casa Cadore. La
partita del misfatto coincide con la sconfitta per tre a uno subita al
Savaris con il Castion e con l’ennesimo sorpasso subito dall’Auronzo.
Ora come ora il Cadore non giocherebbe i play-off. Sull’altro lato
stavolta c’è il Comelico che attualmente gli spareggi li giocherebbe, ma
gli altri, quelli che servono per salvarsi, ma i verdi di Magistro sono
in netta ripresa come testimoniano le due vittorie consecutive con
Auronzo e Coi de Pera con le quali i comeliani sono rientrati nei
discorsi di salvezza diretta. La missione è improbabile, ma non
impossibile. Meno sei dal Castion non è irrecuperabile, però il
calendario non parla espressamente a favore del Comelico. Intanto c’è
questo caldo, torrido derby dell’alta provincia di Belluno che non è mai
una partita come le altre. Non ha di certo una base di tensioni come
può essere la rivalità tra Cadore e Auronzo, ma è comunque una gare
diversa dalle altre, soprattutto vista dalla prospettiva comeliana.
Devono vincere entrambe, ma a questo punto della stagione è così per
quasi tutte le partite, anche se il Comelico potrebbe accorciare le
distanze su chi precede anche solo con un pari che però non risolverebbe
la situazione. Il Cadore deve tenere il passo dell’Auronzo e non può
fallire. Delle squalifiche del Cadore si è già trattato, ma un’assenza
si registra anche nelle fila dei verdi e porta il nome di Francesco
Grandeliis. Sarà una partita molto molto accesa.
Pronostico: 1.
Virtus
Sernaglia (37) – Cappella Maggiore (28). Andata 1-2.
La Virtus
Sernaglia ha a disposizione le ultime cartucce. Meno quattro
dall’Auronzo e una partita molto delicata di fronte. La squadra di
Stefano Merlo viene dalla beffarda e amara sconfitta sul terreno della
capolista e deve cercare di mettere insieme le ultime energie e gli
ultimi buoni propositi per quantomeno restare in scia fino all’ultimo.
Gioca in casa, ma in arrivo c’è il Cappella Maggiore. Una nobile un
difficoltà estrema che sta prendendo coscienza di una realtà molto ma
molto dura da accettare. Per la truppa di Del Puppo lo spettro dei
play-out si sta facendo man mano sempre più concreto e questo da quelle
parti è, a ragione, inaccettabile anche se la rosa a disposizione è
stata costruita per ripartire da zero. Tutto quello che c’è da fare è
recuperare quei tre punti sul Castion per non aggravare una situazione
molto difficile. Una rimonta deve per forza di cose passare per
risultati fuori dall’ordinario, e ottenerne uno a Farra di Soligo
sarebbe un buon inizio. Per questi motivi i padroni di casa non possono
sentirsi tranquilli. Sarà una battaglia feroce, molto fisica, senza
esclusione di colpi. È impossibile mollare nemmeno un centimetro. Le
assenza portano il nome di Claudio Collodel tra gli ospiti, mentre Merlo
non potrà schierare Pavan. Sicuramente la Virtus può offrire qualcosa
in più, anche sul piano tattico, ma in sfide del genere spesso gli
episodi fanno saltare il banco e di tatticismi ne vedremo pochi.
Pronostico: 1.
Cortina
(22) – Fulgor Farra d’Alpago (36). Andata 2-3.
Ed ecco che ritroviamo
la squadra che condivide con il Castion il momento di pompa magna. La
Fulgor Farra ha finalmente trovato modo di esprimere il suo potenziale e
ora possono cercare di levarsi soddisfazioni importanti senza
ritrovarsi addosso il peso della classifica e del bisogno di punti per
levarsi dai guai. Il discorso salvezza è chiuso e ora in riva al lago di
Santa Croce c’è la libertà di guardare in qualunque verso gli alpagoti
vogliano. Anche in alto, perché no? L’Auronzo è di fatto a cinque punti
che effettivamente non sono un’eternità con lo scontro diretto ancora a
disposizione seppur in trasferta. Le potenzialità ci sono eccome, in
tutti i reparti, anche se per alcune defezioni ultimamente il
centrocampo non può raggiungere livelli estremamente alti. Il trucco è
guardare partita dopo partita, e il prossimo impegno in agenda trova
ubicazione a Fiames, la tana del Cortina, trasferta da affrontare senza
Attilio Mognol. Gli ampezzani stanno mostrando qualche segnale di
ripresa, ma la strada è ancora lunga e ormai l’uscita dai play-out non è
più obbiettivo plausibile. Conta ritrovare fiducia e certezza e un
risultato positivo contro la Fulgor non può far altro che aiutare. Gli
alpagoti sono un’ottima compagine e in un ottimo momento, ma non
rappresentano la missione impossibile. A Cortina tre punti mancano da
troppo tempo e a questo punti farebbero davvero molto bene. Sarà dura
perché la Fulgor è molto motivata.
Pronostico: X.
Calcio
Sarmede (33) – Tarzo Revine Lago (32). Andata 3-3.
Un punto di
distacco, dunque non sarebbe intelligente collocare Sarmede e Tarzo in
due ottiche diverse. Se si considera il Tarzo coinvolto nella lotta per
evitare i play-out, altrettanto si dovrebbe dire del Sarmede, anche se
risulta difficile per i molteplici segnali che la compagine di Da Frè ha
più e più volte lasciato, segnali molto diversi a tutte le squadre che
al momento stanno sotto. Di fatto però il Sarmede può sentirsi
tranquillo solo dopo aver battuto il Tarzo Revine Lago in casa. La
compagine di Da Frè ha tutto per riuscire nell’intento. Il Tarzo prima
della sosta ha vinto contro lo Schiara elevandosi in posizione
decisamente migliore rispetto a quanto non lo fosse prima dei novanta
minuti giocati contro il fanalino di coda. Ora il vantaggio sul Cappella
Maggiore è di quattro punti, però una sconfitta a Sarmede può rimettere
tutto in discussione perché il calendario non è per nulla scontato per
nessuno. Dunque la compagine di Adriano Poser dovrà tentare di
raccogliere almeno un pari sull’ostico terreno di Sarmede. Dovrà farlo
sfruttando l’indole da fenomeni che Uliana e Andreolla hanno ostentato
nelle ultime settimane. È suoi loro gol che Poser e il Tarzo tutto deve
costruire le proprie fortune, sono loro gli appigli nei momenti di
difficoltà e saranno loro le armi da sfoderare in faccia al Sarmede che a
sua volta risponderà con la solidità grinta, compattezza e cinismo.
Partita aperta e molto accesa. Ci sarà da divertirsi.
Pronostico: 1.
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