Un tormento, un
grattacapo. La Seconda R è un rebus da cervelloni. A tre dalla fine
ancora ombre offuscano la risoluzione dell’enigma. 25 aprile
dannato per la ZTLL che in un sol colpo si mangia i tre punti di
vantaggio che la incollavano apparentemente in maniera sicura al
vertice. La compagine di Signoretto cade inerme in casa con il
Cappella Maggiore mentre il Ponte nelle Alpi regala un senso ancora
più profondo alla rivincita ottenuta contro il Coi de Pera nel
derby. Di nuovo aria di cime, oltremodo tempestose, per i granata.
Non
dorme il Vittsangiacomo che va a vincere in sicurezza a Cortina e
lievita a meno uno dalla coppia al comando. Per il titolo ci sono
anche i trevigiani di De Nardi ricordando che in caso di arrivo a
pari punti si giocherà un elettrizzante spareggio.
Si entra poi nel contesto
della frenetica corsa ai play-off. Si avvantaggia l’Auronzo che si
libera dello Schiara, stacca il Barbisano al quarto posto e va a più
cinque sul sesto. Per i galletti prende forma anche un miracoloso
meno quattro dalla vetta.
Quinto è il Barbisano
che mantiene i tre punti di vantaggio sul Cadore impattando in casa
contro gli avversari diretti. Due a due che non aiuta nessuno se non
la Fulgor Farra che prosegue nella sua memorabile rimonta grazie al
successo casalingo sul Comelico. Gli alpagoti sono a pari punti con
il Cadore a meno tre dai play-off.
Pareggio scritto tra
Sarmede e Virtus Sernaglia tra due squadre che non hanno più nulla
da chiedere a questo campionato, mentre il Castion espugna Revine
Lago nello scontro diretto contro il Tarzo. Per i verdi è un passo
decisivo, quasi definitivo verso la salvezza diretta.
Una zona play-out che
assume forme sempre più solide. Comelico, Cortina e Coi de Pera sono
condannate, c’è da vedere la posizione in griglia e soprattutto
l’evoluzione dei distacchi in queste ultime tre giornate.
I tre punti di Mel
consentono al Cappella di raggiungere il Tarzo e di mettere un più
dodici sulla penultima, quel Coi de Pera che a questa distanza non
potrebbe affrontare il primo turno dei play-out retrocedendo
direttamente al secondo turno. Il distacco deve rientrare a meno
dieci oppure i pontalpini devono cercare di superare il Cortina che
ha due punti in più.
Matchday twenty ai
raggi X
Z.T.L.L. Sinistra Piave
(51) – Cappella Maggiore (32) 1-2.
La doppietta di Del Puppo regala
al Cappella Maggiore il momentaneo sapore della salvezza diretta ai
trevigiani. Ma l’effetto più incisivo lo ha indirettamente sui
pericolosi giochi di vertice. Lassù l’aria si fa sempre più
rarefatta per la ZTLL che perde clamorosamente tre punti in casa
consentendo al Ponte nelle Alpi di riequilibrare le sorti in cima
alla classifica. È un primo tempo senza capo ne coda quello che
mettono in piedi gli uomini di Alex Signoretto e i trevigiani ne
sanno approfittare alla grande. I padroni di casa provano nella
ripresa a rimettersi nella retta via, ma non è giornata e il gol di
Salvador nel finale non è altro che un brodino. Le tre giornate che
ci separano dal termine della stagione regolare saranno lunghissime.
Ancora una volta questo campionato ha saputo dimostrare quanto ogni
tappa possa nascondere insidie e sorprese. Clamoroso è anche che una
compagine come quella di Domenico Del Puppo possa avere così pochi
punti. La situazione ora è molto migliorata ma ancora non
definitiva. Ricapitolando: il Cappella è a pari merito con il Tarzo
al quintultimo posto. Se tutto fosse nella norma ci alla fine ci
sarebbe uno spareggio tra le due per decretare chi si salva e chi
deve invece fare i play-out, invece il vantaggio di più dodici della
coppia sul Coi de Pera (il teorico avversario nei play-out)
permetterebbe di salvarsi anche senza giocare quella partita mandando
i pontalpini direttamente al maledetto turno successivo. Da qui alla
fine saranno tutte partite decisive anche se il prossimo step non è
certo il più duro per ZTLL, che ospita un Sarmede senza più nulla
da dire, e per Cappella Maggiore, cha attende lo Schiara che con una
sconfitta sarebbe matematicamente retrocesso.
Ponte nelle Alpi (51) –
Coi de Pera (20) 1-0.
Incredibile come questo risultato segni in
maniera compromettente il destino delle due protagoniste del match di
Mel. Il Ponte nelle Alpi vince il derby, ottiene la rivincita e
raggiunge la ZTLL in vetta al girone. Il Coi de Pera perde ancora e
scende inesorabilmente a meno dodici dalla coppia Tarzo Revine
Lago-Cappella Maggiore. Destini incrociati per novanta minuti. La
truppa di Pierobon riaccende i motori e si riporta lassù. Un
successo non di certo brillante, ma sicuramente pesante. Conquistare
il derby ti lascia sempre qualcosa di speciale, una carta in più sul
piano psicologico da giocarsi nelle tre finali che attendono Ponte e
rivali da qui al termine del campionato. Decide nel primo tempo la
frustata di Simone De Min e all’Orzes non potevano augurarsi un 25
aprile migliore. Il Coi de Pera si batte con tutto l’orgoglio
possibile, ma non basta. La situazione si sta facendo drammatica
sportivamente parlando. Recuperare qualcosa dal meno dodici è molto
più difficile di quanto possa sembrare, più alla portata è cercare
il sorpasso sul Cortina per mandare gli ampezzani nei guai perché da
terzultimi si affronterebbe il Comelico, e lì il distacco non è
così profondo. La truppa di De Biasi proverà a rialzarsi nella
sfida interna con i Cadore, mentre il Ponte è atteso dalla trasferta
a cinque stelle in Auronzo.
Cortina (22) –
Vittsangiacomo (50) 0-3.
Cagnato, Mazzer e Tomasella: il trittico
infernale che scioglie il Cortina e ripropone il Vittsangiacomo come
pericolo pubblico numero uno per le altre pretendenti al titolo della
Seconda R. I trevigiani sfruttano in pieno lo scivolone della ZTLL e
adesso il primo posto è distante soltanto un punticino, anche se
sono due le compagini ad occuparlo. A San Giacomo di Veglia ci
credono e fanno bene. La rosa ha le qualità per competere con le
avversarie, ma dispone di più esperienza rispetto a Ponte e ZTLL.
Potrebbe essere questa la chiave di lettura decisiva in vista del
rush finale. Domenica per De Nardi e compagnia c’è il viaggio in
Comelico, partita delicata che potrebbe però regalare un momento
estremamente importante nel cammino verso la gloria. Il Cortina non
riesce ad equilibrare il confronta che la vedeva nettamente perdente
sul piano tecnico. Non è bastata la consueta buona volontà, ma era
difficile aspettarsi diversamente in una stagione così avara di
fortune. Il rischio ora per la squadra di Gioioso è quello di farsi
superare dal Coi de Pera, e il penultimo posto metterebbe in
discussione anche la possibilità di giocarsi il primo turno dei
play-off. Sono fondamentali dunque le ultime tre gare per il destino
dei biancazzurri, a partire dalla prossima trasferta che sarà
proprio a Revine Lago. Un rischio e un’opportunità allo stesso
tempo. Può decidersi tutto.
Auronzo (47) – Schiara
(12) 4-1.
Momento magico per l’Auronzo. Non fa certo notizia il
quattro a uno con cui gli uomini di Ben si sono sbarazzati
dell’ultima in classifica, ma il fatto che questi tre punti
spediscono i galletti a meno quattro dal vertice è quanto basta per
togliersi il cappello di fronte alla corazzata in maglia rossoblu. A
meno tre dal termine l’Auronzo può dirsi quasi interessato alle
questioni che riguardano addirittura al primo posto. Certo è quasi
un’utopia a meno quattro e partendo dal quarto posto, ma la
possibilità di sentire l’odore delle altissime sfere è quanto gli
auronzani si meritano. Conta di più però il più cinque sul Cadore
sesto, manca poco per i play-off, ma non è scontato. È l’altra
terribile faccia della medaglia che presenta un trittico di partite
finali che spaventerebbe chiunque. È vero che due saranno alla
Zandegiacomo, la prima e l’ultima, però Ponte nelle Alpi, la
maledizione Cadore e Fulgor Farra fanno paura. Si avete letto bene:
domenica ad Auronzo saranno di scena i granata di Pierobon per
affrontare l’ostacolo più consistente della loro corsa al primo
posto. Match magnifico. Contro lo Schiara i padroni di casa vanno
addirittura in svantaggio per la rete del mai domo Andrea Viel. Un
po’ di spavento, poi però i galletti si mettono a giocare e
pareggiano con Pitarevic prima di dilagare nella ripresa con De
Mattia, Da Vinchie e Martinig. Se perderà a Cappella Maggiore la
truppa di Zecchin domenica sarà matematicamente retrocessa.
Barbisano Eclisse (45) –
1919 Cadore (42) 2-2.
Quattro gol ma poche emozioni. Due a due che
consegna un punto quasi inutile ad entrambe perché l’Auronzo ha la
possibilità di provare la fuga e da sotto la Fulgor raggiunge il
Cadore al sesto posto a meno tra dal Barbisano e dai play-off.
Domenica c’è proprio Fulgor-Barbisano, ovvero il primo di tre
impegni complicati per i trevigiani che da nelle ultime due
affronteranno Tarzo Revine Lago e la trasferta a Mel contro la ZTLL.
È alto il rischio di bruciare tutti i miracoli costruiti con il
sudore fino a questo momento per gli uomini di Luciano Casagrande. In
ogni caso resterà una stagione straordinario però l’amaro in
bocca sarebbe difficile da ingoiare per i ragazzi che rappresentano
una frazione di Farra di Soligo. È evidente a tutti il calo del
Barbisano nell’ultimo periodo, ed è proprio questo fattore che fa
pensare ad un possibile crollo dei trevigiani nelle ultime tre
giornate. Anche il Cadore non sta proprio al meglio, sul campo si
nota una squadra un po’ impaurita e priva di freschezza atletica.
Nelle ultime tre giornate è ancora possibile una rimonta ma diventa
obbligatorio andare a vincere a Pian Longhi sul terreno del Coi de
Pera domenica. Le motivazioni devono riuscire a prevalere sui
problemi. Nelle ultime due i biancorossi di Liguori avranno Auronzo e
Vittsangiacomo.
Fulgor Farra d’Alpago
(42) – Comelico (26) 2-1.
È da raccontare in un film quanto sta
facendo la Fulgor Farra. Dal cambio del mister gli alpagoti sono
imbattuti e con questo successo raggiungono il Cadore issandosi a
meno tre dai play-off. Oltre alla sempre crescente autostima e alle
cose buone che si vedono sul capo, alla Fulgor vanno bene anche gli
episodi. Il primo gol è siglato da Bortoluzzi dopo uno scambio con
Simone Padovan, il secondo lo segna Padovan in prima persona ma
l’attaccante è bravo a sfruttare un evidente svarione della
retroguardia comeliana. A questo ritmo tutto è possibile alla
squadra ufficialmente assegnata a Celeste Mognol. Il vero banco di
prova è la partita di domenica con il Barbisano. Per il Comelico è
una sconfitta che ormai chiude definitivamente le porte per la
salvezza diretta. Sei punti sono troppi a questo punto e domenica in
Comelico arriva il Vittsangiacomo in lotta per il titolo. La squadra
di Magistro ora deve puntare a restare dov’è, al quartultimo posto
con la possibilità poi di pareggiare nella doppia sfida di play-out
per salvarsi. I verdi danno comunque buoni segnali nel secondo tempo
quando riescono ad accorciare con Romano che precedentemente aveva
anche colpito la traversa. Il Comelico può salvarsi.
Calcio Sarmede (37) –
Virtus Sernaglia (39) 1-1.
L’uno a uno certifica quanto ci si
aspettava. Sarmede e Virtus Sernaglia possono ormai rilassarsi perché
la loro stagione ormai non potrà avere né infamia né lode. Rigore
di Pavan per gli ospiti, l’eterno Omar De Luca per i padroni di
casa, la posta è spartita e tutti se ne tornano a casa tranquilli.
Al Sarmede può anche andar bene, salvezza ottenuta senza troppi
patemi in un campionato più agile rispetto a quello dello scorso
anno. Chissà che prima o poi la compagine di Da Frè non ci regali
una stagione da protagonista ai piani alti. Meno soddisfatti saranno
quelli di Farra di Soligo e Sernaglia della Battaglia. La fusione non
ha portato i risultati sperati, sicuramente da quelle parti qualcosa
in più si aspettavano. La squadra di Stefano Merlo si trova a meno
sei dai play-off con tre gare da giocare, ormai non c’è più nulla
da sperare. Magari un finale di orgoglio potrebbe rendere un po’
meno amaro l’estate.
Tarzo Revine Lago (32) –
Castion (34) 1-2.
Qui si compie il risultato più importante del 25
aprile. Il Castion espugna Revine Lago, sorpassa il Tarzo e si getta
nelle amorevoli braccia della salvezza. Non è ufficiale, ci sarà
ancora da lottare, ma i numeri parlano chiaro: più due sulla coppia
Cappella Maggiore-Tarzo, ma soprattutto più quattordici sul Coi de
Pera che in caso di arrivo al quintultimo posto diventerebbe la
potenziale avversaria dei verdi del Nevegal. A questo si aggiunge un
calendario tutt’altro che proibitivo da qui alla fine del
campionato: due squadre che non hanno più nulla da chiedere come
Virtus Sernaglia e Sarmede in casa, e la trasferta sul campo dello
Schiara ultimo e tra una settimana probabilmente già retrocesso.
Basta non rilassarsi e la questione è fatta. Sembrava impossibile
dopo lo 0 a 5 di Cappella Maggiore, poi quattro vittorie, un pari e
una sconfitta. Un ruolino di marcia eccezionale per Salvador dal suo
approdo a Castion. Decisiva la doppietta dagli undici metri di
capitan Caneve, l’uomo decisivo nel momento decisivo e nel corso di
tutta la stagione. Anche il gol trevigiano è dal dischetto, lo sigla
il solito Uliana, ma non basta alla compagine di Adriano Poser per
portare a casa punti. È una sconfitta pesante tra le mura amiche. La
salvezza potrebbe arrivare lo stesso, ma occorre fare ancora un po’
di punti per avere la sicurezza di tenere il Coi de Pera più
indietro di più di dieci punti.
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