Di nuovo calcio, quello vero almeno in seconda categoria. E in Seconda
R i colori rossoblu della ZTLL continuano a dominare. Gli zumellesi passano
nella tana dello Schiara, il fanalino di coda onora come pochi l’impegno, anche
se la terza categoria è ormai una certezza, e costringe la capolista a
stringere i denti fino in fondo per portare a casa il tre a due finale. I tempi
dei sorrisi nello spogliatoio di Signoretto arrivano però dopo il triplice
fischio perché da Barbisano arriva la notizia del pareggio del Ponte nelle
Alpi. I granata non sono riusciti nell’impresa di espugnare il terreno della
quarta in classifica e ora sono costretti ad inseguire da meno tre con soli
quattro turni a disposizione. Per i trevigiani è un pari prestigioso ma che non
aiuta in classifica perché l’Auronzo vince a Pian Longhi con il Coi de Pera e
agguanta la compagine di Casagrande a quota 44 al quarto posto. Il Cadore,
quella che al momento resterebbe fuori dai giochi del post-campionato, è a meno
tre dalla coppia perché non va oltre l’uno a uno in casa contro un vivissimo
Comelico in un derby molto spettacolare.
Tranquilli voi di San Giacomo di Veglia, non ci siamo dimenticati di
voi. Si, perché il Vittsangiacomo piega ferocemente il Castion tra le proprie
mura e mantiene la terza piazza a meno quattro dal vertice. Adesso però il
Ponte è sopra solo di un punto e il secondo posto è si un ripiego per i
trevigiani, ma in vista play-off non sarebbe poi così male. Ben lungi comunque
dal considerare la lotta al primo posto chiusa.
Sotto al Cadore è praticamente ora di sventolare la bandiera bianca a
Farra di Soligo. La Virtus
Sernaglia è fermata a domicilio dal Cappella Maggiore e
scende a meno sei dalla zona play-off. Prende sempre più quota invece una
stupefacente Fulgor Farra che espugna con determinazione Fiames costringendo il
Cortina ad arrendersi all’evidenza che recita il nome dei play-out. Ma quel che
più conta è che gli alpagoti restano a meno cinque dai play-off. È tanto, ma
non un enormità visto cosa propone il calendario.
È salvezza sicura invece per il Sarmede. I trevigiani rimandano al
mittente il Tarzo Revine Lago e salgono a più sette sul quintultimo posto. Il
Tarzo di Poser invece deve ancora lottare dato che il Cappella è a soli tre
punti.
Il Castion è la squadra su cui fare la corsa per salvarsi. I verdi di
Salvador ritornano a fare i conti con la sconfitta e perdono un punto dal
Cappella Maggiore, la quintultima. Gli uomini di Del Puppo poggiano a ventinove
punti, a due dalla salvezza e dunque dal Castion, a tre dal Tarzo. Sotto è
ancora vivo il Comelico, giunto a tre risultati utili consecutivi e a meno
cinque dalla compagine del Savaris. Rassegnate invece Cortina e Coi che possono
solo lottare per una posizione in griglia migliore.
Mercoledì si torna in campo per il recupero della ventesima giornata.
Un turno infrasettimanale molto delicato, forse l’ago della bilancia del rush
finale.
Matchday
twenty-seven ai raggi X
Schiara
(12) – Z.T.L.L. Sinistra Piave (51) 2-3.
È necessaria la giornata di grazia di bomber N’diaye per mettere sotto
l’ultima della classe. Non c’è niente da fare, sono gli scherzi di questa
Seconda R così equilibrata in cui ogni partita può riservare la trappola
perfetta. La ZTLL
si aggrappa al suo attaccante per strappare tre punti che al novantesimo
acquistano un valore ancora più rilevante del semplice risultato di una
partita. Infatti il pari del Ponte consenta alla truppa di Alex Signoretto di
guadagnare ancora lì davanti a tutti, ora l’immagine della ZTLL traspare in
maniera più nitida sopra a tutte le altre. Vantaggio di più tre sui granata e
destino saldamente nelle mani zumellesi. Una partita davvero poco prevedibile e
per questo il merito dei blaugrana è ancor maggiore, successo che è lì per
dimostrare la riuscita del percorso di maturazione di un gruppo che nel lontano
ottobre aveva perso tutte le sicurezze dopo essersi lasciato beffare in una
sfida del genere contro il Coi de Pera. Questa volta le certezza ci sono, la
più consistente porta il nome di Daouda N’diaye che con questa pesantissima
tripletta lievita a ventitré gol in campionato. I nobili sforzi della compagine
di Alessandro Zecchin si compiono nelle reti di Albano e Sbardella che però non
bastano ai gialloneri per mettere a segno quello che sarebbe stato forse il
risultato più sbalorditivo dell’intera stagione. Purtroppo per loro allo
Schiara alla fine non resta nulla e da adesso in poi ogni domenica potrebbe
essere quella giusta perché le venga consegnata l’amara matematica che attesti
la retrocessione. Il rischio si correrà già da mercoledì quando il fanalino di
coda farà visita all’Auronzo. La capolista invece è attesa da un rischioso
impegno interno contro il Cappella Maggiore.
Barbisano
Eclisse (44) – Ponte nelle Alpi (48) 1-1.
Pareggio totale: stessa anticamera, stessa prestazione, stesse
conseguenze in classifica. Senza contare che entrambe finiscono in dieci per le
espulsioni di Davide Mares e Piai. L’uno a uno non sta bene a nessuno. Il Ponte
nelle Alpi perde due punti nella corsa al primo posto, il Barbisano in quella
lotta non c’è più definitivamente e non si scrolla nemmeno di dosso quel
rischio, non utopico, colorato di biancorosso. Il Cadore è a meno tre ed è lì a
testimoniare che chi è sotto all’asticella del quinto posto ci crede ancora.
Mercoledì lo scontro diretto in casa dei trevigiani che potrebbe si mettere il
Cadore fuori dai giochi, ma anche avere l’effetto opposto. Forse per la prima
volta nella stagione la pressione la sentono anche all’interno dello
spogliatoio di Luciano Casagrande. Non è di certo il momento migliore anche per
la serenità del gruppo di Charly Pierobon. Il Ponte non riesce più a trovare i
tre punti e la trasferta a Barbisano è l’emblema di questa situazione. Granata
avanti con De Min nel primo tempo, vengono raggiunti dal puntello di Saccon
quando mancava poco più di un quarto d’ora. La determinazione e l’ambizione ci
sono, è venuta meno quella forza risolutrice che ha condotto il Ponte nelle
Alpi nei quasi sei mesi che gli uomini dell’Orzes hanno passato in testa alla
classifica. E ora può piovere sul bagnato. Il 25 aprile c’è il derby con il Coi
de Pera che non vede l’ora di complicare la vita ai cugini, poi domenica la
trasferta in Auronzo. O il Ponte tira fuori l’artiglieria pesante oppure la ZTLL se ne va, e il Vitt
potrebbe sfruttare per rubare anche la seconda piazza.
Vittsangiacomo
(47) – Castion (31) 4-1.
Non tiene il Castion alla corte del Vittsangiacomo. I trevigiani
controllano la partita e vanno a segno quattro volte per piegare la resistenza
verde. Il primo posto è ancora un obbiettivo plausibile visto a distanza di
quattro punti. Domina a centrocampo la squadra di De Nardi e il Castion non può
nulla anche se non manca a livello di grinta e spirito combattivo. La partita
non muore mai fino a quando Mazzer mette il sigillo finale con la quarta rete
di squadra. Le prime tre dei trevigiani sono di Mattiuzzi, Ortolan e Vienna, la
marcatura bellunese è di De Min. Ora sul cammino del Vitt ci sono due trasferte
dolomitiche: prima il Cortina il 25 aprile, poi in Comelico. Due battaglie in
cui il Vitt non può permettersi di non dare il cento percento. Quando gira il
centrocampo però i trevigiani diventano una macchina da guerra, dura per
chiunque da bloccare, tanto meno per un Castion encomiabile ma non di certo con
a disposizione le stesse qualità dei padroni di casa. La striscia positiva dei
verdi si ferma dopo quattro risultati utili consecutivi e tre vittorie in fila.
Il Cappella Maggiore non ha vinto dunque la compagine di Salvador resta fuori
dalla zona rossa, anche se due punti da gestire sui trevigiani di Del Puppo non
sono di certo una garanzia. Serve una grande prova a Revine Lago mercoledì in
uno scontro diretto che potrebbe mettere fine alle preoccupazioni di chi ne
risulterà vincitrice. La temperatura si fa sempre più calda.
Coi de
Pera (20) – Auronzo (44) 3-4.
Non c’è logica nella trama del match, molta di più invece quella
riscontrabile nel risultato finale he in ogni caso premia la squadra più forte.
Anche se a detta di tutti un pari avrebbe rispecchiato di più l’andamento della
partita più pazza della stagione. L’Auronzo ottiene i tre punti grazie anche
alla maturazione di una squadra a cui non serve più dominare per vincere.
Finalmente anche io galletti sanno sfruttare gli episodi a loro congeniali,
come i ripetuti errori della difesa e del portiere pontalpino. Non c’è logica
perché è la difesa di De Biasi a regalare reti a grappoli agli ospiti, la
stessa difesa in cui gioca il terzino Piazza che è l’autore di tutte e tre le
reti dei padroni di casa. Le marcature auronzane sono di Da Vinchie, Pitarevic,
Bombassei e Cian. Un festival di botta e risposta fino al 2-2 poi la compagine
di Ben allunga fino al 4-2 mentre nel finale Piazza mette a segno l’ultimo gol
della giornata. L’Auronzo raggiunge il Barbisano al quarto posto e allunga sul
Cadore sesto: più tre sui cugini. Non è un vantaggio decisivo, ma già
importante considerando che mercoledì allo Zandegiacomo salirà lo Schiara
mentre Barbisano e Cadore si incroceranno in terra trevisana. È l’occasione per
sistemare ancora la situazione lì all’interno della zona play-off. Il Coi de
Pera non può più sperare nella salvezza diretta. Undici punti di ritardo dal
Castion su dodici ancora in palio sono una sentenza, il peggio è che il
Cappella Maggiore si è presa un punto in trasferta ed è salita a più nove dai
pontalpini di De Biasi. Ricordando che con dieci punti di margine il play-out
non verrà disputato.
1919
Cadore (41) – Comelico (26) 1-1.
Spettacolare, ricco di episodi, ma senza vincitori. Questo è il succo
di questo sentito derby tra Cadore e Comelico. Il pari è giusto anche se le
reti potrebbero essere state almeno un paio in più per parte. Il Comelico va in
vantaggio presto con Bergagnin che batte Michielli anche grazie ad una
deviazione, il Cadore trova il pari all’alba della ripresa con il primo gol in
prima squadra di Mario De Bon. Molte le occasioni da entrambe le parti e la
partita è comandata a tratti dall’una e a tratti dall’altra. Un punto che non
serve a molto. Il Cadore perde due punti dal quinto posto, il Comelico in
realtà ne guadagna uno sul Castion (ora distante cinque punti) ma non basta.
Certo è che la squadra di Magistro sta bene su più fronti però il rischio è che
si un po’ troppo tardi. Cinque punti possono essere tanti con solo quattro
turni da giocare, serve un ruolino di marcia da top team. Sette punti nelle
ultime tre sono una nobile e meritata base, ma ora andare a Farra d’Alpago e
poi ospitare il Vitt non può essere cosa troppo gradita. Un obbiettivo potrebbe
essere anche quello di sopravanzare il Cappella Maggiore per approfittare poi
di tutti i vantaggi che l’arrivare dodicesimi conduce in vista dei play-out. Il
Cadore mercoledì andrà a Barbisano per quella che è l’ultima spiaggia che può
salvare una stagione.
Cortina
(22) – Fulgor Farra d’Alpago (39) 1-3.
Virtus
Sernaglia (38) – Cappella Maggiore (29) 1-1.
Non si pungono Virtus e Cappella Maggiore, ma così facendo nemmeno una
delle due riesce nel suo intento, o almeno nella piena realizzazione di esso.
Si perché al Cappella un punto qui non risolve di certo i problemi, però almeno
consente di accorciare sul Castion, adesso distante due punti. Invece chi ormai
non ha quasi più nulla su cui poggiare le speranze è la Virtus Sernaglia.
Questi due punti persi portando alla dilatazione dello svantaggio dal quinto
posto fino a sei punti. Ormai solo un miracolo potrebbe rimettere in gioco i
trevigiani di Stefano Merlo a cui non basta la rete del solito Gerlin, perché
Ferri riesce a pareggiare i conti. Gli ospiti di Del Puppo non mollano la presa
anche se la situazione cominciava a farsi pesante. L’indole è quella della
squadra che lotta, e fino all’ultimo respiro ci sarà battaglia dato che non è
aperta soltanto la lotta contro il Castion e il Tarzo per la salvezza diretta,
ma uno scenario importante è anche quello che si potrebbe aprire se il Cappella
riuscisse ancora a guadagnare un paio di punti sul Coi de Pera da qui alla fine
della stagione. Concludere con più di dieci punti di vantaggio sulla penultima
permette di salvarsi senza giocare la gara di play-out. Tutto questo per
credere ancora. Per la Virtus
è in programma mercoledì la trasferta di Sarmede, mentre per il Cappella c’è
l’impegno più duro che al momento la Seconda R può proporre: la trasferta a Mel contro
la capolista.
Calcio
Sarmede (36) – Tarzo Revine Lago (32) 3-1.
Non c’è matematica, ma il Sarmede è salvo. Più sette sul Cappella è
una distanza più che rassicurante. Non c’è verso per il Tarzo nei novanta
minuti, la compagine di Da Frè è più solida e determinata e ottiene tre punti
che consegnano la giusta serenità al finale di stagione del Sarmede. Non sarà
per nulla sereno invece il finale del Tarzo che con soli tre punti da difendere
sul Cappella Maggiore non può considerarsi tranquillo. Bisogna ancora fare
punti pesanti, ancora affrontare gare ad alta tensione per poter gridare alla
salvezza. La prossima, il 25 aprile, la tensione forse toccherà il suo picco massimo
perché in riva al lago giungerà il Castion per una sfida che può segnare una
stagione. Punti che valgono il doppio. Il Sarmede ora può giocarsele tutte con
più tranquillità cercando di ottenere il maggior numero di risultati utili
possibile. Mercoledì c’è l’opportunità per cercare una vittoria prestigiosa in
casa con la Virtus
che ormai potrebbe avere esaurito ogni velleità. Complimenti a Da Frè che con
il suo lavoro è riuscito ancora una volta a condurre i trevigiani ad una
salvezza diretta, questa volta senza nemmeno dover attendere l’ultima giornata
come era accaduto nella stagione passata.
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