di Gianluca Da Poian
Continua il nostro giro di interviste ai
giovani talenti locali che si stanno imponendo nei vari club
professionistici, chi nei vari settori giovanili, chi in prima squadra.
Dopo aver sentito nei mesi scorsi Alberto Tibolla, Giorgio Sommavilla e
Filippo De Col tocca oggi ad Andrea Sitta, centrocampista classe 1997
partito dalle giovanili del Sois e che attualmente gioca nel Vicenza,
con la quale ha disputato nella scorso stagioone la categoria degli
Allievi Nazionali.
Ciao Andrea, allora inanzitutto come sono andate le vacanze estive?
"Molto
bene, grazie. Quest'anno appena iniziate le vacanze ne ho approfittato
subito di tornare a casa per stare un po' di tempo con la famiglia e gli
amici. Poi sono andato due settimane a Jesolo per rilassarmi un po' e
per staccare la
testa dal calcio, in modo da essere pronto a iniziare una nuova stagione
al
massimo delle forze, in modo da poter fare sempre meglio. A Vicenza sono tornato il 7
agosto, molto prima rispetto all' anno precedente ma del resto a sono
venuto qui per rincorrere il mio sogno e quando il calcio chiama vado
di corsa. Avevo una gran voglia di ricominciare e non aspettavo altro!"
Già, il Vicenza. Come è stato il passaggio ad un club così importante e blasonato come quello berico?"Devo dire che alla fine il
primo anno che ho passato a Vicenza è stato molto positivo. Ho potuto
fare un salto di qualità importante passando dal giocare un campionato
regionale con il Giorgione e con giocatori della mia età ad uno nazionale con
compagni di un anno più grandi di me. Ho capito subito che ci sarebbe
stato da sudare per trovare spazio ma alla fine, con il sacrificio e la voglia di
impegnarmi sono riuscito a garantirmi sempre un posto da titolare in
mezzo al campo."
Una caratteristica che
accomuna tutti i ragazzi che arrivano a giocare ad alti livelli sono
proprio i molti sacrifici che si devono fare e che non tutti sarebbero
disposti a sopportare. Hai avuto difficoltà da questo punto di vista?
"Il primo anno fuori casa è stato sicuramente difficile; la distanza da
famiglia e dagli amici di sempre si è fatta sentire ma comunque mi sono
sempre stati tutti vicini e pronti a darmi una mano, anche perchè in
fondo Belluno e Vicenza non sono poi così lontani. Devo però dire che
qui ho trovato un ambiente e delle persone, dai dirigenti, ai compagni e
agli amici che mi hanno fatto sentire subito a casa e che mi hanno
permesso di avere un facile ambientamento in questa bella città e mi
hanno aiutato a superare le difficoltà.
Ed ora bisogna guardare alla prossima stagione. Cosa ti aspetti da questa annata?
"Personalmente
le mie prospettive per la nuova stagione sono quelle di giocare il più
possibile, sperando magari di essere notato ed acquistato da qualche
squadra di livello più
alto, visto che quest' anno il Vicenza è retrocesso in Lega Pro, anche
se prima di tutto spero che la squadra possa risalirein serie B.
Poi soprattutto vorrei aumentare il mio bottino di reti personale ma
con reti decisive che servano alla squadra, perchè altrimenti se segni e
poi perdi non puoi essere felice. Voglio impegnarmi molto perchè sarà
una stagione importante."
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