di Gianluca Da Poian
L' anno della
svolta; così molti definiscono la stagione della Dolomitica che sta per
prendere il via e che vederà la nuovissima realtà prendere parte al
prossimo campionato di A2. Molte novità ma anche fondamentali certezze
come Fabrizio Piaz, 13 anni di fila nella Canottieri Belluno e ora
pronto a
d aiutare da capitano il gruppo di ragazzi interamente made in
Belluno che sogna il raggiungimento della salvezza.
Ciao
Fabrizio. Oramai ti appresti ad iniziare il tuo quattordicesimo anno
con la maglia della Canottieri, ora Dolomitica; cosa significa restare
fedele per così tanto tempo alla stessa squadra, che nel tuo caso
rappresenta anche la tua provincia?
" Già 14 anni? Ogni
tanto mi sembra di aver appena cominciato e invece... Devo dire che qui
mi sono sempre trovato bene; la società si è sempre comportata bene con
me e nel tempo si è formato un vero e proprio gruppo di amici.
Chiaramente ho avuto anche opportunità di cambiare; le proposte sono
arrivate anche da fuori provincia ma, valutando i pro e i contro, ho
sempre preferito restare qui. In fondo, quando da una società si riceve
tanto è anche giusto ricambiare. Non nego che poi, il fatto di giocare
anche in campionati di livello elevato, ha avuto la sua importanza ma,
la credibilità che ha sempre avuto la Canottieri è stata determinante
nelle mie scelte professionali."
Con così tanti anni di miltanza in quasta squadra avrai sicuramente un ricordo più bello e uno più brutto rispetto agli altri. Vuoi raccontarcelo?
"E'
difficile trovare un episodio più bello degli altri, perchè ce ne sono
stati tantissimi. Certo, le stagioni in cui abbiamo ottenuto le
promozioni sono sempre bellissime ma per me è stata straordinaria anche
la salvezza appena conquistata quest' anno, con soli due brasiliani e
molti ragazzi per la prima volta in A2.
Di negativo non c' è nessun ricordo
in particolare; chiaramente durante le annate ci sono stati momenti più
belli e meno belli, ma ricordi totalmente negativi non ne ho."
Durante
la tua carriera hai visto sicuramente passare per Belluno tanti
brasiliani; se dovessi indicare il più forte o i più forti che hai avuto
come compagni di squadra quali citeresti?
"Come dici
te, ci sono stati molti verdeoro che hanno giocato qui a Belluno. Forse,
il giocatore più completo, sia dal punto di vista tecnico che fisico, è
stato Papù, un calciatore da categoria superiore capace di spezzare gli
equilibri delle partite. Ma ce ne sono molti altri come Gilli De
Araujo, Rogeiro Tilico, Jair Dalle Molle, Rogeiro Santana etc. Però
ripeto, guardando nel complesso, Papù è stato il giocatore che più mi ha
colpito di quelli passati per la Canottieri. "
Passiamo
al presente della Dolomitica. In estate la fusione con l' Atletico e l'
iscrizione, seppur con qualche difficoltà, alla serie A2. Come ci si
appresta a vivere una stagione in cui molti addetti ai lavori già vi danno per spacciati?
"Io
so solo che bisogna provarci e dal 2 settembre lavoreremo duro per
tentare di raggiungere un traguardo che sarebbe straordinario. Non
nascondo che sia difficile, molti ragazzi disputeranno la prima stagione
in una categoria così importante, ma lotteremo fino alla fine per
farcela.
La scelta fatta dai dirigenti quest' anno è
improntata al dare un futuro più tranquillo al calcio a 5 a Belluno.
Magari, se questa stagione dovesse andare male, non è detto che fra
qualche anno non si possano avere grosse soddisfazioni da questa
squadra."
Tu sei una delle certezze per la Dolomitica.
Assieme a te, compagno di squadra prima e allenatore poi, c' è Alessio
Bortolini. Quanto conta avere ancora lui come mister?
"Alessio
è stato un giocatore per tanti anni con noi e nessuno come lui conosce
l' ambiente, le dinamiche dello spogliatoio, le difficoltà che ci
possono essere etc. Ci farà lavorare sodo, ma starà a noi giocatori
mettere in pratica i suoi insegnamenti."
Per concludere, se potessi fare un appello ai tifosi, cosa vorresti dire loro?
"Sembra
scontato ma mai come quest' anno abbiamo bisogno di loro. Ci sono
sempre stati vicini e non sia mai che magari, il fatto di avere tutti
giocatori locali in squadra, non li avvicini ancora di più a questa
realtà. Il mio sogno è avere sempre la Spes Arena piena perchè è una
carica importante per noi. Insieme le difficoltà si superano meglio."
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