(di Mattia Capraro)
Talento puro, estro a non finire, mai una giocata casuale! E' il
Roby Baggio “de noialtri”, lo Jovetic dei poveri, ma più
semplicemente Nicola Marsango.
Classe 1987, fantasista di Cesiomaggiore, milita da sempre in maglia Plavis. Cresciuto nel settore giovanile biancoazzurro, “Marsa” è lanciato in Prima squadra in un ormai lontano 2004 ad opera di mister Pietro Galli. Le sue giocate hanno garantito alla squadra della destra Piave la svolta negli obiettivi, da sempre relegati ai bassifondi della Seconda Categoria, in un andirivieni con la Terza. Rapidità e tecnica le doti di Nicola Marsango che in questi anni ha visto crescere una Plavis tutta cuore e polmoni sino all'approdo nel 2008 in Prima Categoria. La Plavis “pane e salame” e un gruppo storico si salvano per ben due anni nel campionato maggiore contro ogni pronostico e ora, la nuova realtà biancoazzurra vede i santagiustinesi al terzo tentativo di assalto alla Promozione. Nicola è neo-mister grazie al corso allenatori conclusosi a Giugno a Belluno e da un paio d'anni guida la panchina della Juniores provinciale della Plavis.
Classe 1987, fantasista di Cesiomaggiore, milita da sempre in maglia Plavis. Cresciuto nel settore giovanile biancoazzurro, “Marsa” è lanciato in Prima squadra in un ormai lontano 2004 ad opera di mister Pietro Galli. Le sue giocate hanno garantito alla squadra della destra Piave la svolta negli obiettivi, da sempre relegati ai bassifondi della Seconda Categoria, in un andirivieni con la Terza. Rapidità e tecnica le doti di Nicola Marsango che in questi anni ha visto crescere una Plavis tutta cuore e polmoni sino all'approdo nel 2008 in Prima Categoria. La Plavis “pane e salame” e un gruppo storico si salvano per ben due anni nel campionato maggiore contro ogni pronostico e ora, la nuova realtà biancoazzurra vede i santagiustinesi al terzo tentativo di assalto alla Promozione. Nicola è neo-mister grazie al corso allenatori conclusosi a Giugno a Belluno e da un paio d'anni guida la panchina della Juniores provinciale della Plavis.
Da Limana attraverso il fiume sacro alla
patria e salgo a Cesio, dove è doveroso il ringraziamento a “Marsa”
per essersi concesso ai Nostri “microfoni” per un'intervista ad
uno dei più talentuosi giocatori bellunesi...
Nicola Marsango in "un'equilibrata" festicciola di paese...
Ciao
“Marsa”, come stai? Passata bene l’estate prima di ricominciare
le fatiche della preparazione?
Diciamo
che sono in un momento particolare del mio percorso perché dopo anni
di studi (anche se non si finisce mai), sono alla ricerca di
un'occupazione che possa in parte giustificare gli sforzi di questi
anni. Della serie.. 'Tocca far qualcosa'... In generale comunque
bene, grazie!
La
Plavis ha iniziato la preparazione molto presto quest’anno, che ne
pensi di una partenza anticipata già in Prima Categoria?
L'obbiettivo
principale di questi allenamenti prima di Ferragosto credo fosse da
un lato quello di permettere a mister Ferro di farsi conoscere e di
conoscere l'ambiente nel quale dovrà portare le proprie idee e
competenze, dall'altro consentire alla società, che ha una nuova
organizzazione, di tirare le fila anche e soprattutto dal punto di
vista sportivo, valutando su quanti e quali giocatori puntare per la
nuova stagione. Penso ci sia bisogno ancora di un paio di giocatori e
sono convinto arriveranno a breve...
Cambio
in panchina; dopo l’addio di Borgato arriva Ferro, ex capitano del
Seren e dell’Union? Cosa ti aspetti da lui?
La
mia speranza è che le sue esperienze positive ed i successi vissuti
da calciatore possano inserirsi e penetrare nel contesto della Plavis
per una crescita personale e soprattutto di gruppo. Chi è abituato a
vincere non dimentica come si fa. Il difficile è trasmetterlo.
Parliamo di
te, dribbling ubriacante, corsa e tanta fantasia. Cosa manca o è
mancato a Nicola Marsango per arrivare nel calcio dei big?
Corsa magari
non proprio tanta...Probabilmente un po' di più convinzione nei
propri mezzi e qualche scelta orientata in direzione diversa del
passato; qualche categoria in più avrei voluto provarla, ma non si
sa mai in futuro...
Cresciuto
nelle giovanili della Plavis, sei uno dei pochi ad essere emerso già
giovanissimo in prima squadra; un grazie in particolare a qualcuno?
Credo
che l'unico vero ringraziamento vada alla mia famiglia, perché non
mi ha mai fatto mancare il Suo sostegno; difficilmente i miei
familiari si sono persi qualche mia partita e anche perché fino a
quando non ho potuto muovermi autonomamente mi ricordo infiniti
tragitti in via Pulliere per allenamenti, convocazioni,.. o anche
semplicemente per stare con i miei compagni di squadra...Un grazie
sincero a loro!
Non
hai mai cambiato maglia e ormai sei una bandiera a Santa Giustina?
Eterna fedeltà ai colori biancoazzurri?
Effettivamente
quella 'camiseta' è quasi una seconda pelle. Eterna fedeltà è una
affermazione importante. Non me la sento di sbilanciarmi in tal
senso, anche perché vado per i 26 anni ed onestamente non so ciò
che la vita mi riservi prossimamente.. Preferisco ragionare a breve
termine. Certo è che la Plavis è nel mio cuore...
Ormai
da 3 stagioni la Plavis stà facendo sforzi enormi per raggiungere la
Promozione, ma qualcosa è sempre mancato lasciando delusi i più
più…che stagione sarà quella di quest’anno? Quali obiettivi per
la piazza santagiustinese?
Sono
stati commessi molti errori negli anni che hai citato.. Qualche volta
la società, intendendo tutti (da chi decide ed organizza a chi
gioca), non ha sempre avuto il polso della situazione, ma il problema
principale comunque va ricercato nei giocatori che fanno parte della
rosa e nella naturale, ma sbagliata, abitudine umana a ricercare
giustificazioni o alibi in qualunque situazione si presenti. È
mancata un po' la voglia di emergere con i fatti piuttosto che con le
parole. Quest'anno si parte con un progetto nuovo e ripeto sta a noi
calciatori dare il massimo per ottenere i risultati sperati, anche e
soprattutto nel caso in cui venga a mancare qualcosa; La differenza
la si fa quando le cose iniziano ad andare male, non quando va tutto
bene!
La
domanda che non volevi: hai vissuto due Plavis: quella pane e salame
e tanta passione a discapito delle qualità e una più recente e
diversa dalle origini. Quale preferisci? Hai l’obbligo di
rispondere 50 o 50…
..chiedo
l'aiuto del pubblico.. a parte gli scherzi, credo
che il calcio dilettantistico sia quello della condivisione libera
senza fini nascosti. Il modello pane e salame è un sport svolto in
maniera sana e genuina e per come l'ho vissuto io 'da bocia' insegna
molto sul piano umano e relazionale (lo preferisco). L'altro è un
tipo di calcio che permette una crescita dal punto di vista
tecnico-tattico perché ti porta a giocare con più competenza e
razionalità (è un calcio più adulto). Credo che la fusione dei
modelli possa portare, nella nostra realtà, ad avere obbiettivi e a
perseguirli con passione.
Zt, Limana,
Alpago e Cavarzano saranno le Vostre rivali bellunesi. Un voto da 1
a 10 per ognuna in base al mercato di quest’estate e le prospettive
future…
Alpago:
voto 6,5 con il gruppo, con il vivaio e con il nuovo Mister, al
quale va il mio augurio, riusciranno come sempre a ben figurare nella
categoria.
Cavarzano:
voto 8 le sconfitte dell'anno scorso daranno maggior sapore alle
vittorie di quest'anno e per questo motivo oltre che ad un signor
mercato, il Cavarzano lo vedo nelle zone nobili della classifica. In
bocca al lupo a Mister Fontana!
Limana:
voto 7 in genere una neopromossa all'inizio paga sempre un pochino
in termini di punti, ma il Limana di quest'anno può tranquillamente
puntare ad un campionato piuttosto tranquillo.
Zt:
voto 8 non voglio azzardare un voto più alto viste le esperienze
Plavis degli ultimi anni; sulla carta squadra molto competitiva, con
giocatori di esperienza. Al momento la meglio attrezzata di tutte le
bellunesi!
Chi è il
giocatore più forte con il quale hai giocato? Il più estroso? E il
più festaiolo?
Domande
scomode perché necessariamente si esclude qualcuno. Il più forte
come presenza sul campo Ivan Longo, con lui alle spalle dormi sempre
sonni tranquilli. Sul più estroso faccio un po' fatica a dirti un
nome di chi con una giocata ti cambiava la partita, ma il “motorcito”
Andres Grande in questo senso era impressionante. Per quanto riguarda
il più festaiolo ne ho vissuti tanti e tutti molto piacevoli a loro
modo, i “vecchi” Bortolin, Capraro (mi ricordo un matrimonio..),
Scarton, Chittaro, ma dico Enrico Brandalise perché mi fa morire..
Chi secondo te
poteva ambire a piazze più prestigiose rispetto a quanto calcato in
questi anni?
Ti
cito dei miei compagni. A me piace molto Rexhaij perché ha colpi
importanti, basta che se lo metta in testa. Un altro giocatore
davvero bravo per forza e tecnica è Cristian 'Cofano' Scarton che se
riesce ad allenarsi con costanza può fare la differenza in questa
categoria e anche un po' più su. Poi Nogarè che per motivi
lavorativi è sceso di categoria da tempo, ma che 2-3 categorie sopra
ci starebbe tranquillo.
Solita domanda
sui portieri…Chi è quello con cui hai giocato che vorresti sempre
alle tue spalle?
A
Santa Giustina sono passati tanti portieri.. Al primo posto, anche se
non ha mai giocato gare ufficiali con noi metto Enrico Sgrò che si è
allenato per diverso tempo con noi negli anni passati. Solo dagli
allenamenti ho percepito una presenza ed una personalità che non ho
riscontrato così forti in nessun altro interprete del ruolo..
Qual è il
ricordo più bello che il calcio ti ha regalato?
Il
calcio 'pane e salame' mi ha regalato una promozione ai playoff e
delle salvezze miracolose in finale playout...Ce ne sono molti altri,
personali, quando gente che non ti ha mai visto prima viene a
complimentarsi con te a fine partita ad esempio, ma la notte in
Alpago e soprattutto il pomeriggio di Fontanelle non hanno eguali
E il più
brutto, se c’è?
I
brutti ricordi li ricollego alle ultime 2-3 stagioni nelle quali sono
stato vittima di numerosi infortuni, spesso muscolari. Sono
situazioni che ti costringono a rimanere a lungo fuori dal campo a
guardare gli altri giocare quando vorresti essere protagonista
assieme ai tuoi compagni li in mezzo...
Un aggettivo
per ricordare il compianto Eugenio Dal Castel, presidentissimo della
Plavis…
Presente!
Anche se uno solo non basta..
Un difetto di
Nicola Marsango?
A volte troppo
riflessivo
Un pregio di
Nicola Marsango?
Mi reputo una
persona equilibrata
So
che la Plavis ti ha offerto nel passato la panchina Juniores e, cosa
importante, che hai il patentino di allenatore. Nicola sarà mister
anche in futuro o quando appenderai le scarpe al chiodo ti dedicherai
ad altro?
L'esperienza
vissuta è stata molto positiva ed ho sfruttato subito la possibilità
di acquisire il patentino (si può fare dal 25° anno di età). Il
Calcio spero non lasci la mia vita nemmeno quando smetterò di
giocare e per questo motivo un ruolo al suo interno me lo ritaglierò.
Da mister o da preparatore ancora non lo so...
A chi senti di
dire “Grazie” per il giocatore che sei stato, sei e sarai?
Tutti
i mister che ho incontrato nella mia carriera hanno lasciato tracce
di loro in me. A pensarci ne ho vissuti veramente di tutti i tipi!!
In tutti di loro, eccetto uno, ho riscontrato e sentito fiducia nei
miei confronti, e per qualunque calciatore questo è fondamentale...
Che pensi del
blog calciobellunese.blogspot.com?
Mi
piace molto e sono spesso on-line per tenermi aggiornato sui
movimenti e sulle novità del calcio in Provincia, poi alla domenica,
con le dirette, offre un servizio molto utile per tutti i
calciofili..
Grazie Marsa,
ti chiedo un saluto spontaneo ai lettori del Nostro blog…
Un
ringraziamento a te Met e a tutti coloro che danno il loro
contributo, permettendo la sopravvivenza di questa piattaforma..
soprattutto ai lettori!! Ciao a tutti!
Nessun commento:
Posta un commento