Si, prime tre perché il derbissimo tra Sarmede e Cappella Maggiore termina a reti bianche e le due contendenti rimangono un passetto indietro rispetto alle altre corregionali all’inseguimento del Limana. In realtà il Cappella ha gli stessi punti del Vitt, però gli uomini di Charly Pierobon hanno differenza reti migliore e una gara in meno. Secondo in solitaria un Cordignano ormai inarrestabile.
Treviso dietro a Limana. Il 5-0 dei gialli ai granata è la risposta
dopo il mezzo passo falso in casa del Cadore e la truppa di Da Rold tiene un
morbidissimo cuscino di nove punti tra sé e il Cordignano che, per altro, ha
una gara in più rispetto a tutte.
Comincia a formarsi un gap rilevante anche tra quinto e sesto posto,
rispettivamente dentro e fuori i play-off. Quinto è il Sarmede a quota 32, sesto il Castion a 29 si, ma con una partita giocata
in più rispetto a tutte (Cordignano escluso). I verdi di Sommacal conquistano
la battaglia di Revine Lago, uscendo vincitori là dove erano cadute Cappella
Maggiore e Auronzo. Una partita con tutti i tratti dell’epica per un Castion
che si invola alla ricerca dell’impresa e un Tarzo che forse deve dire immediatamente addio ai sogni di gloria
fermo restando che i trevigiani stanno costruendo una stagione di spessore.
Perde l’Auronzo a
Sospirolo, cade per la terza volta consecutiva ed è ad un passo dal dire addio
ai play-off, non per il margine da recuperare ma per l’andamento che questa
stagione sta assumendo. è una sconfitta sanguinosa per i galletti, una vera e
proprio impresa per la Sospirolese
che torna al successo e si carica per provare un’impresa.
A godere della sconfitta dei galletti è la Fulgor Farra che passa via la squadra di Ben grazie alla quarta
vittoria consecutiva, quella ottenuta in casa con il Comelico. Gli alpagoti volano, per la verità sfruttando anche un
calendario non impossibile, ma in meno di tre settimane si ritrovano dal pieno
rischio di finire tra le ultime cinque alla possibilità di avere camera con
vista sui play-off.
Risale bene anche l’Alpina
che non lascia scampo agli Amici di
Fortogna. Siamo agli sgoccioli per le speranze della squadra di De Marchi.
Per quanto riguarda la zona
play-out non cambia nulla perché perdono tutte. Ma rimangono in sei per
cinque posti. Al momento si salva il Cadore che vanta tre punti di vantaggio
sul Cortina e cinque su Comelico e Sospirolese, ma è preoccupante la situazione
della squadra di Iannaccone. Più disperata ancora la situazione del Ponte nelle
Alpi.
Matchday twenty ai raggi X
Limana (44) – Ponte nelle Alpi
(9) 5-0. Da urlo la ripresa del Limana. Da fantascienza il poker di Daniele
Vedana che volta pagina a modo suo dopo la deludente prestazione sua personale
e del Limana tutto contro il Cadore. Va a segno anche David e Christian Da Rold
fa a tempo anche per sbagliare un rigore. Questo 5a0 è quello che Dino Da Rold
cercava dopo il pareggio con il Cadore, è la risposta ideale per i gialli, una
risposta a loro stessi prima ancora che rivolta alle rivali inseguitrici. La
fiammella della speranza per chi sta sotto è ormai al lumicino. Se ogni mezzo
passo falso il Limana si rialza così allora è davvero utopia pensare che questa
squadra perda i nove punti di vantaggio sul secondo posto (otto se il Vitt
vincerà il recupero in Comelico). Vero anche però che una partita in casa con
il Ponte nelle Alpi non può dare una risposta totale e incontestabile. Troppa
la differenza tra i due team in campo: solo un suicidio giallo avrebbe colorato
di tinte granata il pomeriggio della ventesima giornata. Il Ponte nelle Alpi
invece subisce l’ennesima batosta della sua stagione. Si torna in solitaria al
penultimo posto, senza alcuna speranza di uscire dalle ultime cinque e pregando
che il Fortogna rimanga su questi livelli, altrimenti il rischio ultimo posto
diventerebbe soffocante. Ultima spiaggia per gli uomini di Salvador la sfida
con la Sospirolese da giocarsi però sul campo dei biancazzurri. Il Limana
ospiterà il Cortina con tutte le intenzioni di continuare la marcia.
Cortina (14) – Cordignano (35)
0-4. Il risultato è sicuramente troppo pesante: il primo tempo è piuttosto
equilibrato e tutti i gol arrivano nella ripresa, di cui tre quando gli
ampezzani restano in nove per le espulsioni di Da Col e Alessandro Talamini.
Però ciò che appare come prodotto finale è l’ennesima grande affermazione del
Cordignano e l’ennesima pesante sconfitta di un Cortina sempre bloccato a
quattordici punti. Il Cortina non fa punti dal 3-0 del 4 novembre al Comelico,
dopo di che sono arrivate ben nove sconfitte consecutive. Davvero incredibile.
Incredibile, ma dal punto di vista opposto invece è la striscia vincente del
Cordignano che raggiunge sette risultati utili consecutivi di cui cinque
vittorie e due pareggi. Tradotto in termini di classifica significa secondo
posto in solitaria, a meno nove dal Limana, e soprattutto con sei punti di
vantaggio sul sesto posto. Sei punti effettivi perché sesto è il Castion,
l’unica squadra che ha le stesse partite dei trevigiani che invece hanno una
giocato una gara in più di tutti gli altri. Infatti il Vitt potenzialmente ha
un punto in più della squadra di Fioretti, ma quanto fatto dal Cordignano è
eccezionale. Una crescita impetuosa con tanti giovani che stanno facendo la
differenza. Grandissimo Cais, autore di una doppietta anche in questa partita.
Contro il Cortina a segno due volte anche Bozzon, altro protagonista abile
partendo sempre dalla panchina. Stupendo il confronto che domenica prossima
opporrà il Cordignano proprio al Vittsangiacomo. Il Cortina a Limana rischia
un’altra sbandata da capogiro. I tre punti di distacco dal Cadore non sono
ancora compromettenti, ma di questo passo rischiano di diventare tali.
Vittsangiacomo (33) – 1919
Cadore (17) 6-0. Troppo Vittsangiacomo si, ma soprattutto troppo poco
Cadore che forse tocca il punto più basso della sua storia. Disperazione dopo
il sei a zero. Il Vitt è una grandissima squadra, soprattutto ora che ha
aggiustato tutti gli equilibri, ma un anno fa i cadorini qui pareggiarono
giocando una grande partita. Non cambia nulla ai biancorossi in classifica, il
vantaggio sulla dodicesima è sempre di tre punti, ma un passivo del genere
resterà impresso nella mente dei giocatori per tutta la stagione. Ad aggravare la
situazioni c’è il fatto che guardando in su la squadra più vicina è il Tarzo a
quota 25, ben 8 di più rispetto alla truppa di Iannaccone. Situazione
difficilissima da gestire per lui, e in queste condizioni in Cadore andrà a far
visita al Cappella Maggiore domenica prossima. Animo opposto per il Vitt che ha
finalmente intrapreso il suo volo. La corazzata di Pierobon potenzialmente è
seconda. Devastante la capacità di colpire dei trevigiani che una volta segnato
il primo gol diventano automaticamente irraggiungibili. Vanno a rete nel primo
tempo Filippo Da Dalt due volte, segnature supportate anche dall’autogol di
Moser. Nella ripresa completano il massacro Daniele Viel, Ortolan e De Col. E
si che ai trevigiani mancava il centrocampo titolare. È così che il Vitt si
prepara al big match di domenica quando a San Giacomo di Veglia giungerà il
lanciatissimo Cordignano per una sfida scintillante e decisiva.
Calcio Sarmede (32) – Cappella
Maggiore (33) 0-0. Il fascino del derby della Marca si consuma in uno zero a
zero comunque non avaro di emozioni. Esattamente un tempo a testa per Sarmede e
Cappella Maggiore con gli ospiti più pronti dopo il calcio d’inizio e un
Sarmede reattivo nel reagire nella ripresa. Gli ospiti di Del Puppo giocano
davvero una grande prima frazione schiacciando i padroni di casa nella loro
metà campo, ma nella ripresa le cose cambiano e le occasioni sono quasi
esclusivamente per la truppa di Da Frè. Ma la solidità delle due squadra ha
consentito di resistere alle spinte che arrivano da entrambe le direzioni. Lo
zero a zero non era un risultato inaspettato alla vigilia. Un punto conquistato
dunque per entrambe, anche se tutte e due perdono posizioni in classifica a
causa delle piogge di gol realizzate dalle avversarie dirette durante la domenica.
Il primo posto è solo un miraggio ora, ma c’è da mettere al sicuro il posto
nella griglia dei play-off. Non ancora scontato visto la rimonta della Fulgor e
la grande determinazione del Castion. In questo senso la Seconda R ha ancora
molto da dire. In ogni caso Sarmede e Cappella hanno tutto, dal punto di vista
caratteriale e tattico, per realizzare il loro obbiettivo. La prossima
settimana, nel recupero della prima di ritorno, il Sarmede ospiterà il Fortogna
con l’obbligo di ritrovare i tre punti dopo il bilancio insufficiente nei due
derby con Cordignano e Cappella. La truppa di Del Puppo invece accoglierà un
Cadore in crisi nera.
Tarzo Revine Lago (25) –
Castion (29) 2-3. Il Castion coglie il risultato che voleva e lo fa nel
modo più esaltante possibile. Questa può essere la partita del lancio in
orbita, la mossa che ha fatto scoccare la molla. Vincere così riempie lo
spogliatoio di entusiasmo e autoconvince l’ambiente della sua forza. Il Tarzo
va in vantaggio due volte, entrambe con Tery Andreolla, ma il Castion non molla
mai: pareggia in entrambi i casi con fortuna e bravura, e a dieci dalla fine
passa con il rigore trasformato da Nicola Bozzolla. La prima risposta è
fortunosa perché arriva grazie al clamoroso autogol di Stefan, la seconda
giunge dai piedi di De Zaiacomo. Dopo la sconfitta di Cappella Maggiore riparte
alla grandissima la squadra di Stefano Sommacal e si porta a meno tre dal
quinto posto, anche se con una gara in più con le avversarie che recuperando
positivamente potrebbero rendere più tortuosa la rimonta degli uomini in verde.
Ma con questo spirito il Castion può fare strada e rimanere nella contesa fino
in fondo. Da segnalare e sottolineare il gesto di fair play di Nicola De
Zaiacomo che nel primo tempo, sul punteggio di uno a zero per i trevigiani,
induce l’arbitro a rivedere la sua decisione di indire un rigore a favore del
Castion per fallo proprio su di lui. Giù il cappello. Domenica prossima i verdi
si ritroveranno di fronte l’Auronzo al Savaris con la possibilità di mettere
definitivamente i galletti fuori dai giochi. Perde il Tarzo ma lo fa con onore.
Era troppo ambizioso per la squadra di Titton puntare ai play-off, troppo
inesperta la compagine trevigiana e questa sfida lo ha fatto emergere. Ma
questo non cancella quello che il Tarzo ha fatto nelle ultime settimane. I
trevigiani sono praticamente tranquilli e possono giocare senza tensioni la
seconda parte della stagione. Devono però battere il Comelico in casa nel
prossimo turno.
Fulgor Farra d’Alpago (27) –
Comelico (12) 1-0. Fulgor Farra nel segno di Loris Bortot. La rimonta della
Fulgor Farra nel segno di Loris Bortot. L’attaccante di De Bona si erge ancora
a protagonista nella vittoria di misura con il Comelico, aiutato anche dalla
fortuna perché la sua punizione decisiva viene anche deviata da un avversario.
Conta poco, gli alpagoti centrano la loto quarta vittoria consecutiva. Dodici
punti nelle ultime quattro che fanno lievitare la Fulgor dal quintultimo posto
a più uno dai play-out fino a un bel
meno cinque dai play-off che permette di sognare. La stagione della squadra di
De Bona assomiglia maledettamente a quella passata quando la Fulgor dopo un
girone d’andata deludente si ritrovò all’ultima giornata con la possibilità di
arrivare tra le prime cinque. È vero che il calendario è stato clemente con la
Fulgor e bisogna attendere qualche test probante, ma l’andamento della stagione
è molto indicativo. Bella la prossima sfida in casa con l’Alpina che ci dirà
qualcosa di più certo sul valore di questa squadra. Perde ancora il Comelico
che non è più capace nemmeno di fare un gol. La volontà c’è da parte dei verdi
ma mancano le risorse. I verdi di Candido non vanno a segno dall’uno a uno del
2 dicembre a Cordignano che per altro è l’ultimo risultato utile del Comelico.
Uscire da questa situazione è difficile però il fatto che il sestultimo posto è
di fatto a soli cinque punti ed è occupato dal Cadore potrebbe dare
all’ambiente le giuste motivazioni. La prossima a Revine Lago però sarà
un’altra prova ad alto coefficiente di difficoltà.
Sospirolese (12) – Auronzo (26)
1-0. Galletti uccide i galletti. Già questo suona come una beffa alle
orecchie di un Auronzo che si è letteralmente bloccato. Dopo la vittoria di
misura nel derby con il Comelico sono arrivate tre sconfitte consecutive per la
squadra di Ben con zero gol realizzati e cinque subiti. È quasi un addio ai
play-off. Sei punti sono ancora recuperabili con un ruolino di marcia
importante, ma non è più l’Auronzo bello ed efficacie del recente passato.
Questa sconfitta a Sospirolo è davvero un passo falso che potrebbe segnare la
fine di un ciclo. Staremo a vedere la reazione, partendo da domenica a Castion,
ma se l’Auronzo non si riprenderà questa partita verrà ricordata come l’emblema
della fase calante dei rossoblu. Non ha rubato nulla la Sospirolese con mister
Schiocchet che indovina la tattica e i giocatori che mettono tutto in campo. È
sbagliato esaltarsi troppo, è sbagliato ritenere questo risultato come la
risoluzione dei problemi, ma questo successo può dare all’ambiente la giusta
carica per continuare a lottare e lavorare per provare l’impresa. Salvarsi
senza play-out sarebbe un miracolo, ma ora come ora non è più un’utopia. Anche
se è giusto aspettare altre prestazioni per valutare bene il peso specifico di
questa risultato che rimane comunque il più prestigioso della storia di questa
società. La compagine di Schiocchet domenica ospiterà il Ponte nelle Alpi, una
gara delicatissima che potrebbe proiettare ancor più in alto la Sospirolese ma
anche riazzerare definitivamente le speranze.
Alpina (26) – Amici di Fortogna
(6) 3-1. Come da pronostico. Senza troppi patemi l’Alpina archivia la
pratica fanalino di coda e mantiene vive le residue speranze di conquistare un
posto nelle prime cinque. L’obiettivo è ambizioso, forse troppo, ma potrebbe
aiutare la squadra di Galli a mantenere alta la concentrazione fino alla fine.
L’impresa è complicata non tanto per la distanza dal quinto posto, ma perché in
mezzo ci sono tante squadra valide e pericolose. Il 3-1 al Fortogna è netto,
anche se dopo il 2-1 siglato da Nadir Pavei un po’ di preoccupazione era
subentrata. I gol dell’Alpina sono opera di Hajdaraj, Messi Messi e Mauro Collazuol. Risultato però che non è così imponente
come si pensava, viste soprattutto le assenze che minavano e riducevano
all’osso la squadra di De Marchi. Comunque i gialloblu centrano l’obiettivo in
vista del prossimo decisivo appuntamento al Bortolo Canevini di Farra d’Alpago.
Il Fortogna ringrazia il Limana e rimane a meno tre dal Ponte nelle Alpi, ma le
speranze sono veramente ridotte ai minimi termini. E ora si va a Sarmede.
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