Mattia Capraro è un "Amico di Fortogna"! Lo ha
ufficializzato egli stesso e la società della frazione longaronese che ha
ottenuto la firma del ragazzone che sino a 15 giorni fa difendeva i pali della
Zt Sinistra Piave, passato per Plavis, Lentiai, Ponte Nelle Alpi, Cisone e Zt
appunto.
"Meglio allenarsi e tenersi in forma senza troppo impegno e senza troppi vincoli; vivo a Tambre ed è grazie a "Cugno" Simone Maravai che sono approdato al campo dei ragazzi di Fortogna dove ho trovato un ambiente molto sano, da patti chiari, amicizia lunga e dove, francamente, ho visto un impegno e una passione genuina, diversa da altri posti dove sono stato. Sono felice di poter dare un contributo a questa squadra sino a Maggio-Giugno, senza guardare classifiche e nomi, chissenefrega, non è questo che conta! Soddisfazioni il calcio me ne ha date e me ne ha tolte, come tutti credo e ormai tra acciacchi fisici e altri pensieri non sono di certo il ventenne dalla belle speranze, anzi non lo sono mai stato. A Giugno poi si vedrà...". Ora cercherò di dare il meglio per i biancorossi, sperando di guarire sta pulbalgia che mi sta tirando mostro e sperando nella salvezza che sarebbe veramente una grande cosa; niente è impossibile, tanto vale provare. Nel momento del bisogno non si abbandona mai ha detto qualcuno, ma professionista non lo sono e non ho mai potuto e voluto esserlo, quindi ho lasciato il mio posto ad altri molto volentieri".
Queste le parole di Mattia incontrato casualmente in un noto locale pontalpino...
"Meglio allenarsi e tenersi in forma senza troppo impegno e senza troppi vincoli; vivo a Tambre ed è grazie a "Cugno" Simone Maravai che sono approdato al campo dei ragazzi di Fortogna dove ho trovato un ambiente molto sano, da patti chiari, amicizia lunga e dove, francamente, ho visto un impegno e una passione genuina, diversa da altri posti dove sono stato. Sono felice di poter dare un contributo a questa squadra sino a Maggio-Giugno, senza guardare classifiche e nomi, chissenefrega, non è questo che conta! Soddisfazioni il calcio me ne ha date e me ne ha tolte, come tutti credo e ormai tra acciacchi fisici e altri pensieri non sono di certo il ventenne dalla belle speranze, anzi non lo sono mai stato. A Giugno poi si vedrà...". Ora cercherò di dare il meglio per i biancorossi, sperando di guarire sta pulbalgia che mi sta tirando mostro e sperando nella salvezza che sarebbe veramente una grande cosa; niente è impossibile, tanto vale provare. Nel momento del bisogno non si abbandona mai ha detto qualcuno, ma professionista non lo sono e non ho mai potuto e voluto esserlo, quindi ho lasciato il mio posto ad altri molto volentieri".
Queste le parole di Mattia incontrato casualmente in un noto locale pontalpino...
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