(G.D.P) Va in archivio anche il 2012 della Canottieri, all' interno del quale
molti sono gli episodi da ricordare. E' stato l' anno del raggiungimento
della Final Eight di Coppa Italia, traguardo impensabile solo all'
inzio della stagione, dei play-off persi al primo turno ma con la
grandissima gioia di essere arrivati dove nessuno si poteva immaginare, soprattutto
dopo aver rischiato di sparire l' estate precedente. Quello che si appresta a terminare è stato però anche l'
anno di una "nuova vita" sportiva per la società del presidente
Faggioli, con la decisione, dovuta anche dal periodo di maggiori
ristrettezze economiche, di dare sempre
maggior spazio ai talenti bellunesi, cresciuti in casa o nelle altre
realtà della provincia.
La
prima parte dell' annata verrà comunque ricordata da tutti i tifosi
gialloblù come
quella della cavalcata che ha portato gli uomini di Alessio Bortolini ad
un passo da quel paradiso chiamato serie A. Un mix di sensazioni ed
emozioni davvero belle, perchè si stava davvero sognando ad occhi
aperti, un sogno sfumato solo in quella partita dei play-off con il
Loreto del 1
maggio, nella quale comunque i tifosi non hanno potuto far altro che
ringraziare i propri beniamini per aver accettato tutto, dal giocare
gratis al essere costretti ad andare di qua e di là per gli allenamenti,
pur di scrivere un' altra pagina importante della storia della società.
A questo già importantissimo traguardo i Canottieri hanno aggiunto la
partecipazione alle finali di Coppa Italia di
Pesaro, nella quale però i bellunesi sono stati subito eliminati subito
da quel Genzano poi trionfatore nella manifestazione e ora protagonista
anche nella massima serie.
In estate però come detto la società ha
dovuto guardare al bilancio e si
è così ritrovata a dare ancora maggior spazio ai giocatori nostrani,
sia quelli più esperti già nel gruppo della squadra (come capitan Piaz,
Battistuzzi, Reolon, Zampieri) sia i giovani cresciuti o nel vivaio o
nelle altre formazioni locali. A loro sono stati affiancati i
brasiliani Melo, Ariati, Peruzzi e Pan, con il
dichiarato obiettivo della permanenza in A2.
Obiettivo
che, nonostante le partenze di Pan e soprattutto quella di Daniel
Peruzzi, sembra alla portata di Ariati e compagni, stabilizzati a metà
classifica a una giornata dal giro di boa. Anzi, proprio le pesanti
partenze, hanno compattato e responsabilizzato ulteriormente i
giocatori, che sta dando il massimo per
ricambiare la fiducia offerta loro dalla società. Il tutto sempre con la
guida del condottierio Alessio Bortolini, vero collante prima da
capitano e poi da allenatore di tutte le stagioni della Canottieri. Un
2013 tutto da vivere quindi, e un 2012 molto importante nella storia
della Canottieri, che i tifosi non dimenticheranno di certo.
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