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31 gennaio 2012

L'intervista


la dura legge del Mister, perdono tutti paga uno . . . da sempre

Iniziamo, anzi proseguiamo, un altro sentiero che Danilo aveva tracciato nel suo sito, ovvero quello delle interviste dove cercheremo di mettere un pizzico di sale ed un po' di ironia lasciando comunque ampia libertà alle nostre "vittime" di dire e non dire quello che pensano. 
Oggi parliamo con Stefano Sommacal, per anni condottiere del Limana e da un paio di settimane senza panchina.... la dura legge del Mister....
 
Stefano, grazie per averci concesso questa breve intervista.

Intanto in bocca al lupo a voi e grazie per aver dato cotinuità ad un sito che si trova nella lista dei preferiti di moltissimi computer nel bellunese e nel mondo. Credo abbiate il sostegno e l'incitamento di tutti gli adetti e gli appassionati della provincia.

 
Ovviamente iniziamo l’intervista con le domande più scomode: 
annata impegnativa quest’anno a Limana, qualche cosa si è inceppato nel meccanismo che negli scorsi anni ha dato gloria a questa squadra? cos’è mancato se qualche cosa è mancato?:
Impegnativa come non mai, al limite dell'ossessione.  I risultati contano sempre, la società ha preso una decisione, che rispetto e che non cancella gli anni passati che tu giustamente definisci gloriosi e che aggiungo, hanno permesso di costruire una base su cui programmare il futuro. 
Un esonero che personalmente definirei “strano” e passato in sordina perché avvenuto nei tristi giorni del ricordo di Danilo, cos’è successo veramente?
Purtroppo le sconfitte sono un calice velenoso.  Ho sempre sperato e sostenuto che la prima categoria fosse aggregante, invece non siamo riusciti, in questo che era sicuramente il compito più importante e difficile. Purtroppo nella nostra realtà provinciale è sempre molto difficile cercare risorse economiche e ancor di più umane. Il Limana in questi anni ha creato quasi dal nulla un settore giovanile di tutto rispetto alla quale serve ancora qualche anno per poter dare continuità alla prima squadra; ma più la società si allarga, più è necessario il coinvolgimento di genitori, appasionati, sponsor. Questo si che un grosso rammarico, non essere riuscito a portare a termine un'idea alla quale ho dedicato tutto me stesso in questi anni.
Tu come l'hai presa?
Per me adesso è tempo di scarico è tempo di aggiornamento, di preparazione per ripartire anche da questa esperienza, quindi dal punto di vista strettamente personale deve essere una occasione per migliorare, il calcio è parte importante della mia vita, ho dato tanto e tantissimo ho ricevuto sotto tutti i punti di vista.... "no se mola mai"  
Pensi che il Limana riesca a raggiungere la salvezza?
L'ho sempre pensato e sempre creduto. Da qualche parte ci deve essere il bottone giusto.... dai ragazzi! 
Parliamo un po’ degli altri: Alpago e Plavis, quest’ultima con dichiarate ambizioni, stabili nelle prime 5 o 6 posizioni della classifica seppur con alti e bassi, il Sedico stenta, come le vedi?
La prima categoria  è un campionato estremamente difficile, è il primo scendendo senza i fuori quota, quindi si trovano squadre che schierano giocatori di categoria superiore. Per le bellunesi é difficile essendo di fatto  tagliati fuori dal mercato della trevigiana. Il Limana  e il Sedico questa estate hanno fatto come meglio non si poteva, eppure...  Questa è la vera differenza, una squadra di categoria se fa male si salva, se per salvarti devi fare stagioni eccezionali significa che sei corto, Ci vuole un pò di tempo, per costruire una squadra. L'Alpago credo sia tra queste, a fatto una andata strepitosa lottando per il primo posto, Sono anni che è i prima ed ha un'intelaiatura di squadra con alle spalle una  lunga esperienza  in categoria, La Plavis sta lavorando in quest'ottica, aggiungendo ogni anno dei tasselli importanti e di qualità.
Una battuta per:
Il Belluno serie D
Proprio domenica ho visto la partita, è una buonissima squadra.
i fuori quota nelle categorie dalla D alla promozione
Ho sempre sostenuto che il primo anno di fuori quota per la serie D sia troppo giovane, mentre invece difenderei un anno in più chi esce, teoricamente le società sarebbero costrette a delle juniores più forti rispettando di più la maturazione fisica dei ragazzi. Ma si sa il calcio ha fretta, E quindi si favoriscono i talenti precoci o supposti tali, allora magari a 16 anni la serie D a 18 la prima categoria, e a 20 "no se ghe ne ha pi goia"   
Il calcio giovanile nel bellunese
Manca una vera società di riferimento e i talenti sono sparsi in molte realtà che sono tutte straordinarie, ma i più bravi devono giocare con i loro pari o superiori per migliorare in tutti gli aspetti del gioco e questo nella nostra realtà provinciale è possibile solo unendo le forze. 
Ultimo commento necessario, dovuto e voluto:  due parole su DANILO
Tra di noi cera un po di rivalità, (tra allenatori) ho visto un paio dei sui quadri e quindi un po' di quel bollitore che ognuno ha dentro, credo che allenare i portieri del Belluno fosse per lui un sogno, che il successo del suo sito fosse un sogno, Credo che da lassù si stia incavolando per la domanda che ho cancellato, ma proprio più di tutto, credo abbia lasciato un segno indelebile e che lui per questo sia sereno e felice. Mi mancherà.
grazie e buon calcio a tutti 

1 commento:

  1. E bravo Stefano, la domanda non era da cancellare.
    Il rispetto fra i colleghi è sacro, ma se sei un politicante che fai calcio non puoi aver rispetto.

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